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Bebe Vio si racconta: "Pistorius e Zanardi i miei idoli"

sabato 11 novembre 2017
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Roma, (askanews) - Icona dello sport paralimpico, testimonial della campagna "vaccinati contro la meningite", sportiva ma anche ideatrice del programma televisivo "La vita è una figata" su Rai1, autrice di libri. Ma prima di tutto campionessa di scherma paralimpica. Bebe Vio non si è mai arresa dopo la meningite fulminante che a 11 anni le causò un'estesa infezione con l'amputazione di gambe e avanbracci. La schermitrice, campionessa paralimpica e mondiale in carica di fioretto individuale, appena riconfermata sul podio, si racconta: "I miei genitori mi hanno fatto conoscere subito Pistorius e Zanardi, sono stati i miei idoli in assoluto. Li ho visti, e mi hanno detto anche senza gambe puoi fare tutto quello che vuoi". "Non ho avuto la fortuna di avere una persona che mi indirizzasse nella strada giusta: mi hanno detto non fare il vaccino, purtroppo l'abbiamo ascoltata. Facciamo il possibile per dire a tutti di fare il vaccino perché è una cosa semplice per evitare una gran 'rottura di palle', è una cosa facile e veloce da fare". "Facevo tanta fisioterapia, mi davo da fare, ma mi sembrava di perdere tempo e già in ospedale avevamo pensato a come tornare a fare sport. Mio padre, insieme al mio centro ortopedico, ha inventato la protesi per poter fare scherma".

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Mattarella: dalle diverse Resistenze nacque idea di Europa dei popoli

Genova, 25 apr. (askanews) - "Anche dalle diverse Resistenze nacque l'idea dell'Europa dei popoli, oggi incarnata dalla sovranità popolare espressa dal Parlamento di Strasburgo. Furono esponenti antifascisti coloro che elaborarono l'idea d'Europa unita, contro la tragedia dei nazionalismi che avevano scatenato le guerre civili europee". Lo ha ricordato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso a Genova per l'80esimo anniversario della Liberazione.

Il capo dello Stato ha citato "un nome per tutti qui a Genova, quello di Luciano Bolis, esponente del Partito d'Azione, orrendamente torturato dalle Brigate nere nel febbraio 1945, miracolosamente sopravvissuto. Medaglia d'argento al valor militare, riposa ora a Ventotene, accanto ad Altiero Spinelli".

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Mattarella: non può esserci pace solo per alcuni, grande lezione Papa

Genova, 25 apr. (askanews) - "Non ci può essere pace soltanto per alcuni. Benessere per pochi, lasciando miseria, fame, sottosviluppo, guerre, oppressioni agli altri. E' la grande lezione che ci ha consegnato Papa Francesco". Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento a Genova per l'80esimo anniversario della Liberazione.

Il capo dello Stato ha citato l'enciclica "Fratelli tutti", in cui il Pontefice "esorta a superare 'conflitti anacronistici' ricordandoci che 'ogni generazione deve far proprie le lotte e le conquiste delle generazioni precedenti e condurle a mete ancora più alte. Non è possibile accontentarsi di quello che si è già ottenuto nel passato e fermarsi, e goderlo come se tale situazione ci facesse ignorare che molti nostri fratelli soffrono ancora situazioni di ingiustizia che ci interpellano tutti'".

"È sempre tempo di Resistenza, sono sempre attuali i valori che l'hanno ispirata", ha sottolineato tra gli applausi dei presenti il capo dello Stato.

TMNews

25 aprile, Mattarella: Pertini ci ricorda partecipazione è democrazia

Genova, 25 apr. (askanews) - "Sandro Pertini, la sua figura induce a ricordare che la partecipazione politica è aspetto che contraddistingue come essenziale la nostra democrazia. È l'esercizio democratico che sostanzia la nostra libertà". Nel suo discorso a Genova per l'80esimo anniversario della Liberazione Sergio Mattarella cita Sandro Pertini, "settimo Presidente della nostra Repubblica di cui oggi, nella sua regione, vogliamo onorare la memoria". Un tributo condiviso dalla platea del Teatro Ivo Chiesa che lo ha sottolineato con un caloroso applauso.

"Da questi principi fondativi viene un appello: non possiamo arrenderci all'assenteismo dei cittadini dalla cosa pubblica, all'astensionismo degli elettori, a una democrazia a bassa intensità. È l'esercizio democratico che sostanzia la nostra libertà", ha sottolineato Mattarella.

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25 aprile, a Milano il corteo canta e balla "Bella Ciao"

Milano, 25 apr. (askanews) - Da Maurizio Landini, segretario CGIL, che dice "se sapessi cantare la canterei anche due o tre volte"; al corteo che in effetti Bella Ciao a Milano la canta e la balla con la banda al centro di Milano, seguito dalla delegazione del Comune e dal sindaco Beppe Sala: il canto dei partigiani sempre protagonista del 25 aprile.

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