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Stellantis, Urso: "Chiesto piano che riporti l'Italia al centro"

di TMNews mercoledì 4 dicembre 2024
1' di lettura

Roma, 4 dic. (askanews) - Il 17 dicembre è in programma il tavolo Stellantis in cui "l'azienda è impegnata a presentare, su nostra richiesta, un piano industriale di sviluppo che riporti alla centralità gli stabilimenti italiani, che assicuri l'occupazione e gli investimenti necessari per affrontare la sfida" della transizione. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, durante il question time alla Camera.

"E' nostra intenzione aumentare la dotazione del fondo automotive - ha aggiunto - con le risorse aggiuntive destinate ai contratti di sviluppo nelle filiere strategiche per il 2025 riteniamo di poter garantire una somma equa o anche superiore a quanto originariamente prevista. Poi dal 2027 al 2036 è istituito un fondo che può contare su 24 miliardi di euro in 10 anni per finanziare gli interventi in materia di investimenti. Ma il problema è nella follia delle regole europee, su cui siamo impegnati per cambiarle. L'Italia sta avendo in Europa la responsabilità di farlo e ci riusciremo".

"Siamo convinti che il tavolo del 17 possa rappresentare un nuovo inizio per gli stabilimenti italiani" di Stellantis. "Siamo impegnati con tutte le forze sociali e produttive - ha aggiunto - siamo al tavolo nella consapevolezza che questa non è la sfida di un Governo, ma la sfida di un Paese, della nostra Italia".

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Yemen, migliaia in piazza a Sanaa con gli Houthi e contro i raid Usa

Sanaa, 18 apr. (askanews) - Migliaia di sostenitori dei ribelli Houthi sono scesi nella capitale yemenita Sanaa per manifestare contro gli ultimi attacchi aerei statunitensi che hanno provocato decine di vittime e per esprimere il loro sostegno ai palestinesi di Gaza.

Secondo il portavoce del ministero della Sanità yemenita, Anees Alasbahi, nei raid aerei lanciati la scorsa notte contro il porto petrolifero Ras Issa, nella provincia di Hodeihah, almeno 74 persone sono morte, mentre i feriti sono oltre 170. Gli Houthi, in risposta, hanno annunciato attacchi missilistici contro due portaerei statunitensi.

Al grido di "Morte all'America! Morte a Israele!" i manifestanti si sono riuniti anche in altre città controllate dai ribelli, ma la protesta più grande si è svolta nella capitale Sanaa.

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Vance a San Pietro con la famiglia per il rito del Venerdì Santo

Roma, 18 apr. (askanews) - Anche il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance è arrivato in Vaticano, nella Basilica di San Pietro, per partecipare al rito della Passione del Venerdì Santo, per ricordare la morte e crocifissione di Cristo, presieduto - su delega del Papa - dal card. Claudio Gugerotti.

Vance è a Roma con la famiglia; accanto a lui la moglie Usha e i tre figli, i due più piccoli li ha tenuti in braccio.

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Un nuovo libro su accuse di abusi e antisemitismo all'Abbé Pierre

Roma, 18 apr. (askanews) - Esce in libreria l'inchiesta, "Abbé Pierre, la fabrique d'un saint", ovvero "la fabbrica di un santo", volume che getta una luce inquietante su Henri Grouès, noto come Abbé Pierre, icona della solidarietà in Francia e fondatore delle comunità Emmaus.

A meno di un anno dalle prime accuse, postume, di aggressioni sessuali e stupri emerse nell'estate 2024 da diverse testimonianze il libro delle giornaliste Laetitia Cherel e Marie France Etchegoin rafforza l'immagine di un uomo predatore e manipolatore. Lettere e archivi mostrano un personaggio ambizioso, capace di silenziare chi lo ostacolava, ben lontano dall'immagine del simbolo di bontà pubblica. Non solo, il libro afferma che il Vaticano sarebbe stato al corrente delle accuse di abusi sessuali già dagli anni Cinquanta.

Il sacerdote esponente cattolico della resistenza francese è morto nel 2007. Fu fondatore, nel 1949, dei Compagnons d'Emmaus, organizzazione che opera in favore dei poveri e i rifugiati. Le autrici del libro documentano anche altri aspetti controversi del suo passato: il sostegno nel 1941 al regime del maresciallo Pétain, alcune dichiarazioni antisemite nel 1944, la difesa del negazionista Roger Garaudy negli anni Novanta. Denunciano inoltre gravi opacità nella gestione dei fondi di Emmaus, fin dagli anni '50.

Negli ultimi mesi oltre trenta persone hanno denunciato di aver subito abusi dall'uomo considerato in Francia come un santo, fra il 1950 e il 2000; alcuni di loro all'epoca dei fatti erano minorenni.

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Yemen, gli Houthi rivendicano attacchi contro due portaerei Usa

Roma, 18 apr. (askanews) - Il gruppo yemenita Houthi ha rivendicato attacchi contro le portaerei americane Harry Truman e Carl Vinson e l'abbattimento di un drone MQ-9, all'indomani dei raid statunitensi nel porto petrolifero di Ras Issa, costati la vita a decine di persone, uno degli attacchi americani più letali nel Paese da oltre un anno.

"Le forze armate continuano a contrastare in modo efficace e responsabile l'aggressione statunitense contro il nostro Paese. Come promesso, risponderanno all'escalation con un'escalation", ha detto il portavoce delle forze armate Houthi, Yahya Saree, aggiungendo: "La forza missilistica, la forza dei veicoli senza pilota e le forze navali hanno condotto una duplice operazione militare contro le portaerei statunitensi Truman e Vinson, così come contro le navi a loro affiliate nel Mar Rosso e nel Mar Arabico, con diversi missili da crociera e droni". Si tratta, ha aggiunto, del "primo attacco alla Vinson dal suo arrivo nel Mar Arabico".

"Le nostre difese aeree hanno abbattuto un drone americano MQ-9 durante azioni ostili nello spazio aereo del governatorato di Sanaa, utilizzando un missile terra-aria di produzione locale", ha proseguito Saree. Gli Houthi hanno affermato inoltre che "il rafforzamento militare americano e la continua aggressione contro il nostro Paese porteranno solo a ulteriori scontri e attacchi" e che la nuova portaerei, "arrivata di recente, non riuscirà a ottenere quello che cinque precedenti portaerei non sono riuscite a ottenere".

Hanno ribadito anche che lo Yemen "non rinuncerà a continuare le sue operazioni di sostegno al popolo palestinese finché l'aggressione israeliana a Gaza non cesserà e l'assedio non sarà revocato".

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