Meloni: io accusata come Aung San Suu Kyi, sembra Myanmar
Milano, 6 mar. (askanews) - "Praticamente io verrei accusata di frode elettorale: è la stessa accusa che è stata mossa ad Aung San Suu Kyi in Myanmar, dove c'è stato un colpo di Stato, l'hanno presa e l'hanno sbattuta in galera per frode elettorale perché aveva vinto le elezioni. Perché i regimi fanno così".
Così la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, ha commentato la pubblicazione su Repubblica del verbale di un collaboratore di giustizia che l'avrebbe accusata di aver pagato in contanti 35mila euro "a un clan di nomadi" per la collaborazione nella campagna elettorale a Latina nel 2013, come lei stessa ha ricostruito in un post sul suo profilo Facebook con un video e un commento: "È partita la macchina del fango contro l'unico partito di opposizione. Non ci facciamo intimidire", scrive Meloni.
"Io non faccio affari con i Rom, non do buste in contanti, non do buste in contanti al distributore di benzina", ha detto. "E mi domando anche - ha sottolineato Meloni - come sia possibile che questa notizia sia finita su Repubblica senza che nessuno abbia inteso chiedermi non so un punto di vista, un parere, una versione. E però devo chiedere come ci è finita su Repubblica, atteso che in teoria stiamo parlando di notizie coperte da segreto istruttorio, immagino che i giudici vogliano verificare sulle ragioni per cui queste notizie finiscano sui giornali per screditare la sottoscritta senza che nessuno mi abbia neanche chiesto una versione".
"Vedere metodi che ricordano il Myanmar non promette bene", ha commentato Meloni, annunciando che sporgerà querela "contro chi scrive cose false".