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Il decreto Piantedosi su ONG e migranti davanti alla Corte Costituzionale

Roma, 11 ott. (askanews) - Si è tenuta questa mattina alla Città dell'Altra Economia a Roma, nell'ambito del Festival Sabir, la conferenza stampa sul rinvio del Tribunale di Brindisi alla Corte costituzionale del decreto legge n.1/2023, il cosiddetto decreto Piantedosi contro le ONG. "Dopo anni di criminalizzazione delle attività di ricerca e soccorso di naufraghi nel Mediterraneo - hanno sottolineato nei loro interventi l'avvocata Francesca Cancellaro e l'avvocato Dario Belluccio - è finalmente al vaglio della Corte costituzionale la scelta governativa di punire chi svolge una doverosa attività umanitaria e di delegare alla cd. Guardia costiera libica il respingimento di migranti e richiedenti asilo in fuga da contesti di estremo pericolo e persecuzioni".

Ai microfoni di Askanews, Francesca Cancellaro spiega: "è una disciplina concepita per regolamentare il soccorso in mare che presenta diverse criticità. Abbiamo questo primo riconoscimento da un giudice che ha deciso di porre la questione alla Consulta in particolare evidenziando tre macroprofili di potenziale illegittimità costituzionale. Il primo riguarda il fermo amministrativo per infrazione del decreto, che prevede 20 giorni di stop e non può essere graduato e non pare conforme all'articolo 3 della Costituzione. Il secondo riguarda il principio di precisione: il contenuto delle violazioni deve essere chiarito dalla legge per chi si trova a operare nel contesto, invece viene rimessa la valutazione all'autorità straniera cioè all'autorità libica che giudica in modo talvolta del tutto arbitrario. Il terzo profilo riguarda la legittimità stessa dell'esistenza di un coordinamento della guardia costiera libica e il rinvio dei naufraghi in terra straniera cioé in Libia come in un porto sicuro. Sappiamo che non è tale. è stato ribadito in molte sedi. Qui si avrebbe una violazione possibile degli obblighi internazionali assunti dall'Italia in particolare dell'art 11 e del 117 della nostra Costituzione.

"Il governo italiano in questi due anni ha prodotto numerosi interventi legislativi illegittimi - ha affermato Filippo Miraglia, responsabile Immigrazione di Arci nazionale - sapendo già che sarebbero andati a scontrarsi con qualche tribunale. Adesso per fortuna il decreto Piantedosi contro le ONG andrà alla Corte costituzionale. Sappiamo che in quel provvedimento ci sono numerosi profili di incostituzionalità e che non rispetta le direttive europee. Questa irrefrenabile pulsione a produrre leggi che non rispettano la Costituzione e le Convenzioni internazionali serve alla loro propaganda, ma questo va denunciato e contrastato".

"È l'intero impianto di una legge ingiusta e discriminatoria ad essere messo in discussione - ha dichiarato Giorgia Girometti, responsabile comunicazione di SOS Mediterranee - e questo è importante per molte ragioni. Innanzitutto, vengono legittimati anche dal punto di vista legale i rilievi e le critiche che le organizzazioni civili del soccorso in mare hanno mosso verso questa legge inutile e dannosa".

In allegato il provvedimento del Tribunale di Brindisi.

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