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Un'immersione nel teatro dell'antica Roma al Museo dell'Ara Pacis

di TMNews lunedì 20 maggio 2024
2' di lettura

Roma, 20 mag. (askanews) - L'esperienza teatrale e gli spettacoli nell'antica Roma, tra maschere, strumenti, miniature, affreschi dei camerini, statuine di attori, giocolieri e danzatori. La mostra "Teatro. Autori, attori e pubblico nell'Antica Roma", (promossa da Roma Capitale, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l'organizzazione di Zètema Progetto Cultura), dal 21 maggio al 3 novembre al Museo dell'Ara Pacis, vuole ripercorrere la storia del teatro greco-romano, partendo dalle radici greche, passando per le influenze magno greche, siciliane, etrusche e italiche, fino al racconto del teatro a Roma. Orietta Rossini, una delle due curatrici: "Daremo voce ai protagonisti della produzione romana, soprattutto Plauto e Terenzio, poi passeremo attraverso la tragedia che fiorisce nella Roma repubblicana, di cui ci rimane solo Seneca e apriremo una parentesi su Seneca, che però non è già più un teatro recitato ma un teatro letterario, esponiamo un bellissimo manoscritto delle tragedie di Seneca".

In mostra a Roma oltre 240 pezzi. Tra le rarità, una coppa di produzione attica proveniente dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze con una delle poche rappresentazioni di una falloforia, la processione in onore di Dioniso.

"Questa ritualità nel segno di Dioniso delle feste stagionali della prosperità, la processione del fallo, rarissimo pezzo, poi il 'Vaso di Pronomos' da Napoli, forse il reperto archeologico teatrale più importante esistente, perché è la testimonianza di una satira teatrale".

Miniature teatrali mai esposte prima e maschere protagoniste, compresi alcuni modelli che provengono dalla bottega di un artigiano di Pompei. La mostra è multimediale con installazioni videomapping, libri sfogliabili e interventi recitati da attori che danno voce ad esempio a Plauto e Terenzio, creando immersività. Lucia Spagnuolo, anche lei curatrice: "Vorremmo stupire il pubblico, l'idea è dare voce a questi personaggi di cui abbiamo solo i testi, il tentativo era che si raccontassero per far capire la loro rilevanza anche a un pubblico che si approccia per la prima volta al teatro classico".

L'ultima parte racconta i teatri come edifici architettonici; c'è anche una ricostruzione del Teatro di Pompeo, il primo teatro stabile romano, grazie a un video dal drone. Si chiude con l'attualità: la vitalità del teatro classico oggi, anche con Pier Paolo Pasolini a cui fu chiesto di tradurre il "Miles Gloriosus" di Plauto nel '63. "È come se fosse stato un grande fluire che dalla tradizione greca, attraverso quella romana è arrivata ai giorni nostri, quasi in maniera ininterrotta".

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Papa: impegnerò ogni mio sforzo perché la pace si diffonda nel mondo

Città del Vaticano, 14 mag. (askanews) - "Perché questa pace si diffonda, io impiegherò ogni sforzo. La Santa Sede è a disposizione perché i nemici si incontrino e si guardino negli occhi, perché ai popoli sia restituita una speranza e sia ridata la dignità che meritano, la dignità della pace". A dirlo Papa Leone incontrando oggi in Vaticano i partecipanti al Giubileo delle Chiese orientali.

"I popoli vogliono la pace e io, col cuore in mano, dico ai responsabili dei popoli: incontriamoci, dialoghiamo, negoziamo!", ha detto il pontefice, ribadendo che "la guerra non è mai inevitabile, le armi possono e devono tacere, perché non risolvono i problemi ma li aumentano; perché passerà alla storia chi seminerà pace, non chi mieterà vittime; perché gli altri non sono anzitutto nemici, ma esseri umani: non cattivi da odiare, ma persone con cui parlare. Rifuggiamo le visioni manichee - ha quindi detto - tipiche delle narrazioni violente, che dividono il mondo in buoni e cattivi".

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Mattarella: valori europei non ammettono compromessi morali

Coimbra, 14 mag. (askanews) - "Dialogo costruttivo, senso del bene comune, etica deontologica, così come disposizione a innovare e a costruire e accumulare capitale sociale produttivo. Sono i presupposti indispensabili alla crescita economica in Stati di diritto avanzati, come lo sono i nostri. Sono anche, a mio avviso, manifestazioni di quei valori fondamentali da noi condivisi e che hanno forgiato l'identità europea e non ammettono compromessi morali". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella orazione in occasione del dottorato honoris causa ricevuto dall'Università di Coimbra.

Mattarella è a Coimbra in Portogallo per partecipare all'annuale summit Cotec, l'associazione che unisce Italia, Spagna e Portogallo, e insieme al re di Spagna Felipe VI ha ricevuto oggi il dottorato honoris causa in economia, un evento che a suo avviso richiama "la vicinanza tra i nostri Paesi e i nostri popoli, idealmente riuniti in questo luogo votato agli scambi di cultura e conoscenza". Negli ultimi decenni solo un piccolo numero di capi di Stato è stato insignito del titolo di Dottore honoris causa dall'universita di Coimbra: il brasiliano Josè Sarney nel 1986, Juan Carlos I nel 1989, e più di recente nel 2001 l'argentino Fernando de la Rua e il greco Prokopis Pavlopoulos nel 2017. L'ultimo italiano a ricevere l'onorificenza è stato Angelo Fiori professore emerito di medicina legale dell'università cattolica del Sacro Cuore di Roma, nel 2009.

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Oltre 56 vittime in attacchi di Israele nella Striscia di Gaza

Milano, 14 mag. (askanews) - Sono complessivamente 56 le persone uccise negli attacchi israeliani nel nord e nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha riportato la tv satellitare araba al Jazeera, citando fonti sanitarie.

Mentre Israele, come si vede in queste immagini, continua a colpire la città di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale, almeno 50 delle vittime sono avvenute nella parte settentrionale della regione, ha riferito l'emittente. Oggi i media palestinesi hanno riferito che almeno 36 persone sono state uccise negli attacchi israeliani contro la città di Jabalia e il campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Da quando Israele ha ripreso i bombardamenti il 18 marzo, più di 2.700 persone sono state uccise nella Striscia di Gaza, mentre oltre 7.600 sono rimaste ferite, secondo le statistiche del ministero della Salute di Gaza.

Il 18 marzo Israele ha ripreso gli attacchi sulla Striscia di Gaza, citando il rifiuto di Hamas di accettare il piano degli Stati Uniti di estendere il cessate-il-fuoco, scaduto il 1 marzo. A inizio marzo Israele ha interrotto la fornitura di elettricità a un impianto di desalinizzazione nella Striscia di Gaza e ha vietato l'ingresso ai tir che trasportavano aiuti umanitari.

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In anteprima il video "Berlino Est" dell'artista Dada Sutra

Milano, 14 mag. (askanews) - In anteprima il videoclip di "Berlino Est", brano estratto da "questo amore mortale PIÙ", edizione "deluxe" del primo album dell'artista milanese Dada Sutra uscito il 24 aprile per Dumba Dischi. Dada sutra è il progetto di Caterina Dolci, attuale bassista de Le Bambole di Pezza. Il video, diretto da Marco Panichella è una visione onirica e satura di colori che si ispira allo stile sporco e underground tipico degli anni '80 pre-caduta del Muro. Per raggiungere quel tipo di immagine è stato realizzato interamente con una vecchia videocamera VHS. Il montaggio frenetico e la post-produzione massiccia si ispirano alle forme del dadaismo e del futurismo sovietico, dichiarato con disorientanti riferimenti immaginifici. Le silhouette sono invece una metafora del fermento socioculturale all'ombra del muro che si trova oggi persa nella solitudine. Immagini che evocano una tensione che si alterna tra speranza e disillusione, raccontando non solo l'attesa di una rivoluzione, ma il sentimento di chi ora ne percepisce un'inevitabile omologazione.

"Il brano è ballata elettronica su Berlino, sul Muro e sui muri invisibili che ci dividono anche se quello è crollato. Ho dovuto perdere un'amica per scrivere questa canzone, però ho vinto delle chitarre fantastiche suonate da Silvia Cignoli". - dada sutra.

La prima edizione dell'album "questo amore mortale" ha avuto una genesi frammentata, partendo da un concept che univa testi sciamanici di varie popolazioni e voleva raccontare di un rapporto perduto con la Terra, e della possibilità di ricostruirlo. Questo concept ha subito delle trasformazioni con l'aggiunta di alcuni brani e di versioni di brani che erano state sacrificate. Ne viene fuori un'opera difficile da classificare dal mood straziante e solenne con approccio distorto e sperimentale con testi densi di citazioni.

CREDITS

Testi: Caterina Dolci

Musica: Caterina Dolci

Produzione: Giacomo Carlone e Caterina Dolci

Mix: Giacomo Carlone

Master: Giovanni Versari

Caterina Dolci: voce, basso e tastiere

Giacomo Carlone: batteria

Silvia Cignoli: chitarra in "Berlino Est"

Video diretto da: Marco Panichella

DOP: Nicolò Uzzauto

Foto shooting: Lilia Carlone

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