CATEGORIE

La campagna UNHCR per gli sfollati: "Un altro inverno lontano da casa"

di TMNews mercoledì 27 novembre 2024
5' di lettura

Roma, 27 nov. (askanews) - Per milioni di rifugiati e sfollati è iniziato il periodo più difficile e pericoloso dell'anno. La stagione invernale comporta infatti rischi concreti per la sopravvivenza di moltissime famiglie vulnerabili in fuga. Come emerge dal rapporto di UNHCR Mid Year Trends, il numero di persone nel mondo in fuga da conflitti, violenze e persecuzioni ha superato la cifra record di 122 milioni. Per molti di loro, soprattutto per i rifugiati e gli sfollati in Libano, Siria, Ucraina e Afghanistan, quello in corso si preannuncia come uno dei peggiori inverni di sempre. Centinaia di migliaia di famiglie non riescono infatti a proteggersi dalle temperature gelide, non dispongono di abiti invernali e coperte e nemmeno di risorse sufficienti per pagare l'affitto e acquistare cibo e medicine.

Raccogliere con urgenza fondi per fornire subito aiuti salvavita ai rifugiati e agli sfollati è l'obiettivo della campagna di UNHCR al via oggi, dal titolo: "Un altro inverno lontano da casa" e che comprende 8 Paesi: Afghanistan, Pakistan, Egitto, Siria, Giordania, Libano, Ucraina e Moldavia.

"Mai come durante l'inverno, per tutti, è vitale poter contare sul conforto e sul calore della propria casa. Purtroppo, milioni di persone nel mondo hanno perso questa certezza per via di conflitti e violenze e si trovano a dover fare i conti, spesso dal giorno alla notte, con il trauma della fuga forzata e di conseguenza con l'insicurezza e il gelo, con i conseguenti rischi per la sopravvivenza - commenta Laura Iucci, direttrice della raccolta fondi di UNHCR Italia. In mancanza di soluzioni pacifiche, purtroppo, il numero di persone costrette a fuggire è destinato ad aumentare mentre dall'altra parte le indispensabili risorse per gli aiuti sono drammaticamente insufficienti. Per questo facciamo un appello alla generosità di tutti: anche un piccolo aiuto può fare la differenza in questo momento così difficile".

Dall'inizio dell'offensiva israeliana, il Paese ha conosciuto settimane devastanti. Si stima che 1 milione e 300 mila persone siano state colpite direttamente e sradicate dalle loro case. Sono 190 mila le persone che attualmente vivono negli oltre 1000 centri collettivi, ma centinaia di persone a Beirut e in altre aree sono costrette a dormire per strada, mentre le temperature scendono pericolosamente. Il freddo e le forti piogge stanno aggravando la situazione di un numero enorme di persone vulnerabili. UNHCR lavora senza sosta per aiutare le persone in fuga ma i bisogni sono enormi e in crescita, tra questi: alloggi di emergenza, cibo, coperte, abiti invernali e altri beni essenziali, cure mediche.

Dall'inizio dell'escalation in Libano 557 mila persone hanno attraversato il confine libanese e raggiunto la Siria, esauste e in condizioni di vulnerabilità. La maggior parte dei nuovi arrivati (80%) sono donne e bambini. Arrivano in un Paese segnato da anni di crisi e instabilità e dove 15,3 milioni di persone necessitano aiuti umanitari. Le famiglie siriane che accolgono nella propria casa le famiglie libanesi e siriane in fuga dalle violenze devono a loro volta affrontare la povertà e la fame. Gli inverni in Siria possono essere incredibilmente rigidi, con tempeste, nevicate e temperature ben al di sotto dello zero. Con molti edifici danneggiati o distrutti e un'impennata dei costi per beni di prima necessità come vestiti caldi o combustibile per il riscaldamento, le famiglie siriane e libanesi hanno urgente bisogno di aiuto. UNHCR sta distribuendo kit invernali che comprendono coperte, indumenti invernali e teli di plastica; il nostro obiettivo è raggiungere 420.000 persone, ma le risorse al momento sono molto limitate: l'appello inter-agenzie per la Siria è ancora finanziato solo al 17%.

Superato il triste traguardo dei 1.000 giorni dall'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Federazione Russa, i bisogni della popolazione aumentano per via degli intensi attacchi e dell'arrivo di un'altra estenuante stagione invernale. La distruzione delle infrastrutture energetiche ha portato negli ultimi mesi a una perdita complessiva del 65% della capacità di produzione di energia. E gli attacchi continuano, causando interruzioni alle forniture di elettricità, riscaldamento e acqua, mentre iniziano le prime nevicate. Si stima che almeno 2 milioni di persone abbiano subito danni o la distruzione delle loro case. Da agosto, circa 170.000 persone sono state costrette a fuggire dalle loro case nell'est del Paese. Molti sono stati evacuati dalle zone in cui sono in corso le ostilità e si sono aggiunti ai quasi 4 milioni di sfollati e agli altri 6,7 milioni di rifugiati che hanno cercato sicurezza fuori dal Paese. UNHCR ha in programma di raggiungere 550 mila persone con: assistenza economica diretta per permettere alle famiglie di far fronte alle spese di base; abiti invernali, medicine e altri beni; kit termici per isolare le loro case e tenere lontano il freddo; fonti energetiche alternative, generatori e power bank.

L'Afghanistan si conferma una delle più gravi crisi umanitarie del mondo. Si stima che nel 2024 necessiteranno di aiuti un totale di 23,7 milioni di persone. Il Paese sconta gli effetti di un grave declino economico e le conseguenze di decenni di conflitti e disastri naturali. L'Afghanistan è tra i Paesi più esposti a condizioni climatiche estreme, come siccità e tempeste e tra i meno preparati ad adattarsi all'impatto dei cambiamenti climatici. In alcune aree le temperature invernali possono scendere fino a -25 gradi.

La campagna mira a sostenere il lavoro di UNHCR per fornire aiuti urgenti specifici per l'inverno, come assistenza economica diretta, supporto per la riparazione delle abitazioni e per isolamento termico degli alloggi di emergenza, beni di prima necessità come coperte e vestiti invernali, generatori e supporto per la fornitura di energia alternativa, kit medici di primo soccorso, cibo, acqua.

L'iniziativa gode del sostegno di alcuni partner, fra questi una menzione merita Nexi che con le sue capabilities rende la donazione un gesto semplice come fare shopping.

Anche la Lega Nazionale Pallacanestro (LNP) sostiene la campagna "Un altro inverno lontano da casa". In particolare, la collaborazione prevede una serie di attività di sensibilizzazione e raccolta fondi che si svolgeranno sui campi della LNP già da questo mese e per tutta la stagione 2024/25 dei campionati di Basket di Serie A2 e B Nazionale.

Tra i partner, va ricordata anche la Fondazione Amplifon, nell'ambito del progetto di UNHCR "Sostegno ai rifugiati anziani e con disabilità" realizzato in Moldavia in collaborazione con il Ministero del Lavoro e della Protezione Sociale. La Fondazione ha infatti contribuito alla ristrutturazione del centro di accoglienza di Valea Rediului, struttura specializzata nell'offrire assistenza agli anziani e ai disabili.

Infine, la campagna conta anche sul supporto di alcuni volti noti dello spettacolo, tra i quali alcuni testimonial di UNHCR come Lino Guanciale, Francesco Pannofino, Elena Sofia Ricci e Filippo Nigro.

Per donare: https://sostieniunhcr.it/campagna-lontano-da-casa

tag

Il cardinal Zuppi: "Il Papa ha amato fino alla fine"

Città del Vaticano, 21 apr. (askanews) - "Papa Francesco ha amato fino alla fine. Quel suo giro con la macchina, per salutare tutti e farsi salutare da tutti, è il gesto di un Papa che non si è mai risparmiato. Si è avvicinato alle persone perché voleva comunicare a tutti l'amore di Dio per l'umanità concreta, così come è, senza filtri, senza ipocrisie, coinvolgendo tutti. Creando qualche malumore in chi ha paura, in chi preferisce guardare da lontano, in chi non vuole sentire - come diceva lui - il famoso "odore delle pecore", che dà anche un po' fastidio, ma è proprio quello di cui il buon Pastore profuma". Così il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei.

"C'è tanta sofferenza per la perdita di una persona così cara - ha aggiunto - e così cara a tutti, che ha saputo unire tanti uomini e donne, anche con sensibilità diverse, che però si sono sentiti vicini - e si sentono vicini - e compresi, proprio per l'attenzione alla persona e a Dio. Ecco, è la sua Pasqua. Ci aiuta a capire qual è la forza dell'amore, che in Gesù vince il male della morte, e ci aiuta a guardare con speranza, con fiducia, anche questo passaggio così doloroso per tutti".

TMNews

Bandiere vaticane a mezz'asta per la morte del Papa

Città del Vaticano, 21 apr. (askanews) - Una folla di persone continua ad arrivare in Piazza San Pietro in Vaticano dopo la morte di Papa Francesco, avvenuta questa mattina all'età di 88 anni. Le bandiere del Vaticano sono a mezz'asta per commemorare la scomparsa del pontefice.

TMNews

Trump ordina le bandiere a mezz'asta negli USA per Papa Francesco

Washington, 21 apr. (askanews) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato di aver firmato un ordine esecutivo per abbassare le bandiere a mezz'asta in tutto il Paese dopo la morte di Papa Francesco. "Era un brav'uomo, lavorava sodo, amava il mondo", ha detto Trump al White House Easter Egg Roll. Subito dopo l'annuncio è stata abbassata la bangiera sulla Casa Bianca.

TMNews

Putin: "Il Papa ha fatto molto per il mondo intero"

Mosca, 21 apr. (askanews) - Il presidente russo Vladimir Putin ha espesso le sue condoglianze e ha voluto rendere omaggio a Papa Francesco dopo l'annuncio della sua morte. "Il Papa ha fatto molto, non solo per i suoi fedeli, ma anche per il mondo intero", ha affermato. Putin ha ricordato il suo rapporto personale con Bergoglio ricordando come ha promosso attivamente lo sviluppo del dialogo tra la Chiesa ortodossa russa e quella

cattolica romana, così come una costruttiva cooperazione tra la

Russia e la Santa Sede. Infine ha ricordato come "Secondo la tradizione ortodossa, se il Signore chiama a Sé una persona durante i giorni di Pasqua, è un segno speciale che questa persona non ha vissuto la sua vita invano e ha fatto molto bene alle persone, e quindi il Signore la chiama durante questi giorni festivi di Pasqua".

TMNews