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A Tuttofood la tradizione agroalimentare che guarda al mondo

di TMNews martedì 9 maggio 2023
3' di lettura

Milano, 10 mag. (askanews) -

Per l'agroalimentare italiano i 60 miliardi di esportazioni raggiunti nel 2022 sono la base di partenza per uno sviluppo che se da un lato deve fare i conti, sul mercato domestico, con inflazione e rincari delle materie prime dall'altro incontra molta "fame" di made in Italy all'estero. La conferma arriva da alcuni dei produttori presenti all'edizione 2023 di TuttoFood, manifestazione BtoB dedicata all'agroalimentare fino all'11 maggio a fieramilano. Tra loro c'è Igor, azienda leader nella produzione di gorgonzola Dop con 2,5 milioni di forme all'anno e un export che supera il 50%. Fabio Leonardi, amministratore delegato Igor Gorgonzola: "Noi italiani dobbiamo puntare sulla qualità se li facciamo buoni più degli altri è chiaro che poi abbiamo successo come in effetti abbiamo. Trent'anni anni fa, quando io ho iniziato a dare un impulso per le esportazioni, competevamo con il roquefort che faceva circa 20mila tonnellate e stilton che faceva circa 18 mila oggi il gorgonzola fa 70mila tonnellate di produzione. Abbiamo ancora tante potenzialità: abbiamo mercati asiatici, la Cina cresce anche se è faticossimo e c'è l'est Europa con la Polonia che è sesto paese per export gorgonzola".

Saper innovare una tradizione come quella del gorgonzola garantendone la qualità è il biglietto da visita di questa Dop all'estero. Un tratto comune a un'altra storica azienda, presente tra i 2.500 brand che espongono a TuttoFood: il Salumificio fratelli Beretta, 210 anni di storia e oltre un miliardo di euro di fatturato, che per metà arriva dall'estero. Lorenzo Beretta, consigliere delegato Salumificio fratelli Beretta: "Riusciamo ad avere successo grazie alla tradizione, infatti abbiamo 19 Igp e Dop in portafoglio e all'innovazione, con prodotti nuovi lanciati ogni anno che vanno dallo snaking alla presentazione dei salumi. La salumeria nel mondo è unica e irripetibile frutto della tradizione del territorio italiano e pensiamo che ci sia ulteriore sviluppo nei prossimi anni".

Anche per Beretta, che vede oggi l'ottava generazione al lavoro in azienda, la tradizione si è rivelata il più grande patrimonio su cui investire per rispondere a un mercato sempre più esigente in termini di qualità ma anche di servizio offerto. Ma quando parliamo di un prodotto come la pasta, quanto si può ancora innovare per conquistare nuovi mercati? Un esempio arriva da La Molisana, azienda di Campobasso che a Tuttofood ha presentato la sua pasta con farina di lupini, un prodotto a elevato valore proteico frutto di un accordo di produzione esclusiva con la californiana Brami di cui ha acquisito il 15% del capitale. Giuseppe Ferro, amministratore delegato La Molisana: "La qualità si fa con la tecnologia: più si investe in tecnologia e più si fa qualità della pasta. E noi siamo uno dei pastifici più moderni al mondo. Oggi si può vendere tantissima pasta, la gente vuole la pasta italiana, bisogna farla di qualità e vestirla con un'immagine bellissima e poi non si hanno limiti".

Seguendo questa filosofia nel biennio 2022-24 La Molisana, che esporta circa il 40% della sua produzione, ha pianificato investimenti per 30 milioni di euro, premessa di uno sviluppo che ha le radici nella tradizione e la mente protesa verso l'innovazione.

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Valencia, al via il Congresso del Ppe: l'arrivo di Tajani

Valencia, 29 apr. (askanews) - L'arrivo del ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani a Valencia al Congresso del Partito popolare europeo (Ppe), la più grande famiglia politica in Europa con oltre 80 partiti membri, 15 commissari europei e 188 membri del Parlamento europeo. Dopo il blackout e il caos della giornata di ieri il Paese è tornato quasi ovunque alla normalità.

Il Congresso servirà a individuare le nuove cariche che guideranno il partito europeo e indicherà le linee politiche che gli eurodeputati sosterranno nel Parlamento europeo.

A Valencia sono già presenti la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, 15 capi di Stato e di governo, oltre al cancelliere tedesco in pectore, Friedrich Merz e 4 vicepremier fra cui Antonio Tajani, che del Pppe è anche vicepresidente decano.

Il Congresso rinnoverà alla presidenza l'eurodeputato tedesco Manfred Weber, alla guida del Partito dal 2022; dovranno poi essere eletti dieci vice-presidenti, oltre a un nuovo segretario generale e un tesoriere.

Tra gli interventi previsti anche quello di Tajani sul tema delle migrazioni. Il 30 aprile saranno adottate una serie di risoluzioni che delineeranno le priorità dei Popolari per il prossimo triennio. Il vicepremier presenterà una risoluzione sulla "Competitività e industria"

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Zelensky: tregua Putin di 3 giorni? Altro tentativo di manipolazione

Kiev, 28 apr. (askanews) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito "un tentativo di manipolazione" la proposta di tregua di tre giorni avanzata dal suo omologo russo Vladimir Putin. Putin ha ordinato il cessate il fuoco dall'8 al 10 maggio, in concomitanza con le commemorazioni moscovite della Seconda Guerra Mondiale, mentre l'ucraina chiede di sospendere immediatamente le ostilità.

"Noi in Ucraina non abbiamo mai voluto un solo secondo di questa guerra. L'11 marzo abbiamo risposto positivamente alla proposta americana di un cessate il fuoco completo. Abbiamo avanzato la nostra proposta alla Russia - bilateralmente - di interrompere gli attacchi almeno contro obiettivi civili. Abbiamo anche proposto di rendere totale il cessate il fuoco pasquale e di estenderlo di trenta giorni. La Russia ha costantemente respinto tutto e continua a manipolare il mondo, cercando di ingannare gli Stati Uniti - ha detto Zelensky - ora, ancora una volta, un altro tentativo di manipolazione: per qualche ragione tutti dovrebbero aspettare fino all'8 maggio prima di cessare il fuoco, solo per garantire a Putin il silenzio durante la sua parata".

Per il leader ucraino non c'è "motivo di aspettare fino all'8 maggio. Il cessate il fuoco non dovrebbe durare solo pochi giorni, per poi tornare a uccidere. Deve essere immediato, completo e incondizionato, per almeno 30 giorni, per garantirne la sicurezza e la garanzia. Questa è la base che potrebbe portare a una vera diplomazia. Riaffermiamo questa

proposta. Anche la proposta americana rimane sul tavolo. La

Russia sa esattamente cosa fare e come rispondere: un vero

cessate il fuoco" ha detto.

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Spagna, i soccorsi durante il blackout: stazioni come accampamenti

Madrid, 29 apr. (askanews) - Nelle immagini fornite dall'Unità Militare di Emergenza spagnola, l'intervento nelle stazioni per assistere i passeggeri e le persone rimaste bloccate dopo il blackout che per ore ha "spento" la penisola iberica.

Si vede quella di Atocha, a Madrid, trasformata in un piccolo "accampamento". I soccorritori hanno distribuito coperte, acqua e cibo ai passeggeri. Inoltre, hanno evacuato le persone dai treni bloccati all'improvviso e aiutato ad alimentare i generatori negli ospedali. Secondo il gestore principale della rete, l'elettricità è stata ripristinata in oltre il 99% della Spagna continentale.

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In Canada i liberali di Carney vincono le elezioni

Ottawa, 29 apr. (askanews) - Il Partito Liberale canadese, guidato dal primo ministro Mark Carney, hanno vinto le elezioni federali del Paese, dopo una campagna elettorale segnata dalle tensioni sui dazi sulle esportazioni imposti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. L'emittente pubblica Cbc e altri media hanno previsto che i liberali formeranno il prossimo governo canadese, ma non è ancora chiaro se avranno la maggioranza in Parlamento, per cui sono necessari 172 seggi. Al momento, secondo le proiezioni dell'emittente, se ne aggiudicherebbe 164, mentre i conservatori si fermerebbero a 148.

L'ex banchiere centrale Carney ha guidato un'ondata di sentimento anti-Trump da quando ha vinto a valanga la corsa alla leadership del suo partito dopo le dimissioni dell'ex primo ministro Justin Trudeau il mese scorso. Ha mobilitato l'opinione pubblica contro le minacce del presidente degli Stati Uniti di annettere il Paese come "51esimo Stato" e ha fatto della difesa del Canada un punto centrale del suo programma. "Come ho avvertito per mesi, l'America vuole la nostra terra, le nostre risorse, la nostra acqua, il nostro Paese. Queste non sono minacce inutili. Il presidente Trump sta cercando di spezzarci per permettere all'America di possederci. Questo non accadrà mai, non accadrà mai" ha detto Carney.

L'opposizione conservatrice, guidata dal parlamentare Pierre Poilievre, era data per favorita quando Trudeau annunciò le sue dimissioni a gennaio. Ma i dazi elevati imposti da Trump sul Canada e le minacce alla sua sovranità hanno trasformato radicalmente la corsa.

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