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Eli Lilly: un manifesto per sfide e opportunità future

di TMNews venerdì 8 marzo 2024
3' di lettura

Roma, 8 mar. (askanews) - L'avvicinarsi delle elezioni europee porta ad una profonda riflessione su un tema di primaria importanza come la salute dei cittadini. Partendo da questa riflessione Eli Lilly, azienda farmaceutica che in quasi 150 anni di attività ha aiutato oltre 51 milioni di persone in tutto il mondo, ha promosso con il patrocinio del Parlamento e della Commissione Europea, la Regione Lazio, Farmindustria e SIF (Società Italiana di Farmacologia) un dibattito tra istituzioni italiane ed europee, società scientifiche e associazioni pazienti che si è tenuto presso Spazio Europa a Roma, sede della rappresentanza italiana del Parlamento e della Commissione Europea. Accesso rapido ai farmaci innovativi, difesa della proprietà intellettuale, piani integrati per il contrasto delle malattie croniche non trasmissibili e regole chiare in materia di legislazione farmaceutica tra i punti emersi dal dibattito.

"Quello di oggi è un incontro importante perché si discute anche di direttive europee che riguardano una nuova regolazione del mercato del farmaco e il farmaco è una risorsa importante nell'assistenza sanitaria". Lo ha dichiarato Ignazio Zullo, senatore della Commissione Affari Sociali e Sanità. "Tuttavia, il farmaco deve essere coordinato con le altre azioni di assistenza - ha proseguito Zullo- e questo coordinamento deve partire prima dalla prevenzione e poi dalla cura in una visione totalmente diversa da quella che abbiamo oggi. Il farmaco non deve essere considerato - ha spiegato Zullo - solo una spesa, ma una risorsa da valutare in un rapporto costo efficacia e costo beneficio perché se un farmaco ad alto costo viene introdotto nell'assistenza e incide su una riduzione dei costi sanitari attraverso la deospedalizzazione o minori cure o anche dando valore salute e incide anche sui minori costi sociali, parlo dell'invalidità, io devo poter introdurre questo farmaco sebbene di alto costo perché ho un ritorno. Invece, oggi non siamo preparati a fare questo e spero che ci sia una crescita culturale in questo senso".

Fondamentale il ruolo chiave della politica nella tutela della salute:

"L'industria farmaceutica italiana è un'industria d'eccellenza, che fa numeri importanti sia in termini di fatturato, ma è interessante anche rispetto ad altri indici che sono per esempio il numero di laureati rispetto all'industria normale che è tre volte tanto; la percentuale di donne impiegate nell'industria nel campo della ricerca e dello sviluppo" - lo ha spiegato Ugo Cappellacci, Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati. "È un'industria che, peraltro, si occupa della salute umana. Infatti, l'abbiamo sperimentato in epoca di COVID cosa ha significato avere un'industria capace di innovare, capace di investire in ricerca, capace di giocare le sfide che la salute pone. La politica deve creare un contesto ambientale - ha continuato Cappellacci - adatto a rafforzare queste posizioni e possibilmente migliorarle e per far questo bisogna incentivare tutto ciò che riguarda l'investimento in innovazione e ricerca, bisogna creare condizioni di tutela dei brevetti in termini anche di tempistica che siano adatti ad incentivare e salvaguardare gli investimenti perché senza queste condizioni non ci sarebbero quei farmaci, che spesso hanno fatto la differenza tra la vita e la morte, quindi, non ci sarebbe - ha concluso- in estrema sintesi quell'offerta di salute per i cittadini e per le comunità".

Non da meno la necessità di semplificare la normativa relativa alla strategia farmaceutica, che sia sempre più accessibile e al passo con il progresso scientifico:

"Stiamo lavorando su questa linea, abbiamo varie volte proposto degli emendamenti in questa direzione per un accesso precoce ai farmaci per alcuni tipi di patologie". A dirlo Annarita Patriarca, Presidente dell'Intergruppo Parlamentare Alzheimer e Neuroscienze della Camera dei Deputati. "È fondamentale se la scienza va avanti che la politica non resti indietro. Ci sono dei sistemi in Europa, penso per esempio alla Francia, dove l'accesso ai farmaci è molto più efficace rispetto al sistema italiano - ha spiegato l'onorevole - quindi potremmo prendere spunto dal sistema francese e permettere, sopratutto per quelle patologie per le quali non c'è alternativa terapeutica e quelle per le quali c'è un'innovazione in atto che apre un fronte di speranza, adeguare il sistema italiano e la legislazione italiana al fine di dare delle risposte ai pazienti e consentire loro di trovare, finalmente, la luce fuori dal tunnel che per alcune patologie ad oggi non c'è".

La nuova partnership con l'Europa rinnova l'impegno di Eli Lilly con i pazienti per garantire loro l'accesso alle migliori cure nel più breve tempo possibile attraverso la promozione di un servizio sanitario più efficace e sostenibile.

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A Roma si accelera sull'Ucraina, Putin da Mosca: "Kiev ha fallito"

Roma, 26 apr. (askanews) - E' presto per dire che siano state ore decisive, ma di certo a Roma a margine del funerale in mondovisione di Papa Francesco - che mai aveva smesso di invocare la pace tra Russia e Ucraina - c'è stata un'accelerazione degli sforzi in corso per raggiungere un cessate il fuoco. L'immagine che meglio li riassume è quella del breve incontro fra Donald Trump e Volodymyr Zelensky proprio a San Pietro, un colloquio informale durato una quindicina di minuti. Zelensky ha poi ringraziato Trump in un post su X (ex Twitter), parlando di un "buon incontro", e anche la Casa Bianca lo ha definito produttivo. Dopo i funerali in Vaticano Zelensky è corso a Palazzo Chigi per un incontro con Giorgia Meloni, durato circa 45 minuti, mentre Meloni a sua volta ha salutato Donald Trump a margine delle esequie in Vaticano; ma il presidente Ucraino ha avuto bilaterali separati anche con il presidente francese Emmanuel Macron a Palazzo Bonaparte e con il premier britannico Keir Starmer, tutti a Roma per l'ultimo saluto al pontefice.

Nelle stesse ore da Mosca arrivavano immagini diverse: il presidente Vladimir Putin, il cui esercito nelle ultime settimane ha intensificato gli attacchi su obiettivi civili in Ucraina, ha incontrato da remoto il capo di stato maggiore russo Valery Gerasimov che gli ha riferito, a favore di telecamere, che tutta la regione russa del Kursk, occupata a sorpresa dall'Ucraina nell'autunno del 2024, sarebbe ormai stata liberata, ache grazie all'impiego di soldati nordcoreani. Putin ha commentato che secondo lui questo "crea le condizioni per un'ulteriore azione di successo delle nostre truppe in altri settori chiave del fronte e avvicina la sconfitta" di quello che ha definito "il regime neonazista" di Kiev che avrebbe "fallito". Lo stato maggiore ucraino ha smentatito le dichiarazione di Mosca, affermando che "la situazione è difficile", ma le unità di Kiev continuerebbero a "mantenere le loro posizioni".

Ma al di là delle propaganda, qualcosa potrebbe muoversi davvero: il portavoce del Cremlino ha fatto sapere sempre oggi che Putin, durante l'incontro avuto ieri con l'inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, ha confermato la disponibilità della Russia a negoziare con l'Ucraina senza precondizioni. Mentre per interposta persona è arrivata l'apertura di Kiev: "L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato", ha scritto Macron su X (ex Twitter), poco dopo l'incontro con Zelensky a Roma.

TMNews

Turisti incantati da passaggio della papamobile: "Un giorno speciale"

Roma, 26 apr. (askanews) - Turisti felici di aver assistito al passaggio della bara di Papa Francesco per le vie del centro di Roma, nel viaggio che lo ha portato dal Vaticano a Santa Maria Maggiore, la basilica di Roma che sarà la sua ultima casa. Sono circa 150.000 le persone che si sono riversate in strada per partecipare a questa "giornata speciale".

"È sicuramente un giorno triste per vedere il Papa, ma è anche un giorno bellissimo che, come sapete, tutti noi apprezziamo. Riunisce tutti qui in un unico posto, da tutto il mondo", ha affermato Sarmad Shamou, turista americano.

"Ho avuto l'occasione di assistere personalmente all'intera settimana di preparazione a questo funerale e, in quanto cristiana cattolica che ha già compiuto pellegrinaggi in passato, è davvero toccante: accade una volta nella vita", ha commentato Barbara Farhat, dal Brasile.

"Non sono credente, ma penso che sia molto importante per tutti. Penso che sia una grande manifestazione contro la guerra da parte della gente. È più importante essere qui che altrove", ha aggiunto Carlo Tsad, pensionato che vive a Roma.

"È stata una giornata speciale. È stato difficile elaborarla completamente, a dire il vero, piuttosto surreale. Abbiamo visto il Papa passare davanti al Colosseo circa mezz'ora fa e poi siamo corsi sui nostri scooter Lime il più velocemente possibile per cercare di vedere anche noi lo spettacolo. Sentiamo di aver imparato molto da questa giornata, ma dovremo elaborare tutto nel fine settimana", ha concluso il turista britannico Tom Cullimore.

TMNews

Meloni riceve Zelensky: "Sostegno a sforzi Trump per una pace giusta"

Roma, 26 apr. (askanews) - Dopo i funerali di Papa Francesco, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato ricevuto a Palazzo Chigi dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Secondo una nota di Palazzo Chigi, i due leader "hanno ribadito il sostegno agli sforzi del Presidente Trump per il raggiungimento di una pace giusta e duratura, capace di garantire un futuro di sicurezza, sovranità e libertà all'Ucraina".

Nell'incontro, Meloni "ha salutato positivamente la piena disponibilità dell'Ucraina per un immediato cessate il fuoco. Ora ci si attende che anche la Russia dimostri concretamente la propria volontà di perseguire la pace".

TMNews

Palazzo Grassi si trasforma con il lavoro di Tatiana Trouvé

Venezia, 26 apr. (askanews) - Palazzo Grassi trasformato in un labirinto di segni e oggetti, in un intreccio di narrazioni, attraverso una serie di opere e interventi che intrecciano mondi interiori ed esteriori, reali e immaginari, nei quali il disegno e la scultura si scambiano continuamente di ruolo. La mostra "Tatiana Trouvé - La strana vita delle cose" è un'occasione per vedere come anche la scultura trova il modo di fare risuonare le sale del palazzo veneziano, normalmente pensato per accogliere soprattutto la pittura.

"Allestendo la mostra - ha detto ad askanews Tatiana Trouvé - ho iniziato a lavorare lo spazio e ho iniziato anche a capire che forse le mie sculture, le mie installazioni le stavo lavorando un po' come dei disegni o un po' come se il primo piano fossero gli spazi nei quali il visitatore entra in modo più fisico all'interno dei miei disegni. È anche un po' come il viaggio, un viaggio tra le diverse memorie, i diversi ricordi di una vita o di quello che si fa in una vita".

Muovendosi nel museo si percepisce come lo spazio espositivo è stato in qualche modo piegato, per aprire possibilità diverse, per indagare la forma scultorea come matrice di più vasta portata. "Ha usato il palazzo come una sua scultura - ci ha spiegato Caroline Bourgeois, curatrice della mostra insieme a James Lingwood - ha cambiato il percorso e proprio anche il sentimento del palazzo, partendo da questo pavimento che è diventato a sua volta una scultura e rappresenta la città e la sua laguna, ma se lo si osserva dall'alto ecco che diventa come una cosmogonia".

E la parola cosmogonia ha senso, perché la mostra sembra ogni volta ricreare dall'inizio la dimensione fisica degli oggetti, che diventano, sia nei disegni sia nelle opere tridimensionali, delle proiezioni della vita, del tempo, delle possibilità. "Si può ben vedere - ha aggiunto Trouvé - una categoria di oggetti che prediligo, che sono le scarpe, le borse, i cuscini, che fanno parte di un universo molto narrativo nel mio lavoro".

E se al primo piano le installazioni creano quasi un mondo alternativo, al secondo piano i disegni, alcuni dei quali mai esposti prima, sono una potentissima finestra sull'universo di Tatiana Trouvé, per molti versi sorprendente nella sua misteriosa chiarezza. "Le sculture diventano disegni i disegni diventano sculture e si ritrovano echi in tutte le stanze", ha concluso Caroline Bourgeois. E proprio la ricerca di questi echi forse rappresenta bene il senso della presenza dello spettatore nella mostra.

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