Firenze, (askanews) - E' attesa per oggi la sentenza in Cassazione per il processo sul naufragio della Costa Concordia all'isola del Giglio nel gennaio 2012. Sul banco degli imputati c'è l'ex comandante Francesco Schettino, condannato a 16 anni e un mese di reclusione nei primi gradi di giudizio. Nel naufragio persero la vita 32 persone. Così il legale di Schettino, Saverio Senese, che sostiene che manchi una prova a favore del suo assistito: "Il cattivo funzionamento delle porte stagne è un argomento che non possiamo più svolgere perché è stata smantellata la nave. Quindi è stata sottratta una delle prove a difesa di Schettino". L'avvocato delle parti civili, Alessandra Guarini: "Mi aspetto che finalemente questo processo si concluda e che Schettino sconti la sua pena. Noi non vogliamo processi infiniti, vogliamo pene certe. Ci auguriamo che Schettino sconti la sua pena". Il legale di Costa, Marco De Luca: "Sono stati cinque anni di dibattimenti in primo e secondo grado assolutamente completi con perizie molto dettagliate. Quindi credo che problemi di diritto significativi non ce ne siano. Credo che la possibilità di un ritorno del processo in gradi di appello sia molto difficile".

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