Coronavirus, in Gran Bretagna non si esclude un nuovo lockdown
Londra, 18 set. (askanews) - Il coronavirus Sars-Cov2 continua a far paura nel mondo e mentre i contagi crescono in tutta Europa, con l'Oms che lancia l'allarme per il ritorno ai "livelli di marzo e aprile", i riflettori sono puntati sulla Gran Bretagna dove non si esclude un nuovo confinamento generale della popolazione per far fronte all'aumento di casi di Covid-19.
Il segretario alla Salute britannico, Matt Hancock, però, valuta l'imposizione di un nuovo lockdown nazionale solo come "extrema ratio" per contrastare l'emergenza coronavirus ma, nel frattempo, ha predisposto misure restrittive immediate localizzate nel nord-est del Paese, dove si registra una preoccupante recrudescenza dei contagi.
"Le persone non dovranno frequentare altra gente al di fuori dei propri familiari e dei propri congiunti - ha detto - sarà consentito solo il servizio al tavolo nei pub e nei ristoranti e saranno introdotte restrizioni sull'orario di apertura notturna, in modo che i luoghi di svago e intrattenimento dovranno chiudere tra le 22 e le 5".
In un intervista Tv Hancock ha spiegato che il "numero delle persone in ospedale raddoppia ogni 8 giorni" per questo bisogna correre ai ripari il prima possibile.
"Il Paese deve ancora una volta unirsi e riconoscere che c'è una sfida da affrontare perché il virus sta accelerando - ha concluso - purtroppo, non aumentano solo i nuovi casi ma anche le persone che finiscono in ospedale".