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Premierato, Ciriani: vogliamo porre fine a stagione dei ribaltoni

di TMNews giovedì 28 marzo 2024
1' di lettura

Roma, 28 mar. (askanews) - Sul premierato "qualche modifica è già stata apportata però che non cambia la sostanza del testo che ha presentato il governo". Lo ha detto il ministro per i rapporti con il parlamento Luca Ciriani a margine di un seminario di Fratelli d'Italia sulla riforma che introduce le elezione diretta diretta del presidente del consiglio.

"La volontà è quella di dare stabilità al sistema politico italiano, non è un'esigenza che ha il centrodestra o il presidente Meloni, è un'esigenza che credo venga riconosciuta da tutti coloro che in tutti questi anni e decenni hanno denunciato il fatto che l'Italia è il paese nel quale i governi durano 12-14 mesi, in cui si entra col centrosinistra e si esce col centrodestra, il paese dei ribaltoni, dei governi tecnici. Noi vogliamo porre fine a questa stagione e ridare valore e importanza al voto dei cittadini. È un sistema, per spiegarlo in maniera un po' semplice, per quanto approssimativa, simile a quello del sindaco o del presidente della regione: vince un candidato con la sua maggioranza, va al governo del paese per cinque anni e poi i cittadini possono votare e confermarlo oppure scegliere qualcun altro", ha concluso Ciriani.

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Iran, Tajani: nuovo round di colloqui a Roma? Pronti se c'è richiesta

Valencia (Spagna), 29 apr. (askanews) - "Ancora non ci sono" notizie in merito a un eventuale quarto round di colloqui Usa-Iran sul nucleare a Roma, ma la città "è certamente un luogo dove si sono svolti bene i colloqui due settimane fa. Se ci saranno delle richieste noi siamo sempre pronti ad accogliere delegazioni che vogliono discutere di pace".

Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un punto stampa a margine del Congresso del Ppe a Valencia. "Roma - ha aggiunto - è sempre più capitale della pace e del dialogo".

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Ucraina, Tajani: una tregua di tre giorni non significa nulla

Valencia (Spagna), 29 apr. (askanews) - "Una tregua di tre giorni non significa nulla" anche perché poi "viene violata in 200 casi", "non può essere questa la risposta che la Russia dà alla proposta americana". Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un punto stampa a margine del Congresso del Ppe a Valencia.

"La proposta americana - ha aggiunto - va in tutt'altra

direzione. Noi la sosteniamo, dobbiamo arrivare a un cessate il

fuoco perché poi Zelensky e Putin possano mettersi seduti attorno a un tavolo per raggiungere un obiettivo più ambizioso che è quello della pace".

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"MalAmore", Francesca Schirru: c'è una via d'uscita alla costrizione

Roma, 29 apr. (askanews) - Dall'8 maggio al cinema "MalAmore", esordio al lungometraggio di Francesca Schirru: un film sul coraggio di una giovane donna, amante di un losco pregiudicato in carcere, che trova la forza di ribellarsi a un amore opprimente e violento per vivere la sua libertà, anche a costo delle conseguenze.

La regista: "Attraverso il viaggio d'emancipazione della protagonista possiamo raccontare a fondo quanto sia difficile, soprattutto in una situazione di isolamento che si può vivere, anche solo immaginare che ci sia una strada alternativa per uscire da una situazione di costrizione, da una gabbia, e di rompere le catene di un rapporto di potere che ci opprime. Non volevo tanto dare un messaggio quanto far riflettere su una tematica attuale e ipotizzare una possibilità di avere una via d'uscita e raggiungere una strada per una propria indipendenza".

Un tema purtroppo molto attuale: "Sono partita dall'analisi di una serie di fatti di cronaca, mi sono resa conta che c'era una sorta di fil rouge che le univa, una difficoltà di gestire le relazioni che a mio avviso oggi è molto marcata e da lì abbiamo iniziato a scrivere".

A interpretare la protagonista Mary è Giulia Schiavo, mentre nei panni del pericoloso Nunzio, che ha anche una moglie che lo aiuta a gestire i traffici mentre è in carcere, c'è Simone Susinna. Giulia Schiavo: "I nostri personaggi sono agli antipodi, mi ha aiutata molto anche un lavoro fisico che abbiamo fatto insieme, percepire questa sua grandezza e possenza fisica che lui ha per sentire in me questa soglia di essere indifeso, inerme, uno scricciolo nelle sue mani e poi da qui sono partita e ho sviluppato tutte le sfaccettature per renderla una donna che può essere tutti noi".

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Amnesty Francia: "Per nostro rapporto 2024-2025 a Gaza è genocidio"

Roma, 29 apr. (askanews) - Nel suo rapporto annuale 2024-2025 (pubblicato martedì 29 aprile), Amnesty International ha prodotto un'analisi giuridica che "classifica la situazione a Gaza come genocidio". La direttrice d'Azione di Amnesty Francia Natalie Godard: "Amnesty International ha condotto un'indagine durata mesi per produrre questa analisi giuridica, che classifica la situazione a Gaza come genocidio. Ha richiesto mesi di ricerca e un rapporto di 300 pagine con un'analisi giuridica dettagliata basata sulla definizione di genocidio contenuta nella Convenzione del 1948, il trattato internazionale che definisce giuridicamente il genocidio".

"Si giunge a questa definizione perché si ritiene che tre dei cinque possibili atti di genocidio siano stati commessi dall'esercito israeliano o dalle autorità israeliane a Gaza, e che tali atti siano associati a un intento dimostrabile. L'intento si riferisce alla volontà di distruggere un gruppo di persone. Pertanto, si dimostra che le autorità israeliane hanno l'intenzione di distruggere il gruppo palestinese a Gaza".

Amnesty mette inoltre in guardia dalla normalizzazione e dalla diffusione in Francia di una retorica che nega i diritti umani e mina lo stato di diritto. Per Anne Savinel-Barras, presidente di Amnesty France "il potere militare e la potenza economica avrebbero vinto sui diritti e la diplomazia". Il 2024 mostra tuttavia quanto essenziali siano resistenza e azione.

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