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Femministe 4.0 pazze per Freeda, fenomeno editoriale 100% social

sabato 16 settembre 2017
2' di lettura

Milano (askanews) - A soli sei mesi dalla nascita ha già un milione di seguaci e si propone come punto di riferimento in Italia per le femministe contemporanee. Stiamo parlando di Freeda, come freedom al femminile, fenomeno editoriale 100% social che da febbraio pubblica contenuti multimediali e articoli su Facebook e Instagram rivolgendosi, come evidenzia il direttore editoriale Daria Bernardoni, soprattutto alle donne tra i 18 e i 34 anni. "E' un progetto che cerca di intercettare due grandi cambiamenti che sono avvenuti da un lato nel mondo media, dall'altro nella condizione della donna contemporanea. Dal lato mediatico è cambita completamente la modalità di fruizione dei contenuti, per cui alla televisione si sono sostituiti anzitutto Internet e poi i social network, dal punto di vista poi delle donne, per la prima volta nella storia c'è una nuova generazione di donne che si sente completamente libera e autonoma". L'idea è che globalizzazione, tecnologia e crisi abbiano rivoluzionato il modo di vivere e di pensare delle donne millennial, creando una generazione profondamente diversa dalle precedenti. "Freeda racconta tre valori fondamentali che sono quelli che accomunano questa generazione: la realizzazione femminile, lo stile personale e quella che noi chiamiamo systewood, cioè la realtà per cui le donne si aiutano e sostengono a vicenda, contro tutti gli stereotipi che le vedono invece uniformate a un'unica tipologia esistenziale, la mamma o la manager, e anche a un'unica forma corporea, la modella, o semplicemente le vede spesso rappresentate come ostili l'una con l'altra". Per mettere in discussione questi stereotipi Freeda racconta storie di donne che hanno rotto le barriere, che hanno inciso per il cambiamento e il 21 settembre a Roma sarà lo stesso suo direttore uno dei protagonisti di Hitalk, evento culturale che porta all'ex Dogana dello Scalo San Lorenzo sei eccellenze italiane.

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Giornata Sicurezza sul Lavoro: impegno quotidiano Gruppo Sintesi

Roma, 28 apr. - "Era il 2003 quando l'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) istituì per la prima volta la Giornata Mondiale della Salute e Sicurezza sul Lavoro. Da allora, il 28 aprile è diventato un momento di riflessione e di rinnovato impegno verso un tema che riguarda ogni lavoratore, ogni azienda, ogni famiglia. Negli anni sono stati fatti significativi progressi in materia di prevenzione, consapevolezza e cultura della sicurezza. Tuttavia, il percorso non è ancora concluso: gli infortuni, le malattie professionali e i rischi connessi all'attività lavorativa restano sfide ancora troppo presenti in molti settori. Noi di Gruppo Sintesi siamo orgogliosi di aver contribuito, nel nostro piccolo ma con grande determinazione, alla crescita dell'attenzione pubblica su questi temi. Attraverso campagne di comunicazione mirate, eventi dedicati e giornate di sensibilizzazione rivolte a imprese, lavoratori e famiglie, abbiamo promosso una visione integrata della salute e sicurezza come valore fondante di ogni ambiente di lavoro. Oggi vogliamo lanciare un messaggio chiaro: la salute e la sicurezza non si celebrano solo il 28 aprile, ma si costruiscono ogni giorno, con responsabilità, formazione, ascolto e azione concreta. Celebriamo l'importanza della salute e sicurezza sul lavoro, ma soprattutto impegniamoci ogni giorno dell'anno affinché questi diritti fondamentali siano realmente garantiti".

Lo dichiara Matteo Gemmiti, Head of Business Development di Sintesi Spa.

TMNews

La Congregazione dei cardinali in Vaticano: conclave inizierà il 7

Roma, 28 apr. (askanews) - L'arrivo dei cardinali in Vaticano prima di entrare nella quinta riunione della Congregazione generale in cui è stata decisa, tra le altre cose, la data del 7 maggio come inizio del Conclave che porterà all'elezione del nuovo Papa.

Nelle immagini, tra gli altri, il cardinale sudafricano Wilfrid Fox Napier, l'italiano Pierbattista Pizzaballa, il cardinale salvadoregno Gregorio Rosa Chavez, l'austriaco Christoph Schonborn che arrivando ha detto: "Spero che avremo un buon pastore". E ancora, si vedono il cardinale Celestino Aòs Braco, l'italiano Giuseppe Versaldi, il venezuelano Baltazar Enrique Porras Cardozo e il congolese Fridolin Ambongo.

In molti evitano di rispondere ai giornalisti sul caso del cardinale Becciu: si deve ancora decidere, infatti, sulla possibilità di voto del porporato travolto al caso delle tangenti per il Palazzo di Londra.

TMNews

Finite le scorte di cibo a Gaza, la coda disperata per un pasto

Gaza City, 28 apr. (askanews) - Donne e bambini con scodelle in mano si spingono per cercare di arrivare ad accaparrarsi un pasto in una cucina comunitaria a Gaza City.

Il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite ha dichiarato di aver esaurito le proprie scorte di cibo e la crisi umanitaria nel territorio palestinese devastato dalla guerra va peggiorando di giorno in giorno.

Israele ha bloccato gli aiuti che entravano a Gaza il 2 marzo scorso, pochi giorni prima di riprendere la sua campagna militare contro Hamas, dopo la rottura del fragile cessate il fuoco.

Proprio oggi, alla Corte internazionale di giustizia (CIG) all'Aia, si apre una settimana di udienze sugli obblighi umanitari di Israele nei confronti dei palestinesi, a oltre 50 giorni dall'imposizione del blocco totale degli aiuti che entrano nella Striscia di Gaza .

TMNews

Negoziati Ucraina, Trump: Zelensky pronto a cedere la Crimea

Washington, 28 apr. (askanews) - Donald Trump sostiene che il presidente ucraino Volodomyr Zelensky sarebbe pronto a cedere la Crimea pur di arrivare a concludere la pace con la Russia, sciogliendo così uno dei nodi più importanti dei negoziati.

"Oh, penso di sì, sì - ha risposto appena rientrato da Roma a una domanda diretta di un giornalista sulla penisola annessa dalla Russia - guardi, la Crimea è stata 12 anni fa. Era presidente Obama. Ci hanno rinunciato senza sparare un colpo. Quindi non parlate a me della Crimea. Parlate di Crimea con Obama e Biden".

Il presidente Usa ha ribadito poi che l'incontro col presidente ucraino durante i funerali di Papa Francesco "è andato bene" e che è rimasto deluso dai missili lanciati dalla Russia.

"Voglio che smetta di sparare - ha detto riferendosi a Putin - si sieda e firmi l'accordo. Abbiamo i margini di un accordo, credo, e voglio che lo firmi, che lo faccia e che torni alla sua vita".

TMNews