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SpaceX, partita la missione con equipaggio civile in orbita polare

di TMNews martedì 1 aprile 2025
2' di lettura

Cape Canaveral, 1 apr. (askanews) - È decollato da Cape Canaveral, in Florida, il primo volo spaziale di SpaceX con a bordo astronauti non professionisti che entreranno in "orbita polare": un nuovo passo avanti nell'esplorazione dello spazio per l'azienda di Elon Musk. La missione, finanziata privatamente, porterà i quattro a bordo verso i Poli Nord e Sud della Terra.

Applausi e grida di gioia si sono sentiti nella sala di controllo, quando la capsula Crew Dragon, sostenuta da un razzo Falcon 9, ha iniziato a volare verso l'alto, illuminando il cielo notturno con un lungo pennacchio di fiamme arancioni.

L'equipaggio di Fram2, questo il nome della missione, è il primo a essere entrato in orbita polare e a vedere i Poli della Terra dallo spazio. Prima, solo la missione sovietica Voskhod 2 del marzo 1965 era arrivata vicina a un'orbita polare, con la capsula Voskhod 3KD inserita in un'orbita con un'inclinazione di 64,8 gradi. Il Falcon 9 ha inserito Fram2 in un'orbita inclinata di 90 gradi.

Per tutti e quattro i membri dell'equipaggio è il primo volo nello spazio. Il comandante è Chun Wang, imprenditore e avventuriero maltese che finanzia la missione. Wang è un investitore di criptovalute. A bordo ci sono poi Jannicke Mikkelsen, regista e direttore della fotografia norvegese, specializzata in tecnologie per le riprese in ambienti difficili e pericolosi, l'ingegnere robotico tedesco Rabea Rogge, che fa parte della Swiss Academic Spaceflight Initiative (ARIS), e lo specialista di missione e ufficiale medico Eric Philips, esploratore e guida polare australiano che ha effettuato con successo diverse spedizioni sia al Polo Nord che al Polo Sud. L'equipaggio condurrà 22 esperimenti scientifici e di ricerca durante i quattro giorni di missione.

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I ghiacciai di Salgado, al Mart e al Muse fotografia per il clima

Rovereto, 12 apr. (askanews) - Le immagini di uno dei più grandi fotografi al mondo per raccontare la crisi climatica, ma anche la straordinaria forza della natura, attraverso i ghiacciai. Sebastiao Salgado ha portato in Trentino le sue fotografie, in un progetto che coinvolge il Trento Film Festival, il Mart - Museo di arte moderna e contemporanea di Rovereto e il Muse - Museo delle scienze di Trento.

"Sono degli splendidi scatti naturalistici - ci ha detto Gabriele Lorenzoni, curatore del Mart e coordinatore della mostra di Salgado - che raffigurano alcuni dei paesaggi meno esplorati e meno conosciuti al mondo, ma sono soprattutto dei documenti di incredibile forza e attualità politica e sociale. L'obiettivo di Salgado è infatti quello di sollecitare le coscienze di uomini e donne affinché si possa intervenire in maniera urgentissima sul tema del cambiamento climatico".

Con "Ghiacciai", Salgado cattura la bellezza delle masse glaciali in una galleria di immagini in gran parte inedite: dalla Penisola Antartica al Canada, dalla Patagonia all'Himalaya, dalla Georgia del Sud alla Russia, le fotografie ritraggono, nel bianco e nero tipico del fotografo brasiliano, alcuni dei luoghi più studiati da ricercatori che indagano la storia geologica della Terra, così come le conseguenze a breve e lungo termine del riscaldamento globale.

Per il Mart Salgado ha scelto oltre 50 fotografie di ghiacciai di tutto il mondo che costituiscono un percorso unico. Al Muse di Trento le immagini compongono una grande installazione site specific sospesa nel "Grande Vuoto", lo spazio che l'architetto Renzo Piano ha immaginato come cuore del museo. Scattate tutte in Canada, nel Parco nazionale e riserva di Kluane, costituiscono un unico grande ciclo fotografico. "I ghiacciai - ha aggiunto Massimo Bernardi, direttore Muse Trento - sono una sentinella, sono un messaggio che arriva a tutto il globo e che ognuno di noi ha il compito di raccogliere e in qualche modo trasformare in un'azione attiva in questo anno così importante per il futuro delle nostre montagne".

Alla presentazione del progetto è intervenuto in collegamento anche lo stesso Salgado. "La realtà vera - ha detto il fotografo - è che i ghiacciai stanno morendo e si sa che stanno morendo, ma si vede anche che stanno morendo. Noi non abbiamo molte possibilità di far qualcosa, possiamo soltanto cercare perlomeno di renderci conto di tutto questo. Io vorrei che la questione fosse più viva e più vicina a tutti noi attraverso anche le fotografie che faccio".

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Crozza-Trump scatenato: "I do the f*ck I want and you kiss my..."

Roma, 12 apr. (askanews) - E' un Trump ancora più scatenato del vero presidente Usa, quello impersonato da Maurizio Crozza sul Nove: insulti a non finire e sketch musicale finale con attacchi ai suoi predecessori: un florilegio di comicità e volgarità che sviluppa la nota dichiarazione del presidente americano sui paesi del mondo che sarebbero in fila per elemosinare un accordo sui dazi da lui imposti e poi in parte ritirati nell'ultima settimana.

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Londra, truffatore arrestato da Batman e Robin (ma è la polizia)

Londra, 12 apr. (askanews) - Arrestato su Westminster Bridge da...Batman e Robin, con un'azione a sorpresa, proprio come a Gotham City: è successo a uno degli scommettitori clandestini che cercano di truffare i turisti sul celebre ponte a Londra. Ma i supereroi erano in realtà agenti della Metropolitan Police travestiti. "Sapevo che per catturarli avremmo dovuto pensare fuori dagli schemi e mi sono ricordato di avere dei costumi di Batman e Robin che potevano essere utili", ha poi spiegato l'ispettore Darren Watson, alias Batman. Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso l'azione e le immagini sono state diffuse dalla polizia assieme ad alcune foto.

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Iran-Usa, in Oman comincia il negoziato "per interposta persona"

Roma, 12 apr. (askanews) - Stati Uniti e Iran hanno intrapreso in Oman colloqui ad alta tensione sul programma nucleare di Teheran, dopo che il presidente Donald Trump ha ripetutamente minacciato un'azione militare nel caso in cui non si arrivi a un accordo.

Si tratta dei colloqui al più alto livello tra i due paesi da quando un primo accordo internazionale sul programma nucleare iraniano è saltato dopo che Trump se ne è tirato fuori nel 2018 durante il suo primo mandato.

Alla vigilia dei colloqui Trump ha illustrato così la linea degli Stati Uniti: "Voglio che non abbiano armi nucleari. Voglio che l'Iran sia un Paese meraviglioso, grande e felice, ma non può avere un'arma nucleare. Sabato negozieremo con loro".

In realtà i negoziati, che Washington continua a definire diretti, secondo l'Iran sarebbero per interposta persona: il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghchi, capo della delegazione di Teheran, sostiene di aver illustrato la posizione iraniana al ministro degli esteri dell'Oman, affinché questo la trasmetta agli americani: "Ciò che è chiaro ora è che i negoziati sono indiretti e, a nostro avviso, solo sulla questione nucleare, e saranno portati avanti con la necessaria determinazione per raggiungere un accordo che sia basato su un piano di parità e porti a garantire gli interessi nazionali del popolo iraniano".

L'inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, dovrebbe guidare il team statunitense in Oman, la monarchia del Golfo che da tempo svolge un ruolo di mediazione tra l'Iran e i Paesi occidentali. Witkoff ha sostenuto in dichiarazioni al Wall Street Journal che l'Iran debba smantellare completamente il suo programma nucleare, un approccio che se interpretato alla lettera significherebbe eliminare anche le capicità di produzione per un ipotetico uso civile del programma, cosa che difficilmente il regime di Teheran potrebbe accettare. "Questo non significa, comunque, che a margine non troveremo altri modi per trovare un compromesso tra i due Paesi", ha detto Witkoff al Journal.

L'Iran, indebolito dagli attacchi di Israele contro i suoi alleati Hezbollah in Libano e Hamas a Gaza, sta cercando di alleggerire le sanzioni ad ampio raggio che gravano sulla sua economia.

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