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Pecoraro Scanio: in piazza il 5 aprile a Roma, no a guerre e armi

di TMNews mercoledì 2 aprile 2025
2' di lettura

Roma, 2 apr. (askanews) - "Sabato 5 aprile saremo in piazza a Roma per una grande manifestazione per la pace. Un'occasione fondamentale per ribadire il nostro 'no' a tutte le guerre, 'no' all'aumento delle spese militari, 'no' alla deriva bellicista che sta attraversando l'Europa. Un 'no' coerente con la nostra Costituzione, che all'articolo 11 ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali", dichiara Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde , promotore della rete Ecodigital e ex ministro dell'Ambiente.

"L'iniziativa, promossa da Giuseppe Conte e dal Movimento 5 Stelle, è aperta a tutti: cittadini, associazioni, ecologisti, progressisti, pacifisti. È un momento di unità, non di divisione. Anche chi non condivide tutte le posizioni politiche è invitato a partecipare, se crede nel valore universale della pace. Nessuna polemica: la priorità oggi è dire 'no' alla guerra, 'sì' alla vita, 'sì' al futuro".

Pecoraro Scanio esprime una forte critica all'attuale Governo e alla scelta dell'Europa di destinare ben 800 miliardi di euro agli armamenti: "È una proposta surreale. Se vogliamo una vera difesa europea, investiamo in tecnologia, in controlli satellitari, in sicurezza digitale. Ma soprattutto, quegli 800 miliardi devono servire per la transizione ecologica e digitale, per la sanità, la scuola, per dare speranza alle nuove generazioni. L'Italia è tra i paesi con il tasso di natalità più basso d'Europa. Se non investiamo oggi nei giovani, rischiamo un futuro senza futuro".

"L'Europa deve essere il continente della pace, non dei conflitti. E oggi più che mai dobbiamo gridarlo forte: pace, pace, pace" conclude Pecoraro Scanio.

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Svenimento nello Studio Ovale, interrotto il discorso di Trump

Washington, 18 apr. (askanews) - Attimi di panico alla Casa Bianca: all'incontro con la stampa del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, dopo il giuramento del dottor Mehmet Oz a capo dei Centers for Medicare and Medicaid Services, sembrerebbe che una ragazzina sia svenuta nello Studio Ovale mentre Trump stava parlando. I membri della stampa sono stati immediatamente accompagnati fuori.

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L'amministrazione Trump studia se licenziare il capo della Fed Powell

Roma, 18 apr. (askanews) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la sua amministrazione stanno valutando se licenziare il capo della Federal Reserve Jerome Powell sia un'opzione, ha dichiarato ai giornalisti il direttore del Consiglio economico nazionale Kevin Hassett.

"Il presidente e il suo team continueranno a studiare la questione", ha detto Hassett quando gli è stato chiesto se il suo licenziamento fosse una possibilità, un giorno dopo che Trump si è scagliato contro di lui.

Il presidente degli Stati Uniti non ha l'autorità diretta di licenziare i governatori della Federal Reserve, ma Trump potrebbe avviare un lungo processo per cercare di destituire Powell dimostrando che c'è una "causa" per farlo.

Ha spesso criticato il presidente della Fed, che aveva originariamente nominato durante il suo primo mandato, accusandolo di fare politica. Powell ha di recente avvertito che le tariffe doganali di Trump avrebbero probabilmente fatto salire i prezzi e limitato la crescita economica, mettendo la Fed nella non invidiabile posizione di dover scegliere tra affrontare l'inflazione e la disoccupazione.

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Veneto, Zaia: il Piave è una preoccupazione assoluta, servono opere

Venezia, 18 apr. (askanews) - "Il Piave è una preoccupazione assoluta, 5.000 metri cubi al secondo di acqua significa una colonna d'acqua lunga 5 km con una base di un metro quadrato al secondo, quindi il Piave deve avere le sue opere". Così il presidente del Veneto, Luca Zaia facendo il punto sul maltempo nella sede della Protezione Civile a Marghera (Venezia).

"Io spero che la dottoressa Colaizzi che è autorità di bacino e oggi è commissario per queste opere, alla quale noi abbiamo dato le progettazioni, intervenga quanto prima per scegliere un'opera da realizzare.

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Maltempo Veneto, Zaia: stato d'emergenza è minimo. Evitata tragedia

Venezia, 18 apr. (askanews) - "Dichiarare lo stato d'emergenza mi sembra il minimo, l'emergenza c'è tutta a 360 gradi, purtroppo anche con la perdita di due vite umane". Così il presidente del Veneto, Luca Zaia nel corso del punto stampa sul Maltempo nella sede della Protezione Civile a Marghera (Venezia). Al momento ci sono 7 persone evacuate nel Vicentino, l'area più colpita.

"L'allerta gialla? Ci stava, è una scelta che fanno i tecnici, non è una scelta politica - ha detto Zaia - dopodiché l'allerta gialla ovviamente in maniera a macchia di leopardo può dare anche delle zone dove l'intensificazione del piogge va in escandescenza. Quindi le allerte vengono definita tecnicamente e penso che comunque l'allerta gialla non vuol dire stare a casa a dormire tranquilli, è un'allerta che ti dice: attenzione che potrebbero esserci fenomeni locali che ti portano anche a degli eventi che sono veramente problematici, come è accaduto".

Secondo Zaia grazie alle opere fatte negli ultimi anni si è evitata un'altra tragedia: "Visto e considerato che i bacini invasano, pensate che Montebello invasa 6 milioni di metri cubi, Caldogno, che abbiamo realizzato, invasa 3,8 milioni, Trissino invasa 3,5 milioni e poi l'Orolo con un milione di metri cubi, sono i quattro bacini che sono entrati in funzione e non sono ancora pieni, che vuol dire che quel polmone, quel serbatoio d'acqua che abbiamo lì nei bacini altrimenti sarebbe finito nelle nostre piazze, negli scantinati, nelle aziende. Questo vuol dire fare bacini in laminazione" ha concluso.

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