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Inondazioni in Spagna, "Non c'era modo di salvarli"

Ribarroja del Turia, 30 ott. (askanews) - Tutta la regione di Valencia in Spagna è sott'acqua, e sono più di 60 secondo un bilancio ufficiale i morti di quella che il premier Pedro Sanchez ha definito la peggiore ondata di maltempo dell'ultimo secolo. Il bilancio è catastrofico, non solo in vite umane; ci vorranno mesi, forse anni per riprendersi, fiumi straripati, abitazioni allagate, infrastrutture distrutte con ponti, strade e autostrade fuori servizio.

Qui a Ribarroja del Turia, vicino Valencia, i residenti sono sotto shock. José Manuel Rallàn racconta: "Ha piovuto dieci ore senza interruzione, come una tromba d'acqua ma continua. Su alcune città 500 litri d'acqua per metro quadro in 12 ore. Il risultato lo vedete: siamo tagliati fuori, a una parte del paese non si arriva, le strade sono chiuse, i ponti chiusi, alcuni sono scomparsi. Ho molti amici che hanno perso tutto, la casa, le macchine, tutto. La mia fabbrica è distrutta, dove lavoro io. È difficile non so cosa succederà adesso".

Non c'è stato modo di salvare molte persone inghiottite dall'acqua dice Ester Gomez, consigliera comunale spiegando la dinamica di quello che è successo qui e in altri paesi della Comunità di Valencia.

"L'inondazione di diversi canaloni ha fatto allagare il nostro poligono industriale e c'è gente che stanotte è rimasta intrappolata nelle fabbriche, senza possibilità di salvarli. In pochi minuti sei in un posto dove è tutto tranquillo e poi si allaga. Sono molti anni che non succedeva e abbiamo paura. La gente ha fatto quello che poteva ma i servizi d'emergenza erano subissati di richieste e non sono riusciti a arrivare dappertutto".

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