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Per Acer la svolta dell'ecosostenibilità

di TMNews lunedì 31 maggio 2021
2' di lettura

Roma, 31 mag. (askanews) - Parola d'ordine eco-sostenibilità. E il messaggio che arriva dalla presentazione globale alla stampa dei nuovi prodotti Acer, inclusi quelli per il gaming. Una vera svolta, che vede coinvolta l'intera filiera, dalla progettazione al riciclo. In un solo concetto: Aspire Vero, il primo portatile 100 per cento sostenibile, dai materiali al risparmio energetico.

Sui nuovi laptop, Acer dunque parla di sostenibilità, dal packaging fino ai tasti dove E e R sono posizionati al contrario ad indicare la necessità di pensare in chiave di riciclo, riuso e riutilizzo. Un RE che non ammette sconti. Acer Group ha infatti annunciato di aver aderito all'iniziativa RE100 con l'impegno di raggiungere il 100% di utilizzo di energia rinnovabile entro il 2035. L'azienda conferma, quindi, il proprio impegno nell affrontare le sfide ambientali anche attraverso il supporto della piattaforma "Earthion", che racchiude le azioni a favore dell'ambiente portate avanti dai dipendenti e dai partner e riprodotte nel notebook Aspire Vero, il primo device progettato seguendo i principi di sostenibilità.

L'ampia gamma di Acer si arricchisce con il Chromebook 317 e il suo nuovo display FHD da 17,3 pollici, che offre agli utenti un'ampia area di visualizzazione per essere più produttivi e godersi al meglio i contenuti in streaming. Per una maggiore flessibilità nell'interazione con il dispositivo, è disponibile anche una versione touchscreen.

Tante le novità anche sul gaming. Nei notebook arrivano i Predator Triton 500 SE e Helios 500, mentre per i desktop ecco Predator Orion 3000 e Acer Nitro 50. Predator Triton 500 SE "Special Edition" è un notebook pensato per i videogiocatori che cercano un prodotto capace di gestire facilmente qualsiasi titolo AAA sul mercato e allo stesso tempo poter lavorare con semplicità, mentre Helios 500 offre ai giocatori una potenza tale da dominare tranquillamente ogni campo di battaglia.

Ancora, nuovi monitor Predator, certificati VESA Display HDR. In particolare, il CG437K S è un imponente monitor gaming da 42.5 pollici che permette di riprodurre contenuti in risoluzione UHD (3840x2160) con tutte le console presenti sul mercato. Ma ci sono anche Predator X38 S e Predator X28, progettati per i giocatori professionisti e per i casual gamer. Completano il pacchetto innovativo il router CPE 5G, le nuove periferiche e un nuovo mouse gaming.

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Tajani: Italia sostiene Egitto in tutti i modi per cessate fuoco Gaza

Il Cairo, 24 apr. (askanews) - "L'Italia sosterrà in tutti i modi il tentativo di mediazione egiziana per arrivare a un cessate il fuoco prolungato tra Israele ed Hamas. Il lavoro dell'Egitto non è facile, ma ho messo a totale disposizione il nostro Paese perché si possa raggiungere la pace in questa tormentata area mediorientale. Anche per quanto riguarda la ricostruzione abbiamo rinnovato totale sostegno all'azione egiziana. Abbiamo detto che siamo pronti a fare tutto ciò che potrebbe essere utile per favorire la mediazione egiziana": lo ha affermato dal Cairo il ministro degli Esteri e vice-premier Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a margine, al termine dell'incontro con il Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi.

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Tajani al Cairo: attacchi Houthi problema grave, 7 mld danni a Egitto

Il Cairo, 24 apr. (askanews) - "C'è una comunità d'intenti per cercare di garantire la libertà di navigazione attraverso Suez e attraverso il Mar Rosso. È un problema quello degli attacchi degli Houthi grave per l'Egitto, perché ha avuto danni enormi, circa 7 miliardi di dollari. Noi abbiamo avuto danni per le nostre imprese esportatrici, più le spese che dobbiamo profondere per la presenza della nostra Marina militare che deve garantire la libertà di navigazione nel Mar Rosso": lo ha dichiarato il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a margine al termine del colloquio con il presidente egiziano Al-Sisi al Cairo.

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Ai funerali del papa occhi puntati su Trump, Zelensky e Von der Leyen

Roma, 24 apr. (askanews) - Sono più di 170 le delegazioni attese per i funerali di Papa Francesco, sabato 26 aprile (alle 20) sul sagrato della Basilica di San Pietro: in prima fila ovviamente capi di Stato e di governo, sovrani e leader spirituali. Amici e cosiddetti "nemici", come il presidente dell'Argentina Javier Milei, che in passato non ha risparmiato critiche, insulti compresi, verso Francesco. Ma gli occhi restano puntati su Donald Trump, che in partenza venerdì prevede una trasferta di meno di 24 ore, rendendo poco fattibile un incontro decisivo sull'Ucraina o sulla guerra dei dazi a margine delle esequie del Pontefice.

Come è noto, ci sarà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ma dopo il no alle pressioni americane per accettare un piano considerato da Kiev piuttosto una dichiarazione di resa, tra i due non tira buona aria.

E ci sarà soprattutto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, che la premier Giorgia Meloni vorrebbe vedere formalmente a colloquio con il presidente americano: anche qui, però, difficile che si intavoli qualcosa che assomigli a un vero vertice.

Ci saranno inoltre il presidente francese Emmanuel Macron e i reali di Spagna Felipe VI e Letizia. Per la Germania sia il presidente Frank-Walter Steinmeier che il cancelliere uscente Olaf Scholz e per la Gran Bretagna il principe William e il primo ministro Keir Starmer. Poi i capi di stato di Portogallo, Svizzera, i leader di diversi paesi balcanici, il presidente polacco Andrzej Duda. Ci sarà anche il presidente brasiliano Luis Inacio Lula da Silva.

E a Roma convergeranno delegazioni di tutte le confessioni religiose, dal grande Imam di Al Azhar, Ahmad al Tayyebb, che è stato un importante interlocutore del Papa nel mondo musulmano, a una delegazione della comunità ebraica e il rabbino capo di Roma Riccardo di Segni. Da Mosca per il patriarcato ortodosso arriva il metropolita Antonij.

I "grandi" assenti restano il presidente Vladimir Putin, che ha deciso di inviare la ministra della Cultura Olga Ljubimova e il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che si è fatto notare nei giorni scorsi per non aver offerto le sue condoglianze al Papa.

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Papa, a Santa Maria Maggiore il pellegrinaggio "parallelo"

Città del Vaticano, 24 apr. (askanews) - C'è un altro pellegrinaggio in corso con tanti fedeli in coda, quello a Santa Maria Maggiore, la basilica dell'Esquilino scelta dal Pontefice argentino per la sua sepoltura.

Italiani ma non solo. Tantissimi gli stranieri che da giorni vengono qui. All'uscita una immagine di Jorge Mario Bergoglio e la scritta Franciscus 1936-2025. Accanto il libro delle firme per i fedeli. "Caro Papa Francesco, io pregherò per te. Tu prega per me e la mia famiglia".

"Amava così tanto la Madonna che ha deciso di essere sepolto qui", dice l'arcivescovo di Kaunas in Lituania, monsignor Kestutis Kevalas, giunto a Roma per i funerali di Francesco. "Ha voluto essere semplice e umile fino alla fine".

Carlos e Maria arrivano dall'Argentina.

"La morte di Bergoglio è stata una perdita troppo forte. Siamo qui per accompagnarlo in questo momento. Siamo andati a San Pietro e ora a Santa Maria Maggiore. Era un Papa umile, per noi argentini è stata una cosa grandissima aver avuto un Papa che ha rappresentato il nostro popolo: ha fatto la rivoluzione nella Chiesa".

Alcuni giovani arrivano, invece, dal Brasile per seguire la canonizzazione di Carlo Acutis. "E' stato un grande Papa", dicono anche loro. "Siamo rimasti per vedere il funerale, è importante guardare ogni dettaglio di questa cerimonia religiosa".

Tre drappi rossi sono stati posti sulla facciata principale della Basilica vaticana. Poi la fila per accedere, attraverso la Porta Santa. E poi il percorso verso il luogo di sepoltura scelto da Francesco: sulla navata sinistra, tra la Cappella Sforza e la Cappella Paolina, luogo che ospita l'icona Salus Populi Romani, tanto cara a Bergoglio. Qui il Papa si è sempre recato prima e dopo ogni viaggio internazionale, lo ha fatto anche dopo il ricovero al Gemelli. Sabato 26 aprile, il suo viaggio terreno terminerà qui.

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