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McDonald's entra in Filiera Italia: più supporto al Made in Italy

di TMNews domenica 2 ottobre 2022
2' di lettura

Milano, 3 ott. (askanews) - McDonald's e Made in Italy, un legame sempre più stretto: la catena di ristorazione entra infatti a far parte di Filiera Italia, l'associazione che riunisce tutti i diversi protagonisti del settore agricolo e dell'industria di trasformazione con l'obiettivo valorizzare le eccellenze dell'agroalimentare italiano.

"McDonald's entra in Filiera Italia che è la più grande associazione che raccoglie tutti gli attori principali del food, dalla produzione, gli agricoltori, alla trasformazione, alla ristorazione che poi siamo noi, e c'entra per valorizzare la cosiddetta filiera lunga - spiega Dario Baroni, Amministratore Delegato McDonald's Italia -. Cos'è la filiera lunga? Come noi la interpretiamo è quella che va dal campo al vassoio. E noi siamo l'ultimo miglio, la ristorazione, di questa filiera lunga, e abbiamo una grande responsabilità che è quella rispetto ai nostri clienti di educarli e indirizzarli e un consumo sostenibile, di qualità e possibilmente anche di Made in Italy".

Per McDonald's, è solo l'ultima tappa di un percorso di italianità già imboccato da oltre un decennio: "Abbiamo ormai l'85% di fornitori italiani, con gli acquisti pari a 240 milioni di euro annui nell'ultimo anno che tendono ad aumentare, più di 100 mila tonnellate - evidenzia l'ad di McDonald's Italia -. E abbiamo collaborato con 17 consorzi Dop e Igp nel tempo, abbiamo iniziato con Parmigiano Reggiano nel 2008, e sono presenti in quasi tutti i nostri prodotti. Per non parlare della carne bovina, di pollo, il bacon, il latte, le insalate che ormai sono al 100% italiane. Quindi noi crediamo in questo percorso che è per noi è irreversibile a andiamo anche svilupparlo per il futuro".

L'ingresso in Filiera Italia è stato sancito a Milano alla prima tappa del Villaggio Coldiretti, la principale fiera del settore agricolo italiano: "E' un ingresso importante, innanzitutto perchè chiude completamente l'integrazione con la filiera italiana - commenta Luigi Scordamaglia, Consigliere Delegato di Filiera Italia -. In Filiera Italia abbiamo l'eccellenza della produzione agricola di Coldiretti, grandissimi brand dell'industria alimentare, la distribuzione e finalmente il ristorante più grande d'Italia. E attraverso questo i nostri valori, attraverso i prodotti che McDonald's ha scelto 100% italiani potranno raggiungere 1 mln di consumatori al giorno. Quindi non solo prodotti buoni e certificati italiani ma anche valori di distintività e di origine che attraverso McDonald's potranno raggiungere un numero molto elevato di consumatori".

Si rafforza così la storica partnership tra l'associazione degli imprenditori agricoli e McDonald's che non a caso parteciperà a tutti i prossimi appuntamenti del Villaggio Coldiretti: "Fino ad oggi - evidenzia Ettore Prandini, presidente Coldiretti -. Filiera Italia rappresentava dal mondo agricolo alle aziende di trasformazione, alla distribuzione. Oggi si aggiunge un tassello di fondamentale importanza, la ristorazione: McDonald's per noi sarà un grande partner, nell'interesse non nostro ma dei cittadini e dei consumatori".

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Tajani: Italia sostiene Egitto in tutti i modi per cessate fuoco Gaza

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Ai funerali del papa occhi puntati su Trump, Zelensky e Von der Leyen

Roma, 24 apr. (askanews) - Sono più di 170 le delegazioni attese per i funerali di Papa Francesco, sabato 26 aprile (alle 20) sul sagrato della Basilica di San Pietro: in prima fila ovviamente capi di Stato e di governo, sovrani e leader spirituali. Amici e cosiddetti "nemici", come il presidente dell'Argentina Javier Milei, che in passato non ha risparmiato critiche, insulti compresi, verso Francesco. Ma gli occhi restano puntati su Donald Trump, che in partenza venerdì prevede una trasferta di meno di 24 ore, rendendo poco fattibile un incontro decisivo sull'Ucraina o sulla guerra dei dazi a margine delle esequie del Pontefice.

Come è noto, ci sarà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ma dopo il no alle pressioni americane per accettare un piano considerato da Kiev piuttosto una dichiarazione di resa, tra i due non tira buona aria.

E ci sarà soprattutto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, che la premier Giorgia Meloni vorrebbe vedere formalmente a colloquio con il presidente americano: anche qui, però, difficile che si intavoli qualcosa che assomigli a un vero vertice.

Ci saranno inoltre il presidente francese Emmanuel Macron e i reali di Spagna Felipe VI e Letizia. Per la Germania sia il presidente Frank-Walter Steinmeier che il cancelliere uscente Olaf Scholz e per la Gran Bretagna il principe William e il primo ministro Keir Starmer. Poi i capi di stato di Portogallo, Svizzera, i leader di diversi paesi balcanici, il presidente polacco Andrzej Duda. Ci sarà anche il presidente brasiliano Luis Inacio Lula da Silva.

E a Roma convergeranno delegazioni di tutte le confessioni religiose, dal grande Imam di Al Azhar, Ahmad al Tayyebb, che è stato un importante interlocutore del Papa nel mondo musulmano, a una delegazione della comunità ebraica e il rabbino capo di Roma Riccardo di Segni. Da Mosca per il patriarcato ortodosso arriva il metropolita Antonij.

I "grandi" assenti restano il presidente Vladimir Putin, che ha deciso di inviare la ministra della Cultura Olga Ljubimova e il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che si è fatto notare nei giorni scorsi per non aver offerto le sue condoglianze al Papa.

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