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I Patriots, una band per onorare Franco Battiato

di TMNews giovedì 27 giugno 2024
2' di lettura

Roma, 28 giu. (Askanews) L'idea è nata, ai laghetti di Marinello, in una notte di luna piena durante la pandemia: "Io e Carlo Alex Navarra - spiega Sonny Foschino - abbiamo deciso di dare vita a una nuova formazione musicale che rendesse omaggio a Franco Battiato che, per noi siciliani, è un'icona, una bandiera della musica pop, un vero e proprio artista rivoluzionario. E questo perché è riuscito a tradurre in musica la poesia, la letteratura, la filosofia e persino la spiritualità". Un nuovo gruppo al quale viene dato il nome di Patriots: "Un gruppo - sottolinea Foschino - che inizialmente contava solo due membri, ai quali nel giro di poco tempo se ne sono aggiunti altri sei: oltre a me, che sono la voce, e alle note di Carlo Alex Navarra (sax e synth), la formazione del gruppo annovera i nomi e il talento di Silvia Caliò (altra voce), Michele Puleo (tastiere), Simone Bombaci (batteria e percussioni), Francesco Natoli (chitarra), Valerio La Torre (violino), Maria Pia Favasuli (basso)".

L'ensemble siciliana ha messo in scena uno spettacolo dal titolo "Areknamés - Viaggio oltre lo spazio siderale" che ha già fatto tappa a Messina, Milazzo e Capo d'Orlando: " Un omaggio a uno dei brani sperimentali d'avanguardia del maestro - ricorda Sonny Foschino - che peraltro fu il primo a essere cantato in quella notte con la Luna piena in cui decidemmo di dare vita al gruppo. Una canzone che, nel suo discorrere al contrario, tratta di importanti temi tutt'oggi attuali, come la salvaguardia del pianeta, dell'ambiente e della purezza. Il nostro obiettivo è di far conoscere la musica di Battiato alle nuove generazioni e di spiegare che i suoi testi sono tutt'altro che banali come qualcuno insinua. Nel nostro libro, "Battiato: 7 Testi 7 Chiavi", ne abbiamo analizzato sette, evidenziando le figure retoriche e le tecniche da lui utilizzate per trasmettere pensieri, suggestioni ed emozioni. Un omaggio doveroso a cui ne faranno seguito altri a breve".

Oltre allo spettacolo e al libro, presto arriverà un nuovo disco, sempre prodotto dal casa editrice indipendente Rise&Press diretta dal giovane editore Antonio Parlato: "Sarà una chicca davvero originale - afferma Foschino - il frutto della ricerca maniacale da noi compiuta sulla prima parte della produzione di Battiato. Un cd che abbiamo deciso di non caricare sulle piattaforme digitali perché vogliamo ritornare alla bellezza del disco e del vinile. Sono canzoni che si devono toccare con mano, letteralmente. Ma di certo il nostro sogno è formato anche da altri tasselli, in previsione del 2025, anno in cui il maestro avrebbe compiuto 80 anni di vita: vogliamo mettere in piedi un concerto nei Teatri di pietra, realizzando un progetto che lo stesso Battiato avrebbe voluto portare a termine nella sua breve esperienza politica in Regione. Sarebbe una cosa straordinaria che renderebbe onore a una delle personalità più rilevanti della cultura siciliana".

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"Emily in Paris 5" si gira a Roma a maggio, poi il set a Parigi

Roma, 18 apr. (askanews) - Annunciato l'inizio delle riprese della quinta stagione di "Emily in Paris". Partiranno a Roma a maggio, per poi spostarsi a Parigi in estate. La stagione 5 arriverà nel 2025 su Netflix.

La serie, creata da Darren Star, "ideatore di Sex and the City", che è anche autore e tra i produttori esecutivi, ha sempre per protagonista Lily Collins nei panni di Emily Cooper, americana trasferitasi a Parigi per lavorare in un'agenzia pubblicitaria, circondata dai colleghi Sylvie (Philippine Leroy-Beaulieu), Julien (Samuel Arnold), Luc (Bruno Gouery), l'amica e coinquilina Mindy (Ashley Park) e i suoi amori, tra cui non sa decidersi, Gabriel (Lucas Bravo), Alfie (Lucien Laviscount) e adesso anche Marcello (Eugenio Franceschini) arrivato nella quarta stagione.

Tutto era finito a Roma. Il finale aperto della stagione 4 aveva visto Emily arrivare in Italia per seguire una campagna pubblicitaria del nuovo cliente Marcello; che però si rivela più di un rapporto di lavoro. Mentre a Parigi Gabriel ha ottenuto la sua agognata stella Michelin e vorrebbe festeggiare con lei.

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Meloni riceve Vance: orgogliosa del rapporto privilegiato Italia-Usa

Washington, 18 apr. (askanews) - "Sono onorata di accogliere a palazzo Chigi il vicepresidente degli Stati uniti J.D. Vance che non vedo da un sacco di tempo... come sapete abbiamo avuto un fantastico incontro ieri alla Casa Bianca e questa presenza è un'altra grande occasione per rafforzare la cooperazione bilaterale Italia-Usa". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle dichiarazioni congiunte a palazzo Chigi con il vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. Vance in visita a Roma.

"Molti i temi che abbiamo trattato ieri, altri ne discuteremo oggi, ma sicuramente - ha aggiunto - Italia e Stati Uniti sono determinati a rafforzare la loro cooperazione. Noi crediamo che l'Italia possa essere un partner molto importante nell'Europa e nel Mediterraneo per gli Stati Uniti d'America e sicuramente c'è un rapporto privilegiato fra noi, di cui vado molto orgogliosa".

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Vance a Meloni: speriamo di mettere fine presto a una guerra brutale

Roma, 18 apr. (askanews) - "Avevamo due questioni importanti di cui discutere, ho voluto aggiornare la Presidente del Consiglio sull'andamento dei negoziati tra Russia e Ucraina, le ho riferito in privato delle novità di queste ultime 24 ore: speriamo di poter portare questa guerra brutale a una fine". Lo lo ha dichiarato il vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance, incontrando la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Palazzo Chigi.

"Abbiamo poi anche parlato delle relazioni economiche non solo fra Italia e Stati Uniti ma con l'Europa intera", ha aggiunto Vance che aveva già incontrato la presidente del Consiglio ieri a Washington. "Apprezzo l'amicizia fra i nostri due Paesi e la nostra personale" ha commentato il vicepresidente.

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Giornata dell'esercito in Iran: la parata mentre il regime discute con Usa

Teheran, 18 apr. (askanews) - Una parata militare con gli ultimi ritrovati dell'arte bellica made in Iran: droni, missili e sistemi di difesa aerea sfilano a Teheran di fronte alla tribuna del presidente Masoud Pezeshkian. La parata consueta per la Giornata Nazionale dell'Esercito diventa anche una dimostrazione di forza mentre il regime degli ayatollah discute con la Casa Bianca di Donald Trump. Durante l'incontro con la premier italiana Giorgia Meloni, Trump ha detto il 17 aprile che "se l'Iran non farà un accordo" sul nucleare "si metterà male per loro". "Non voglio male al popolo iraniano, sono un grande popolo" ha aggiunto, ma la linea rossa è lo sviluppo del nucleare. L'intesa firmata con Teheran da Barack Obama "era terribile, per quello vi ho messo fine".

L'Iran intanto ha condannato con parole decise il nuovo attacco Usa contro i ribelli houthi in Yemen avvenuto nella notte parlando di "barbarie". L'esercito Usa ha detto di aver distrutto il porto petrolifero di Ras Issa. Il bilancio secondo fonti houthi sarebbe di 38 morti e oltre 100 feriti.

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