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Vladimir Luxuria: ddl Zan serve ad evitare omofobi di domani

Roma, 21 apr. (askanews) - "Intanto si sancirebbe un reato, una fattispecie di reato che è il reato di odio per motivi legati all'orientamento sessuale e all'identità di genere, cioè per la prima volta l'omofobia violenta, di tipo violento, con le parole o con le mani o addirittura con le armi ha un'aggravante. Così come c'è già con la legge Mancino che prevede delle aggravanti per reati di odio, per chi incita alla violenza o commette atti di violenza per motivi legati alla fede religiosa o all'etnia si direbbe la stessa cosa per orientamento sessuale o identità di genere": lo ha spiegato - in un'intervista ad askanews - Vladimir Luxuria, attivista lgtb ed ex deputata durante il governo Prodi (2006-2008), prima persona transgender a essere eletta al parlamento di uno Stato europeo, parlando del disegno di legge contro l'omotransfobia, ribattezzato "ddl Zan" dal cognome del suo relatore Alessandro Zan (Pd), già approvato alla Camera a novembre 2020 e da tempo in attesa di essere calendarizzato al Senato.

"A chi dice che in realtà c'è già un reato e che non c'è bisogno di mettere queste aggravanti ricordo che la stessa cosa avviene un po' per quello che riguarda la violenza sessuale: è vero che c'è già il reato di stupro, ma se tu metti una donna nelle condizioni tali di non essere capace di intendere o volere, se tu violenti una donna incinta, se tu violenti una donna con la quale hai un legame di parentela, sono previste delle aggravanti. Ecco la stessa cosa, se tu picchi qualcuno c'è già un'aggravante, ma se tu picchi qualcuno semplicemente perché è gay e vuoi lanciare un messaggio di monito, di avvertimento a tutti gay 'attenzione rischiate di essere picchiati, significa che bisogna prevedere la stessa aggravante della legge Mancino", ha sottoineato.

"Ma poi a parte le aggravanti, questa legge prevede anche un'educazione che è importantissima. Io non sono contenta che uno si faccia un giorno in più di galera per questa legge. Io sarei più contenta che ci fosse nelle scuole, attraverso i mass-media, una campagna di sensibilizzazione, di educazione per evitare omofobi di domani", ha concluso "Vladi" Luxuria.

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