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La Polonia adotterà addestramento militare per tutti gli uomini adulti

di TMNews venerdì 7 marzo 2025
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Milano, 7 mar. (askanews) - Il primo ministro polacco Donald Tusk ha affermato che il paese mira ad avere un modello pronto entro la fine dell'anno, entro il quale "ogni uomo adulto in Polonia sia addestrato in caso di guerra". "Stiamo discutendo seriamente con i francesi l'idea di un ombrello nucleare sull'Europa", ha aggiunto Tusk, in un discorso al parlamento in cui sostiene anche il ritiro del suo paese membro della NATO da un trattato storico che proibisce l'uso di mine antiuomo.

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Lagarde: dazi hanno impatto su crescita, più incerto su inflazione

Francoforte, (Germania), 17 apr. (askanews) - In merito all'effetto dei dazi commerciali, alla Bce "sappiamo che è uno shock di domanda negativo e possiamo anticipare che avrà un certo impatto sulla crescita. Ma l'impatto netto sull'inflazione diventerà chiaro solo nel corso del tempo e ci sono visioni divergenti di ogni genere sul breve termine e sull'impatto di lungo termine". Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde, nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo.

"Abbiamo tantissima incertezza, anche oggi" su quelle che saranno le ricadute dei dazi sui prezzi. "E ci saranno tante decisioni che si verificheranno nelle prossime settimane e mesi che saranno rilevanti per capire se si andrà in una direzione o nell'altra, ma direi - ha ribadito - che l'impatto netto sull'inflazione diventerà più chiaro nel corso del tempo".

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Parmigiano Reggiano: 2024 record a 3,2 mld euro, Usa primi su estero

Milano, 17 apr. (askanews) - Mentre l'incertezza geopolitica pende come una spada di Damocle sul futuro del nostro agroalimentare, il consorzio del Parmigiano Reggiano si presenta al mercato con risultati del 2024 tutti in crescita. Risultati che sono una tappa nel percorso di sviluppo a lungo termine della Dop che vuole diventare, nelle parole del presidente, una marca iconica a livello globale, con un export che nell'arco di un decennio possa arrivare a pesare almeno il 70%. Ma partiamo dai risultati 2024:

"Un anno straordinario, l'anno dove abbiamo raggiunto tutti i record, valore del prodotto al consumo oltre 3,2 miliardi di euro - ha spiegato Nicola Bertinelli, presidente Consorzio Parmigiano Reggiano - con un estero che fa quasi un più 14% e un'Italia un più 5,7%. Sono dati veramente straordinari anche sintomo di come il Parmigiano reggiano oggi viene percepito, quindi non semplicemente un pezzo di formaggio".

Per la Dop del Parmigiano Reggiano il 2024, cresciuto a valore di quasi un 5%, è stato un anno centrale anche per il consolidamento all'estero: la quota di export oggi sfiora il 50%, con una crescita a doppia cifra per gli Stati Uniti, primi sul podio seguiti da Francia e Germania. Ed è proprio sugli Stati Uniti che i riflettori sono puntati in questo momento, anche se Bertinelli non prevede un crollo della domanda in caso di nuovi dazi: "Se la ratio di Trump è mettiamo dazi su prodotti lattiero-caseari tipo il Parmigiano per sviluppare l'industria locale, un prodotto che non puoi sostituire perché il parmigiano Reggiano lo puoi fare solo lì, non sviluppi l'industria locale. Cosa possiamo fare noi? Cercare di far riconoscere quelle produzioni che sono, ad esempio, in Vermont, in Massachusetts, in Wisconsin, fatte con latte crudo, farle riconoscere e tutelare nell'Unione Europea - ha spiegato - Dall'altra parte noi negli Stati Uniti aumenteremo gli investimenti quindi li raddoppieremo per far conoscere sempre di più al cittadino americano perché il parmigiano reggiano è molto di più di un pezzo di formaggio".

Ma la geografia dei Paesi consumatori di Parmigiano Reggiano si presenta oggi piuttosto diversificata, ed è su questa che il Consorzio intende fare leva nel futuro prossimo per portare le esportazioni a superare i consumi interni, con una quota tra il 70 e l'80% tra un decennio: "Noi abbiamo cinque mercati storici che assorbono oltre l'85% dell'estero del Parmigiano Reggiano. Parliamo di Stati Uniti, Francia, Germania, Regno Unito e Canada. Bene, il Nord Europa, Finlandia, Svezia, Danimarca, Norvegia sono una grandissima traiettoria di futuro", ha evidenziato il presidente.

Questa traiettoria si basa anche su un piano di regolazione dell'offerta che punta alla "valorizzazione sui mercati internazionali" della Dop. Per questo dalle attuali 4 milioni e 79mila forme prodotte nel 2024 il consorzio ha programmato di non superare i 4 milioni e 700mila al 31 dicembre 2031, con una crescita media annua sotto il 2%. Questo spiegherebbe anche i dati del primo trimestre 2025 cresciuto di un 2,3% grazie all'estero, mentre il mercato interno ha registrato un calo fisiologico del 9,5%. Il 2025 "è iniziato bene, con mercati che ci stanno sorprendendo, pensiamo al Canada, nei primi tre mesi sta importando più 87%, io credo che ci sia anche un po' di ripercussione verso il parmesan americano", ha concluso.

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Maltempo in Piemonte, vigili del fuoco al lavoro da oltre 40 ore

Roma, 17 apr. (askanews) - Prosegue da oltre 40 ore il lavoro dei vigili per fronteggiare i danni causati dal maltempo in Piemonte: gli interventi nelle aree più colpite dalle forti piogge, con 400 uomini al lavoro in provincia di Biella, Verbania e Torino, Vercelli.

Il colmo di piena del fiume Po sta transitando nel tratto piemontese torinese-alessandrino con livelli superiori alla terza soglia di criticità (elevata, colore rosso). Secondo l'ultimo bollettino di Tipo, l'Agenzia interregionale per il fiume Po, si prevede che nell'arco delle prossime 24-36 ore il colmo raggiunga il tratto Isola S. Antonio-Ponte della Becca-Piacenza con valori attesi sopra la terza soglia di criticità. Per domani, venerdì 18 aprile, è stata emessa un'allerta rossa relativa al passaggio della piena del fiume Po nella pianura piacentina e parmense.

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Birrificio Angelo Poretti, talk istituzionale Carlsberg Italia

Roma, 17 apr. (askanews) - In occasione della Giornata Nazionale del Made in Italy - promossa dal MIMIT- Carlsberg Italia ha ospitato presso il suo Birrificio Angelo Poretti un talk istituzionale per discutere con esperti del settore, istituzioni e giovani studenti, dello stato di salute dell'agricoltura, dal momento che la birra è anzitutto un prodotto agricolo perché le sue principali materie prime (orzo, malto, luppolo...) vengono da aziende agricole e il modo in cui queste aziende sono gestite ha un impatto importante sul pianeta.

Un quadro che ha spinto il Gruppo Carlsberg a impegnarsi per promuovere un sistema agricolo più resiliente e il più possibile locale attraverso una leva strategica precisa, l'agricoltura rigenerativa, una pratica che ha l'obiettivo di preservare e ripristinare la salute del suolo, mettendo al primo posto la biodiversità e aumentando l'efficienza idrica. Ad aprire i lavori Olivier Dubost, Managing Director di Carlsberg Italia, che ha sottolineato l'impegno concreto a sostegno del Made in Italy che Carlsberg fornisce attraverso il Birrificio Angelo Poretti contribuendo a creare oltre 6.000 posti di lavoro nel sistema Paese. A parlare dello stato dell'arte dell'agricoltura in Italia tra politica e ricerca sono intervenuti il Presidente della XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, on. Mirco Carloni con un video-messaggio, Maria Chiara Gadda, Vicepresidente della XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati e il dott. Andrea Rocchi, Presidente del CREA. Alla luce dello stretto legame tra Carlsberg e la Danimarca, sua terra di origine, hanno partecipato al talk anche Anette Christiansen, Capo Affari Ambientali del Consiglio per l'Agroalimentare Danese e Francesca Zaccarelli, AgriFood Senior Expert dell'Ambasciata di Danimarca che hanno parlato di buone pratiche danesi. Sul tema sostenibilità e materie prime locali sono intervenuti Christian Garavaglia, Docente di Economia presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca e Consigliere Regione Lombardia e Serena Savoca, Marketing & Corporate Affairs Director di Carlsberg Italia che ha concluso l'incontro sottolineando che l'obiettivo di Carlsberg è di ottenere il 30% dell'approvvigionamento delle materie prime da pratiche agricole rigenerative entro il 2030, per arrivare al 100% entro il 2040.

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