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Usa, Urso: "Sui dazi evitiamo escalation, all'Ue chiediamo cautela"

di TMNews martedì 1 aprile 2025
1' di lettura

Roma, 1 apr. (askanews) - "In un mondo che è sempre più caotico, occorre avere cautela e responsabilità ed è quello che noi chiediamo alla nostra Unione Europea. Aspettiamo innanzitutto le decisioni del presidente Trump, perché spesso ha annunciato delle cose e poi ne ha fatte altre o comunque le ha commisurate alla reazione dei partner. Aspettiamo le decisioni e prepariamo la nostra risposta che debba, a nostro avviso, evitare l'escalation": lo ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso a Start su Sky TG24 a proposito dei dazi imposti dagli Usa.

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Mattarella riceve il capo della Polizia per il 173esimo anniversario

Roma, 11 apr. (askanews) - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 173esimo anniversario di fondazione della Polizia di Stato, ha ricevuto al Quirinale il Capo della Polizia - Direttore generale della pubblica sicurezza, Prefetto Vittorio Pisani, accompagnato da una rappresentanza di appartenenti al Corpo.

Il capo dello Stato ha ricevuto in dono una macchina fotografica dei primi '900 utilizzata per le foto ai sospettati e una foto segnaletica di Alcide De Gasperi scattata quando venne arrestato.

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Erdogan: Israele problematico, cerca far implodere rivoluzione Siria

Antalya, 11 apr. (askanews) - Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha accusato Israele di fomentare divisioni in Siria nel tentativo di "far esplodere" la "rivoluzione" che ha rovesciato il dittatore Bashar al-Assad. "Israele si sta trasformando in un Paese problematico che minaccia direttamente la stabilità della Regione", ha dichiarato Erdogan a un forum diplomatico ad Antalya, località turistica del Mediterraneo meridionale.

"Israele si sta trasformando in un Paese problematico che minaccia direttamente la stabilità della Regione, soprattutto con i suoi attacchi a Libano e Siria. Gli attacchi di Israele ostacolano anche gli sforzi per combattere l'ISIS. Fomentando affiliazioni etniche e religiose in Siria e incitando le minoranze del Paese contro il governo, sta cercando di far implodere la rivoluzione dell'8 dicembre".

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L'esordio dirompente dei Les Votives, esce l'album Window

Milano, 11 apr. (askanews) - Window è il dirompente Ep di debutto dei Les Votives anticipato dal singolo Feel all right. La band milanese si presenta per raccontarsi e raccontare il loro immaginario nelle sue mille sfaccettature.

"Da Windows speriamo che la gente possa innamorarsi del nostro mondo e la copertina è una copertina un po' come se ci fosse una persona che sta sbirciando quello che c'è al di là di questa veneziana. È un po' significato dell'apertura al dialogo, di non aver paura di ascoltare il diverso".

Un progetto che racchiude le sonorità delle grandi icone del secolo scorso unite alle ispirazioni del presente, tra eleganza e ribellione con uno sguardo aperto verso nuove prospettive, come una giovane rock band sa fare.

"In questo caso abbiamo raccontato tante storie. Ci piace vivere delle storie, poi romanzarle, tornare a casa, fare un po' il punto di la situazione e mutarle in test e poi musica. Con uno sguardo sul mondo dell'altro, del diverso e dello sconosciuto la giovane band muove i primi importanti passi nel mondo dei live che amano moltissimo. Diciamo che il live è la parte forse più divertente. Infatti abbiamo qualche giorno di pausa adesso ma ci stiamo sentendo male. Non sappiamo più cosa fare come sfogarci. di suonare. No, veramente riusciamo a sfogarci a pieno e anche entrare in contatto con i nostri primi fan è un'emozione indescrivibile".

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Wall Street, le decisioni di Trump sui dazi? "Autolesionismo"

New York, 11 apr. (askanews) - Ancora molta incertezza sui mercati con recuperi timidi o perdite, è presto per parlare di ripresa e anzi all'orizzonte non sembra che si possa intravedere niente di buono: troppo imprevedibile Donald Trump sui dazi, mentre pesano anche le parole del capo del gigante degli investimenti BlackRock, Larry Fink, che ha messo in guardia sul rischio recessione per gli Stati Uniti, definendolo ormai quasi una certezza.

Peter Tuchman fa il trader da 40 anni, lavora per la TradeMas Securities, e commenta così la situazione: "L'umore del parquet è un po' confuso. L'ambiente è molto favorevole a Trump. E quindi, sapete, anche alcuni dei sostenitori di Trump si sono chiesti... Stanno tutti guardando i loro piani pensionistici legati ai fondi come chiunque altro. Alcuni di loro si bevono qualsiasi cosa e sono totalmente convinti che siamo proprio dove dovremmo essere. Non so da quale pianeta provengano, ma, sapete, stiamo tutti guardando i nostri piani pensionistici che sono scesi del 20% e pensiamo che questo non doveva accadere. È autolesionismo".

"Ci sono persone in tutto il Paese - ha osservato Tuchman - che probabilmente andranno in pensione alla fine del 2025 e che hanno perso 50.000 dollari. Magari ne avevano 250, e ora ne hanno persi 50. Potrebbero non essere in grado di andare in pensione. E ci sono le possibili implicazioni di una recessione. La parola con la 'R' (recessione) comincia a sentirsi in giro".

"Al signor Trump - prosegue il senior trader - è stata consegnata un'economia in un mercato che era proprio una bella scatola con un fiocco, era ideale. Era uno scenario perfetto, perfetto, perfetto. E credo che tutti abbiano percepito che, come dire, c'era un jolly in arrivo. Sapevamo che aveva in agenda i dazi e altre cose. Le politiche non erano molto chiare. E questo era il jolly"

"La prima cosa che ha fatto crollare il mercato - sintetizza per concludere Tuchman - è l'incertezza, l'ansia, lo stress e la paura per la questione dei dazi. Perché la questione dei dazi è, di per sé, un grosso problema, ma quando incombe e non c'è chiarezza in merito e non c'è un piano e una politica, beh, allora si rimane appesi, come un grande salame"

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