Alla scoperta del Parmigiano Reggiano con "Caseifici aperti"
Parma, 13 apr. (askanews) - Un vero e proprio viaggio nel tempo, alla scoperta del metodo di lavorazione artigianale della Dop, invariato da addirittura oltre nove secoli. Opportunità unica quella promossa sabato 12 e domenica 13 aprile da Parmigiano Reggiano. Porte aperte in 51 caseifici fra Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Mantova, per visite guidate e la possibilità di immergersi nel mondo del formaggio.
Prospettive sottolineate da Nicola Bertinelli del Consorzio Parmigiano Reggiano: "È il tredicesimo anno che i caseifici del Consorzio aprono le porte per permettere ai cittadini di visitare la struttura dove si produce il Parmigiano Reggiano, ma anche la filiera e gli allevamenti. Chi entra qui, vive il prodotto in un modo differente, rendendosi conto del perché si tratta di molto di più di un pezzo di formaggio".
Dai magazzini di stagionatura alla possibilità di acquistare il prodotto direttamente dalle mani dell'artigiano che lo ha creato nella "cattedrale del formaggio", esperienze uniche per gli appassionati ma aperte a tutti. Per una partecipazione del pubblico, locale e non solo, davvero considerevole: "Siamo solo all'inizio. Nel 2024 sono state superate le 20.000 persone in visita in quei quattro giorni, per un totale di 200.000 in tutto l'anno".
La forza degli ingredienti di mille anni fa - latte, sale e caglio - che ora guarda anche oltre all'Italia: "L'obiettivo è creare una grande fidelizzazione legata al prodotto: il Parmigiano Reggiano deve guardare al futuro, per diventare una marca iconica e un fenomeno culturale sui mercati internazionali".
E i risultati di questo sguardo verso l'estero si notano già nei numeri delle visite del 2024: oltre 180.000 i visitatori totali nei caseifici, 49.000 prenotazioni online sul sito del Consorzio di cui metà provenienti da altri Paesi.