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'Ndrangheta, dal resort al sommergibile: maxi-sequestro di beni

Roma, 28 set. (askanews) - Con l'operazione "Yellow Submarine" la Guardia di Finanza di Catanzaro, in collaborazione con il Servizio centrale d'investigazione sulla criminalità organizzata di Roma, ha sequestrato beni per oltre 55 milioni di euro nei confronti di 12 persone affiliate o contigue alla cosca di 'ndrangheta Accorinti di Briatico (Vibo Valentia), satellite della più potente cosca Mancuso di Limbadi.

Nel patrimonio sequestrato ci sono 67 fabbricati, 16 terreni, quote sociali relative a otto aziende e complessi aziendali di sette società prevalentemente del settore turistico-alberghiero, sei ditte individuali del settore edile, immobiliare, vendita al dettaglio di ortofrutta e generi di monopolio, un'associazione sportiva di calcio, e ancora motonavi, automezzi, autobus e diversi rapporti bancari e finanziari. Beni e società tutti nelle province di Vibo Valentia e di Cosenza che comprendono anche un lussuoso villaggio a Briatico, un complesso residenziale a Zambrone, tre società di navigazione titolari di imbarcazioni e di un sommergibile utilizzati nel settore turistico per il trasporto dei passeggeri.

I 12 già in passato erano stati coinvolti in un'operazione di polizia culminata nell'aprile 2016 con l'esecuzione di provvedimenti di fermo nei confronti di 23 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di stampo mafioso, estorsione, intestazione fittizia di beni, detenzione e porto illegale di armi e sostanze esplodenti, nonché con il sequestro preventivo dei beni intestati o riconducibili ad alcuni indagati.

Le indagini della Finanza hanno adesso consentito di ricostruire gli ingenti patrimoni degli indagati, i cui valori sono risultati sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati o alle attività economiche svolte dagli stessi e dai loro familiari.

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