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Sognando Itaca, in barca per le malattie del sangue e l'ambiente

Venezia, 13 giu. (askanews) - La luce e la Laguna di Venezia sono state lo scenario della 14esima edizione di Sognando Itaca, il progetto di riabilitazione psico-sociale dei pazienti ematologici attraverso la navigazione in barca a vela promosso dall'Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma in occasione della Giornata nazionale per la lotta contro queste malattie. "Il nostro progetto, per il quale oggi siamo qui - ha detto ad askanews il presidente nazionale di AIL, Giuseppe Toro - vuole riuscire a ridare alla persona che esce fuori dal tunnel della malattia una nuova speranza di vita".

Sognando Itaca vuole ribadire l'importanza dell'attività di riabilitazione in senso ampio e dalla sede della Reale Società Canottieri Bucintoro torna a vivere il mito di Ulisse e del suo viaggio verso casa, che per i malati ematologici è un viaggio verso la completa guarigione. "Tornare a casa non solo guariti nel corpo e nel fisico grazie ai nuovi farmaci, alle terapie innovative - ha spiegato il dottor Giuseppe Navoni, presidente di AIL Brescia e coordinatore nazionale del progetto Sognando Itaca - ma guariti anche nella psiche e ci siamo accorti che la velaterapia, la barca vela che è sana, in mezzo all'aria pulita e in mezzo al mare, con questo progetto nato sul Lago di Garda poi esportato al mare, ha portato dei benefici incredibili".

Altro aspetto centrale nel progetto è poi quello di unire la tutela della salute a quella dell'ambiente, in un binomio ormai inscindibile. "Ambiente malsano - ci ha detto Aurelio Angelini professore di Sociologia dell'Ambiente - corrisponde a conseguenze, drammatiche e meno drammatiche, per la salute dei cittadini. L'acqua, l'aria, la terra sono sempre più contaminate. Le politiche che vengono fatte a volte riescono solamente a contenere dentro certi limiti, ma il limite di per sé non rappresenta la garanzia per la salute dei cittadini".

"Noi abbiamo l'obbligo oggi di intervenire in maniera seria sulla prevenzione ambientale e sugli stili di vita - ha concluso il presidente Toro - che messi insieme determinano delle malattie che possono essere assolutamente evitate".

E dalle acque della Laguna il messaggio che arriva da AIL è di solidarietà e speranza, sia in termini di cura delle malattie del sangue sia per quanto riguarda la costruzione di un ambiente più adatto alla difesa della salute.

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