CATEGORIE

Venice Glass Week: tra Tintoretto e i fiori di perle di vetro

di TMNews giovedì 14 settembre 2023
2' di lettura

Venezia, 15 set. (askanews) - Il confronto con la grande pittura veneziana e la riscoperta di una antica tecnica di lavorazione: sono due delle storie raccontate dalla Venice Glass Week, la settimana del vetro che ha portato in molti luoghi della città mostre ed eventi. La prima che vogliamo raccontare ci porta alla Scala Contarini del Bovolo, luogo affascinante e avvolgente nel cui giardino, è andata in scena anche una performance, sempre legata al tema del vetro. Ma a colpire è soprattutto il lavoro di Michela Cattai, che ha realizzato delle sculture per dialogare con Tintoretto nella mostra "In chiaroscuro". "Mi sento molto piccola - ha detto l'artista ad askanews - ma l'idea era quella di entrare dentro un dipinto di Tintoretto, questo bozzetto per il Paradiso di Palazzo Ducale, e trovare una connessione con i lavori in vetro, soprattutto per quella che è l'identità di Tintoretto, con i suoi scuri e con i suoi fumi".

I lavori in vetro sembrano stare nel mondo del Tintoretto, sembrano avere la stessa natura sfuggente dei dipinti. "È molto pittorico - ha aggiunto Cattai - sia per il colore e anche per la tecnica del chiaroscuro". Spostandoci a Mestre, nella biblioteca civica VEZ è allestita la mostra "Fiori di vetro", che accosta il lavoro di Benedetta Gaggia e Minako Shimonagase, artiste che lavorano con piccole perle di vetro, le conterie. Cristina Beltrami, co-curatrice della mostra: "Sono decisamente due casi straordinari per la capacità virtuosistica e tecnica di questa lavorazione. E l'idea era quella di mostrare due personalità diverse, due maniere di rapportarsi a questa antica tecnica che si sta andando perdendo, mentre invece nell'Ottocento, in particolare alle fine dell'Ottocento a Venezia era estremamente diffusa".

Perché uno messaggi di fondo della Venice Glass Week è proprio quello di voler calare nella contemporaneità un'arte che a Venezia vive da secoli, ma che oggi guarda anche al domani.

tag

Tajani: Regeni? Ad Al-Sisi augurio collaborazione giudiziaria proceda

Il Cairo, 24 apr. (askanews) - "Ho detto che ci auguriamo che la collaborazione giudiziaria possa procedere e si possa risolvere il problema con la soddisfazione di entrambi i Paesi, perché è giusto che ci sia la conclusione di un procedimento giudiziario in corso". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, al termine dell'incontro con il presidente egiziano Al-Sisi, ha risposto a margine a chi gli chiedeva se nel corso del colloquio è stato affrontato il caso Regeni.

TMNews

Tajani: Italia sostiene Egitto in tutti i modi per cessate fuoco Gaza

Il Cairo, 24 apr. (askanews) - "L'Italia sosterrà in tutti i modi il tentativo di mediazione egiziana per arrivare a un cessate il fuoco prolungato tra Israele ed Hamas. Il lavoro dell'Egitto non è facile, ma ho messo a totale disposizione il nostro Paese perché si possa raggiungere la pace in questa tormentata area mediorientale. Anche per quanto riguarda la ricostruzione abbiamo rinnovato totale sostegno all'azione egiziana. Abbiamo detto che siamo pronti a fare tutto ciò che potrebbe essere utile per favorire la mediazione egiziana": lo ha affermato dal Cairo il ministro degli Esteri e vice-premier Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a margine, al termine dell'incontro con il Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi.

TMNews

Tajani al Cairo: attacchi Houthi problema grave, 7 mld danni a Egitto

Il Cairo, 24 apr. (askanews) - "C'è una comunità d'intenti per cercare di garantire la libertà di navigazione attraverso Suez e attraverso il Mar Rosso. È un problema quello degli attacchi degli Houthi grave per l'Egitto, perché ha avuto danni enormi, circa 7 miliardi di dollari. Noi abbiamo avuto danni per le nostre imprese esportatrici, più le spese che dobbiamo profondere per la presenza della nostra Marina militare che deve garantire la libertà di navigazione nel Mar Rosso": lo ha dichiarato il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a margine al termine del colloquio con il presidente egiziano Al-Sisi al Cairo.

TMNews

Ai funerali del papa occhi puntati su Trump, Zelensky e Von der Leyen

Roma, 24 apr. (askanews) - Sono più di 170 le delegazioni attese per i funerali di Papa Francesco, sabato 26 aprile (alle 20) sul sagrato della Basilica di San Pietro: in prima fila ovviamente capi di Stato e di governo, sovrani e leader spirituali. Amici e cosiddetti "nemici", come il presidente dell'Argentina Javier Milei, che in passato non ha risparmiato critiche, insulti compresi, verso Francesco. Ma gli occhi restano puntati su Donald Trump, che in partenza venerdì prevede una trasferta di meno di 24 ore, rendendo poco fattibile un incontro decisivo sull'Ucraina o sulla guerra dei dazi a margine delle esequie del Pontefice.

Come è noto, ci sarà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ma dopo il no alle pressioni americane per accettare un piano considerato da Kiev piuttosto una dichiarazione di resa, tra i due non tira buona aria.

E ci sarà soprattutto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, che la premier Giorgia Meloni vorrebbe vedere formalmente a colloquio con il presidente americano: anche qui, però, difficile che si intavoli qualcosa che assomigli a un vero vertice.

Ci saranno inoltre il presidente francese Emmanuel Macron e i reali di Spagna Felipe VI e Letizia. Per la Germania sia il presidente Frank-Walter Steinmeier che il cancelliere uscente Olaf Scholz e per la Gran Bretagna il principe William e il primo ministro Keir Starmer. Poi i capi di stato di Portogallo, Svizzera, i leader di diversi paesi balcanici, il presidente polacco Andrzej Duda. Ci sarà anche il presidente brasiliano Luis Inacio Lula da Silva.

E a Roma convergeranno delegazioni di tutte le confessioni religiose, dal grande Imam di Al Azhar, Ahmad al Tayyebb, che è stato un importante interlocutore del Papa nel mondo musulmano, a una delegazione della comunità ebraica e il rabbino capo di Roma Riccardo di Segni. Da Mosca per il patriarcato ortodosso arriva il metropolita Antonij.

I "grandi" assenti restano il presidente Vladimir Putin, che ha deciso di inviare la ministra della Cultura Olga Ljubimova e il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che si è fatto notare nei giorni scorsi per non aver offerto le sue condoglianze al Papa.

TMNews