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L'Istituto Nazionale dei Tumori e le sfide dei prossimi 5 anni

di TMNews martedì 19 marzo 2024
3' di lettura

Milano, 19 mar. (askanews) - Con la nomina di nuovo presidente e l'insediamento del nuovo consiglio di amministrazione, l'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano - storica istituzione cittadina e punto di riferimento internazionale nella cura oncologica - è pronto ad affrontare le sfide future:

"Sono stato per più di 20 anni direttore medico dell'ospedale che sta dentro la fondazione - spiega ad askanews il neo presidente Gustavo Galmozzi -. E' stata un'esperienza, questa, che mi ha molto maturato dal punto di vista professionale e che mi ha fatto intendere la realtà complessa di questa istituzione e le problematiche che devono essere più prese in considerazione".

Galmozzi approda alla presidenza di un board completamente rinnovato e composto in tutto da 6 consiglieri: "E' un ottimo consiglio - assicura il presidente dell'Istituto Nazionale dei Tumori --. E vede rappresentati dei professionisti delle professioni che possono ben affrontare tutte le tematiche che insistono e che insisteranno nei prossimi 5 anni in ordine alla gestione della Fondazione stessa"

Il principale obiettivo del prossimo quinquennio è costituito dal progetto per la realizzazione della Città della Salute, il maxi polo sanitario che sorgerà sulle aree ex Falck di Sesto San Giovanni grazie all'integrazione tra Istiututo Nazionale dei Tumori e Istituto Neurologico Carlo Besta.

"Non si può certamente pensare che sia solo un trasloco - puntualizza Galmozzi -. Nel nuovo ospedale si deve realizzare il nuovo istituto, e quindi un'idea di istituto per i prossimi 40 anni, per i prossimi 50 anni. Io mi aspetto molto da questo progetto".

Con più di 16 mila ricoveri, 3 mila nuovi pazienti e 7 mila interventi chirurgici ogni anno, l'Istituto Nazionale dei Tumori si conferma un'eccellenza nel panorama internazionale soprattutto sul fronte della ricerca scientifica e della sperimentazione di nuove soluzioni soluzioni terapeutiche di ultimissima generazione.

"Ci caratterizziamo proprio per questa capacità di essere un istituto di ricerca e cura a carattere scientifico. Quindi facciamo la cura e la ricerca, le facciamo insieme, contemporaneramente: sono inscindibili queste due cose - ci racconta Carlo Nicora, direttore generale dell'Istituto Nazionale dei tumori di Milano -. Sono circa più di 500 i medici e gli infermieri che fanno ricerca, quindi un numero impressionante. Ogni anno noi abbiamo circa 800 studi sperimentali, arruoliamo circa 1.300 nuovi pazienti che quindi sono in percorsi di cura con farmaci e device non ancora in commercio. Ogni anno noi abbiamo circa 19 mila pazienti che tracciamo osservandoli rispetto a una patologia che abbiamo già curato o sperimentando un nuovo farmaco. Da quando l'istituto negli ultimi 20 anni ha fatto sperimentazione clinica abbiamo più di 500 mila pazienti nei nostri data base".

Merito soprattutto di professionisti stimati e riconosciuti ben al di là dei confini nazionali: "Abbiamo 11 medici che hanno un incarico internazionale in board di società scientifiche, 40 che hanno un incarico a livello europeo e oltre 50 che hanno un incarico italiano - sottolinea ancora il manager -. Quindi significa che c'è capacità di curare, c'è capacità di fare ricerca, c'è capacità di fare scienza, cioè di trasformare e di trasferire anche agli altri ciò che viene fatto nel letto del paziente o nel laboratorio in istituto".

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Papa, domenica visita dei cardinali alla tomba a Santa Maria Maggiore

Roma, 25 apr. (askanews) -"È stato deciso dal collegio cardinalizio che domenica 27 aprile alle ore 16 verranno tutti i cardinali nella Basilica di Santa Maria Maggiore, varcheranno la Porta Santa, si fermeranno per una preghiera personale alla tomba di Papa Francesco, entreranno nella cappella dove è esposta la Salus Populi Romani e si fermeranno per la preghiera dei secondi vespri della domenica della misericordia. È un evento organizzato dal collegio cardinalizio e dalla Basilica".

Così il cardinale Rolandas Makrickas, arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore e che ora diventerà una sorta di custode della tomba di Francesco.

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25 aprile, Landini: le parole di Mattarella rappresentano tutti noi

Milano, 25 apr. (askanews) - "Le parole del presidente della Repubblica da Genova mi paiono davvero parole di chi rappresenta tutti noi". Lo ha detto il numero uno della Cgil, Maurizio Landini da Milano alla manifestazione per il 25 aprile.

Per Landini Mattarella ha ricordato "in modo molto diretto che oggi è la celebrazione della sconfitta del Fascismo e del Nazismo ed è assolutamente importante che nessuno dimentichi che siamo un paese democratico perché è stato sconfitto il nazismo e il fascismo". "Senza la lotta di liberazione, senza la Resistenza, senza l'impegno di tutti gli antifascisti, ottant'anni di democrazia e di libertà non li avremmo mai avuti", ha detto Landini.

Celebrazioni "sobrie" come è stato chiesto? "Credo che nessuno qui abbia bevuto, quindi non è un problema di essere sobri, sono qui per rafforzare democrazia e libertà che naturalmente non sono mai date una volta per tutte anzi viviamo una situazione di crisi. L'elemento fondamentale che regge una democrazia è il lavoro, il fatto che le persone possano vivere con dignità. Un paese quando il lavoro è precario, non arrivi alla fine del mese e muori sul lavoro, è un paese dove la democrazia e la giustizia sociale sono in crisi".

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Papa, cardinal Makrickas: così ha scelto la tomba a Santa Maria Maggiore

Roma, 25 apr. (askanews) - Il cardinale Rolandas Makrickas, arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore, che diventerà custode della tomba di Papa Francesco, alla vigilia dei funerali del Pontefice, ha raccontato: "Papa Francesco ha voluto personalmente che la sua tomba fosse in questa Basilica. Il Santo Padre doveva presentare diverse proposte per un intervento presso la Cappella Paolina, e gli ho chiesto se avesse pensato a una sua tomba presso la Basilica, visto che è così legato all'immagine della 'Salus Popoli Romani' e alla devozione mariana, ma in quel momento - era il 13 maggio 2022 - mi disse che i papi devono essere sepolti a San Pietro. Dopo una settimana mi ha chiamato a Santa Marta dicendomi: 'La Madonna mi ha detto: preparati la tomba' e ha aggiunto: 'Sono felice che la Madonna non si sia dimenticata di me', e mi ha chiesto di ricercare un posto per la sua tomba.

"Lui voleva che la tomba parlasse della sua vita, della semplicità, di cose essenziali" e "la pietra del sepolcro è quella ligure, delle sue terre e dei suoi avi" ha aggiunto.

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Francia, fiori per ricordare la ragazza uccisa nella scuola a Nantes

Nantes, 25 apr. (askanews) - Gli studenti della scuola privata superiore Notre-Dame de Toutes-Aides di Nantes, ovest della Francia - alcuni con un fiore in mano - entrano a scuola, per prendere parte a una manifestazione in ricordo della studentessa uccisa il giorno prima da un 15enne armato di coltello. L'accesso dell'istituto è controllato dalla polizia. Nell'aggressione, avvenuta il 24 aprile verso mezzogiorno, altri tre studenti sono rimasti feriti.

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