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L'Ue contesta gli account certificati di X, Musk rischia mega multa

Roma, 12 lug. (askanews) - In un'estate di accresciuto interventismo verso i giganti digitali statunitensi, la Commissione europea ha messo nel mirino anche X, il social rilevato negli anni scorsi da Elon Musk, accusandolo di una serie di gravi violazioni delle recenti regole quadro sui servizi digitali, tra cui quella sulle utenze "certificate" ritenute ingannevoli. Il portavoce della Commissione europea, Thomas Regnier:

"Le spunte blu non devono, infatti, verificare gli account su X, non devono influenzare o manipolare gli utenti. Quindi l'autenticità deve essere verificabile e deve rispettare il regolamento sui servizi digitali. Questo, secondo una nostra analisi preliminare, non pare il caso", ha spiegato Regnier.

Secondo Bruxelles, insomma, gli "account verificati" con "la spunta blu" possono ingannare gli utenti perché chiunque può abbonarsi per ottenere lo status.

Sulla pubblicità, inoltre, il social "non fornisce un archivio consultabile e affidabile - denuncia Bruxells - un archivio poco trasparente. X, infine non fornisce ai ricercatori l'accesso ai suoi dati pubblici. La Commissione ha riferito di aver informato X del suo parere preliminare secondo cui viola nei suddetti aspetti le norme del "Digital Services Act". E che se questo dovesse risultare confermato in base alla procedura avviata, la società rischia sanzioni fino al 6% del suo fatturato globale.

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