Tangenti metro Milano, Atm: condotte private, dipendenti sospesi
Milano, 23 giu. (askanews) - Atm si difende e dichiara di essere parte lesa dopo l'inchiesta su appalti e tangenti che ha travolto dei suoi dipendenti. Una indagine Gdf su appalti per 150 milioni di euro che ha portato all'arresto di 13 persone fra cui dipendenti Atm, ma non dirigenti ha spiegato il direttore generale Arrigo Giana durante una commissione consiliare in Comune.
"Bellini si occupava di attività manutentive, è è funzionario di quarto livello, una figura tecnica che non ha autonomi poteri di spesa e decisionali non essendo un dirigente e non avendo specifica delega o procura", ha spiegato precisando che anche l'altro dipendente Atm coinvolto, Stefano Crippa non aveva autonomia in merito.
"I due signori sono sospesi da servizio e paga, tutto congelato e trattenuto in attesa di verificare entità dei danni ad azienda per condotta infedele l'azienda è parte lesa stiamo verificando con avvocati come tutelare l'azienda".
"Siamo molto incazzati", ha aggiunto, "vi assicuro che l'azienda on lascerà nulla di intentato, se si confermerà posizione gli togliamo la carne dalle ossa".
"I reati contestati sembrano essere riconducibili a condotte private", ha sottolineato.