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Arredo in legno e sostenibilità: l'impegno di PEFC per la filiera

di TMNews mercoledì 15 dicembre 2021
2' di lettura

Milano, 21 dic. (askanews) - Il legno e la sostenibilità, un binomio che per molti motivi non può più essere scisso, soprattutto quando si parla del settore dell'arredo. Anche di questo si occupano i webinar #TheTalkingForest", organizzati da PEFC Italia, l'associazione che certifica la gestione sostenibile delle foreste. "Il settore del mobile - ha detto ad askanews Francesca Dini, responsabile promozione PEFC Italia - negli ultimi anni è cresciuto del 65% ed è diventato il terzo maggior utilizzatore al mondo di materia legnosa, di conseguenza si configura come un soggetto che potrebbe andare incontro all'utilizzo di materiale di origine illegale o di deforestazione, la soluzione a questo è proprio la certificazione PEFC".

Grazie alla certificazione, infatti, è possibile monitorare il materiale delle foreste, fino al prodotto finale, seguendo l'intera filiera. E, nell'intento dei promotori, rappresenta anche uno strumento fondamentale per superare i problemi di approvvigionamento della materia prima. "La certificazione della materia prima legnosa di origine locale italiana - ha aggiunto Francesca Dini - sarebbe una possibile soluzione alla crisi del reperimento della materia prima. PEFC ha realizzato quanto possa essere importante questo aspetto e ci dice che la materia prima legnosa è la più sostenibile tra tutte le materie prime che esistono in natura, perché è biodegrababille, ha minori costi di produzione è in più, grazie alla certificazione, se ne assicura la rinnovabilità, la tutela dei lavoratori e allo stesso tempo l'approvvigionamento legale".

Insieme all'evoluzione del legno negli usi e nelle funzioni è poi anche cambiata la nostra stessa percezione di questa materia, che oggi svolge un ruolo essenziale nel dibattito sul nostro futuro climatico.

"Il grande cambiamento - ci ha detto Andrea Margaritelli, presidente della Fondazione Guglielmo Giordano - è avvenuto quando il legno ha mostrato di avere un secondo importante strato d'interesse, cioè dal corpo la percezione si è spostata all'anima: in pratica il legno ha raccontato di essere un materiale che ha un grande passato ed ha attraversato in maniera affettuosa la storia dell'uomo da sempre, lo ha aiutato dai primordi, lo ha accompagnato nelle costruzioni e nel garantire cibo: è stato caldo, ma da un punto di vista dell'anima dell'uomo. E soprattutto è destinato a essere il materiale del futuro, perché più degli altri può essere il material inesauribile e a impatto zero, fondamentale alleato per il futuro dell'umanità".

Il webinar #TheTalkingForest ha visto partecipare anche associazioni come FederlegnoArredo e rappresentati di tutta la filiera, con l'obiettivo di rafforzare sia il comparto sia il messaggio di sostenibilità contenuto nella campagna internazionale, che arriva ora anche in Italia, "Forests are home".

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Tajani: Regeni? Ad Al-Sisi augurio collaborazione giudiziaria proceda

Il Cairo, 24 apr. (askanews) - "Ho detto che ci auguriamo che la collaborazione giudiziaria possa procedere e si possa risolvere il problema con la soddisfazione di entrambi i Paesi, perché è giusto che ci sia la conclusione di un procedimento giudiziario in corso". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, al termine dell'incontro con il presidente egiziano Al-Sisi, ha risposto a margine a chi gli chiedeva se nel corso del colloquio è stato affrontato il caso Regeni.

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Tajani: Italia sostiene Egitto in tutti i modi per cessate fuoco Gaza

Il Cairo, 24 apr. (askanews) - "L'Italia sosterrà in tutti i modi il tentativo di mediazione egiziana per arrivare a un cessate il fuoco prolungato tra Israele ed Hamas. Il lavoro dell'Egitto non è facile, ma ho messo a totale disposizione il nostro Paese perché si possa raggiungere la pace in questa tormentata area mediorientale. Anche per quanto riguarda la ricostruzione abbiamo rinnovato totale sostegno all'azione egiziana. Abbiamo detto che siamo pronti a fare tutto ciò che potrebbe essere utile per favorire la mediazione egiziana": lo ha affermato dal Cairo il ministro degli Esteri e vice-premier Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a margine, al termine dell'incontro con il Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi.

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Tajani al Cairo: attacchi Houthi problema grave, 7 mld danni a Egitto

Il Cairo, 24 apr. (askanews) - "C'è una comunità d'intenti per cercare di garantire la libertà di navigazione attraverso Suez e attraverso il Mar Rosso. È un problema quello degli attacchi degli Houthi grave per l'Egitto, perché ha avuto danni enormi, circa 7 miliardi di dollari. Noi abbiamo avuto danni per le nostre imprese esportatrici, più le spese che dobbiamo profondere per la presenza della nostra Marina militare che deve garantire la libertà di navigazione nel Mar Rosso": lo ha dichiarato il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a margine al termine del colloquio con il presidente egiziano Al-Sisi al Cairo.

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Ai funerali del papa occhi puntati su Trump, Zelensky e Von der Leyen

Roma, 24 apr. (askanews) - Sono più di 170 le delegazioni attese per i funerali di Papa Francesco, sabato 26 aprile (alle 20) sul sagrato della Basilica di San Pietro: in prima fila ovviamente capi di Stato e di governo, sovrani e leader spirituali. Amici e cosiddetti "nemici", come il presidente dell'Argentina Javier Milei, che in passato non ha risparmiato critiche, insulti compresi, verso Francesco. Ma gli occhi restano puntati su Donald Trump, che in partenza venerdì prevede una trasferta di meno di 24 ore, rendendo poco fattibile un incontro decisivo sull'Ucraina o sulla guerra dei dazi a margine delle esequie del Pontefice.

Come è noto, ci sarà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ma dopo il no alle pressioni americane per accettare un piano considerato da Kiev piuttosto una dichiarazione di resa, tra i due non tira buona aria.

E ci sarà soprattutto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, che la premier Giorgia Meloni vorrebbe vedere formalmente a colloquio con il presidente americano: anche qui, però, difficile che si intavoli qualcosa che assomigli a un vero vertice.

Ci saranno inoltre il presidente francese Emmanuel Macron e i reali di Spagna Felipe VI e Letizia. Per la Germania sia il presidente Frank-Walter Steinmeier che il cancelliere uscente Olaf Scholz e per la Gran Bretagna il principe William e il primo ministro Keir Starmer. Poi i capi di stato di Portogallo, Svizzera, i leader di diversi paesi balcanici, il presidente polacco Andrzej Duda. Ci sarà anche il presidente brasiliano Luis Inacio Lula da Silva.

E a Roma convergeranno delegazioni di tutte le confessioni religiose, dal grande Imam di Al Azhar, Ahmad al Tayyebb, che è stato un importante interlocutore del Papa nel mondo musulmano, a una delegazione della comunità ebraica e il rabbino capo di Roma Riccardo di Segni. Da Mosca per il patriarcato ortodosso arriva il metropolita Antonij.

I "grandi" assenti restano il presidente Vladimir Putin, che ha deciso di inviare la ministra della Cultura Olga Ljubimova e il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che si è fatto notare nei giorni scorsi per non aver offerto le sue condoglianze al Papa.

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