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A Tolosa la storia del rugby accoglie la Coppa del Mondo

di TMNews martedì 3 ottobre 2023
2' di lettura

Tolosa, 3 ott. (askanews) - È laggiù, sulle rive della Garonne, che è nato uno dei primi campi da rugby di Tolosa. Una storia d'amore fra la città e la palla ovale nata in bianco e nero e celebrata quest'anno con i colori della Coppa del mondo di rugby disputata in Francia, in 10 città, fra cui anche Tolosa, capitale dell'Occitania, nel Sud della Francia.

Proprio sulla Prairie des Filtres, culla del rugby tolosano, è stata realizzata l'area fan zone, la più grande di Francia: fino al 28 ottobre accoglie tifosi da tutto il mondo che fin dal loro arrivo in aeroporto o in stazione vengono avvolti nell'atmosfera del rugby.

"Il rugby è uno sport molto popolare a Tolosa, molto più del calcio - spiega Emmanuelle Marelli, che accompagna i turisti alla scoperta delle bellezze del centro storico della città rosa - c'è uno stadio dedicato solo a questo sport, l'Ernest Wallon".

Se le partite del Mondiale si giocano allo Stade Toulusain, più centrale e capiente, tutta la città è dedicata alla palla ovale.

Dai cartelli che in strada raccontano le origini dello sport e i legami con Tolosa, ai commercianti nel mercato centrale Victor Hugo, che hanno addobbato tutto, dalle vetrine ai cibi, coi colori del mondiale. Victor Hugo è centro di ritrovo per la comunità tolosana, ricca di studenti, che qui si ferma nelle mattinate di festa o nelle serate a mangiare piatti tipici o gustare vini dei dintorni.

Come quelli che arrivano dai vigneti di Fronton, dove ci sono cantine come quella a conduzione familiare di Nicolas Roumagnac, ex rugbista che ha portato la passione per lo sport anche nella sua attività. "Il rugby è una religione qui, io giocavo, è la mia passione, e adesso continuo ad allenare", dice mostrando le bottiglie edizione speciale per Francia 2023. "Questa è dedicata alla Coppa del mondo di rugby ma - aggiunge - ha anche i colori del club del Toulouse".

Una storia d'amore che non è solo passato, ma anche futuro grazie all'importante centro di formazione per giovani rugbisti, con la speranza che continuino la grande tradizione "rouge et noir", "rosso e nero", colori dell'amata squadra di Tolosa.

https://www.visit-occitanie.com/

https://www.toulouse-visit.com/

https://www.rugbyworldcup.com/2023

https://www.vins-de-fronton.com

https://www.france.fr/it

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Tajani: Italia sostiene Egitto in tutti i modi per cessate fuoco Gaza

Il Cairo, 24 apr. (askanews) - "L'Italia sosterrà in tutti i modi il tentativo di mediazione egiziana per arrivare a un cessate il fuoco prolungato tra Israele ed Hamas. Il lavoro dell'Egitto non è facile, ma ho messo a totale disposizione il nostro Paese perché si possa raggiungere la pace in questa tormentata area mediorientale. Anche per quanto riguarda la ricostruzione abbiamo rinnovato totale sostegno all'azione egiziana. Abbiamo detto che siamo pronti a fare tutto ciò che potrebbe essere utile per favorire la mediazione egiziana": lo ha affermato dal Cairo il ministro degli Esteri e vice-premier Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a margine, al termine dell'incontro con il Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi.

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Tajani al Cairo: attacchi Houthi problema grave, 7 mld danni a Egitto

Il Cairo, 24 apr. (askanews) - "C'è una comunità d'intenti per cercare di garantire la libertà di navigazione attraverso Suez e attraverso il Mar Rosso. È un problema quello degli attacchi degli Houthi grave per l'Egitto, perché ha avuto danni enormi, circa 7 miliardi di dollari. Noi abbiamo avuto danni per le nostre imprese esportatrici, più le spese che dobbiamo profondere per la presenza della nostra Marina militare che deve garantire la libertà di navigazione nel Mar Rosso": lo ha dichiarato il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a margine al termine del colloquio con il presidente egiziano Al-Sisi al Cairo.

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Ai funerali del papa occhi puntati su Trump, Zelensky e Von der Leyen

Roma, 24 apr. (askanews) - Sono più di 170 le delegazioni attese per i funerali di Papa Francesco, sabato 26 aprile (alle 20) sul sagrato della Basilica di San Pietro: in prima fila ovviamente capi di Stato e di governo, sovrani e leader spirituali. Amici e cosiddetti "nemici", come il presidente dell'Argentina Javier Milei, che in passato non ha risparmiato critiche, insulti compresi, verso Francesco. Ma gli occhi restano puntati su Donald Trump, che in partenza venerdì prevede una trasferta di meno di 24 ore, rendendo poco fattibile un incontro decisivo sull'Ucraina o sulla guerra dei dazi a margine delle esequie del Pontefice.

Come è noto, ci sarà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ma dopo il no alle pressioni americane per accettare un piano considerato da Kiev piuttosto una dichiarazione di resa, tra i due non tira buona aria.

E ci sarà soprattutto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, che la premier Giorgia Meloni vorrebbe vedere formalmente a colloquio con il presidente americano: anche qui, però, difficile che si intavoli qualcosa che assomigli a un vero vertice.

Ci saranno inoltre il presidente francese Emmanuel Macron e i reali di Spagna Felipe VI e Letizia. Per la Germania sia il presidente Frank-Walter Steinmeier che il cancelliere uscente Olaf Scholz e per la Gran Bretagna il principe William e il primo ministro Keir Starmer. Poi i capi di stato di Portogallo, Svizzera, i leader di diversi paesi balcanici, il presidente polacco Andrzej Duda. Ci sarà anche il presidente brasiliano Luis Inacio Lula da Silva.

E a Roma convergeranno delegazioni di tutte le confessioni religiose, dal grande Imam di Al Azhar, Ahmad al Tayyebb, che è stato un importante interlocutore del Papa nel mondo musulmano, a una delegazione della comunità ebraica e il rabbino capo di Roma Riccardo di Segni. Da Mosca per il patriarcato ortodosso arriva il metropolita Antonij.

I "grandi" assenti restano il presidente Vladimir Putin, che ha deciso di inviare la ministra della Cultura Olga Ljubimova e il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che si è fatto notare nei giorni scorsi per non aver offerto le sue condoglianze al Papa.

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Papa, a Santa Maria Maggiore il pellegrinaggio "parallelo"

Città del Vaticano, 24 apr. (askanews) - C'è un altro pellegrinaggio in corso con tanti fedeli in coda, quello a Santa Maria Maggiore, la basilica dell'Esquilino scelta dal Pontefice argentino per la sua sepoltura.

Italiani ma non solo. Tantissimi gli stranieri che da giorni vengono qui. All'uscita una immagine di Jorge Mario Bergoglio e la scritta Franciscus 1936-2025. Accanto il libro delle firme per i fedeli. "Caro Papa Francesco, io pregherò per te. Tu prega per me e la mia famiglia".

"Amava così tanto la Madonna che ha deciso di essere sepolto qui", dice l'arcivescovo di Kaunas in Lituania, monsignor Kestutis Kevalas, giunto a Roma per i funerali di Francesco. "Ha voluto essere semplice e umile fino alla fine".

Carlos e Maria arrivano dall'Argentina.

"La morte di Bergoglio è stata una perdita troppo forte. Siamo qui per accompagnarlo in questo momento. Siamo andati a San Pietro e ora a Santa Maria Maggiore. Era un Papa umile, per noi argentini è stata una cosa grandissima aver avuto un Papa che ha rappresentato il nostro popolo: ha fatto la rivoluzione nella Chiesa".

Alcuni giovani arrivano, invece, dal Brasile per seguire la canonizzazione di Carlo Acutis. "E' stato un grande Papa", dicono anche loro. "Siamo rimasti per vedere il funerale, è importante guardare ogni dettaglio di questa cerimonia religiosa".

Tre drappi rossi sono stati posti sulla facciata principale della Basilica vaticana. Poi la fila per accedere, attraverso la Porta Santa. E poi il percorso verso il luogo di sepoltura scelto da Francesco: sulla navata sinistra, tra la Cappella Sforza e la Cappella Paolina, luogo che ospita l'icona Salus Populi Romani, tanto cara a Bergoglio. Qui il Papa si è sempre recato prima e dopo ogni viaggio internazionale, lo ha fatto anche dopo il ricovero al Gemelli. Sabato 26 aprile, il suo viaggio terreno terminerà qui.

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