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Via le botticelle da Roma? I vetturini: uccidono lavoro storico

sabato 27 maggio 2017
2' di lettura

Roma, (askanews) - Addio alle storiche botticelle dal centro di Roma? E' polemica dopo le parole dell'assessora all'Ambiente Pinuccia Montanari che, tornando sulla promessa della sindaca Virginia Raggi di togliere i cavalli dalle strade, ha rispolverato il prototipo della carrozza elettrica nato con il sindaco Gianni Alemanno e da allora fermo in un deposito. I vetturini già nel 2012 si opposero. Ora tornano a dire no all'idea di far circolare le botticelle con i cavalli solo nelle ville storiche e di sostituirle quanto prima con veicoli elettrici. Angelo Sed, presidente dei vetturini romani: "Non è fattibile, la botticella è un sistema di attrazione che il turismo ci richiede e chiede per visitare le cose più belle che Roma ha". Se il progetto andrà avanti, dice, ricorreranno al Tar. "Mettere la carrozza elettrica, che non è una carrozza ma una macchina da guerra, perché è enorme, vuol dire uccidere il lavoro del vetturino, eliminare un lavoro storico che sta in tutte le parti del mondo, quindi io dico: perché solo a Roma?". Il Comune rassicura: nessuno perderà la licenza, sarà riconvertita, ma i vetturini non ci stanno e precisano che i cavalli non subiscono alcun maltrattamento, anzi. "Noi prendiamo i cavalli e li salviamo e gli facciamo fare un lavoro onesto e tranquillo, non vanno al macello, siamo 41 e tutti rispettiamo il regolarmento che vige ad oggi". Un regolamento del 2011 che impedisce di lavorare dalle 13 alle 17 dal primo giugno a fine settembre e che ora il Comune, lamentano, vorrebbe anche estendere da aprile a fine ottobre. Gli ambientalisti, invece, sperano che quella del Comune non sia solo l'ennesima promessa. Nino Morabito, responsabile nazionale fauna di Legambiente: "E' palese che le botticelle sono una modalità che fa sempre più fatica a reggere nel contesto urbano, l'impegno che ci si può mettere per cercare di non far soffrire gli animali è comunque inadeguato rispetto alle condizioni in cui dovrebbo muoversi nel traffico, soprattutto durante l'estate... Noi pensiamo che si debba affrontare seriamente questo problema. Non sappiamo se quelle elettriche abbiano un senso, però quelle fatte con animali andrebbero quanto meno poste nelle ville, non certo nel traffico urbano".

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Roberto Bolle: porto la danza in luoghi di una bellezza speciale

Roma, 28 apr. (askanews) - Nella Giornata Mondiale della Danza, il 29 aprile, Roberto Bolle torna a incantare il grande pubblico con la seconda edizione di "Viva la Danza" in prima serata su Rai1. Uno spettacolo ideato dall'Étoile, con il sostegno del Ministero della Cultura, nella cui sede è stato presentato a Roma, e in collaborazione con la Rai, che va oltre i confini del palcoscenico, per portare la danza, celebrandola, in alcuni dei luoghi italiani più belli: da Venezia, con la danza tra i ponti e le calli, al Teatro La Fenice, a Palazzo Ducale e Ca' d'Oro, alla mostra su Caravaggio a Palazzo Barberini a Roma, dove pittura e movimento elegante diventano un tutt'uno. Roberto Bolle:

"Sono tutti luoghi di staordinaria bellezza, forse danzare davanti ai Caravaggio e il cortile di Palazzo Ducale sono stati i luoghi che mi hanno lasciato un segno ancora più potente, però unire la danza con questa meraviglia del luogo è qualcosa di veramente speciale, lo è stato per noi artisti e spero anche per il pubblico".

Roberto Bolle ha danzato in passato e continua a farlo in scenari meravigliosi. "Tornerò presto a Caracalla, al Teatro Greco a Taormina, all'Arena di Verona a luglio con un bellissimo tour, quindi ho la fortuna e il privilegio di poter ballare ancora adesso in questi luoghi di grande forza e di grande bellezza, magari tornare al Colosseo un giorno mi piacerebbe" ha raccontato.

Accanto a lui nello spettacolo alcune stelle della danza mondiale,(come Nicoletta Manni e Martina Arduino, Étoile e Prima Ballerina del Teatro alla Scala di Milano, Toon Lobach partner di Bolle in alcuni passi a due, il giovane Emiliano Fiasco, il russo Ildar Young, Anastasia Matvienko, ballerina ucraina già Prima Ballerina del Mariinskj e stella dello Slovenian national Theatre Opera and Ballet di Ljubljana e i ballerini del Corpo di Ballo del Teatro Nazionale Croato di Zagabria).

Danza classica, moderna e contemporanea che si fondono con altre espressioni artistiche; a condurre quest'anno c'è Serena Rossi e tra gli ospiti Claudio Santamaria, Gianna Nannini, Jacopo Veneziani e l'ironia di Geppi Cucciari, per alternare con momenti di canto e intrattenimento. Roberto Bolle è un ambasciatore della danza in tutto il mondo e i suoi spettacoli in televisione sono da anni un appuntamento molto atteso.

"Secondo me sta cambiando molto la percezione proprio della danza in Italia grazie alla televisione, grazie a queste prime serate di Raiuno, grazie ai talent show. È importante e bello far vedere la danza in televisione proprio perché raggiunge un pubblico enorme, quindi molto più vasto rispetto al pubblico teatrale, ovviamente, ed è un ottimo veicolo e strumento per cercare poi di portare le persone anche a teatro, quindi le persone vedono uno spettacolo e un programma di danza in televisione e in questo caso noi siamo in un teatro, quindi c'è il sapore teatrale, molti dei brani che noi balliamo sono dei brani che hanno il sapore teatrale di come li potresti vedere a teatro e quindi questo è molto importante: poi vai a teatro e riconosci quello che hai visto in televisione, sai quello che puoi aspettarti e quindi secondo me questo anno dopo anno fa la differenza" ha affermato Bolle.

TMNews

Salvini: a fine guerra andrò con imprese italiane in Ucraina e Russia

Genova, 28 apr. (askanews) - "A me interessa che grazie al nuovo presidente degli Usa si parli di pace, altri parlano di eserciti europei, missili europei, carri armati europei, io non sono fra questi". Lo ha detto il vice premier e ministro della Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, a margine della visita ad Euroflora a Genova.

E una volta finita la guerra, ha aggiunto, "Conto che presto ci sia un incontro a tre Trump Zelensky e Putin, si mettano d'accordo e finisca la guerra", "conto di poter accompagnare tante imprese italiane sia in Ucraina per la ricostruzione che in Russia", ha aggiunto. "Si sono sentiti pochi minuti fa il ministro degli Esteri russo e il segretario di Stato americano quindi la trattativa sta andando avanti, conto che la guerra finisca e spero che a Parigi o Bruxelles nessuno si metta di traverso perché sarebbe drammatico, tornare ad avere canali diplomatici e buoni rapporti con la Russia a guerra finita sarà fondamentale".

Il vicepremier ha poi definito il riarmo Ue "una follia. Le centinaia di miliardi per comprare armi mi sembrano l'ultima delle cose utili e intelligenti da fare. La Lega è a favore di investire in sicurezza nazionale, quindi assunzione di forze dell'ordine, uomini e mezzi per difendere l'Italia e gli italiani. Eserciti europei, riarmi europei, debiti comuni europei per comprare carri armati in Germania sono una follia".

TMNews

Spagna, il blackout anche a Valencia durante il congresso del Ppe

Valencia (Spagna), 28 apr. (askanews) - Immagini da Valencia, alle prese con il vasto blackout che ha colpito la penisola iberica. Stazioni della metro chiuse, treni fermi, strade quasi deserte con i semafori spenti; a circolare solo tram e taxi che però non hanno collegamento per i pagamenti con il bancomat.

In città è presente anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani per un incontro con imprenditori italiani in Spagna e per il congresso del Partito popolare europeo (Ppe) a cui Forza Italia è affiliata.

Le autorità spagnole hanno reso noto che l'interruzione della

corrente elettrica, cominciata alle 12.32, potrebbe essere recuperata in 6-8 ore. Nel frattempo anche la Farnesina ha invitato i cittadini italiani nel paese iberico a non lasciare abitazioni e uffici e a evitare anche viaggi in auto.

TMNews

Mattarella: "La cultura ha forza immane, porta a dialogo e crescita"

Roma, 28 apr. (askanews) - "La bellezza e la cultura sono in cima alle tante preziose risorse di cui disponiamo nel nostro Paese. Ci deve rendere orgogliosi la circostanza che l'Italia sia il frutto di una intensa azione sviluppata sul piano del patrimonio culturale negli Stati preunitari. Azione che ha dato vita a una identità comune. Il nostro Paese è il suggestivo mosaico che conosciamo, stratificazione e testimonianza di tante storie e vicende, perché è stato pazientemente composto. La cultura ha una forza immane. Ci conduce sulla strada della conoscenza, del confronto, del dialogo, della crescita".

Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricevendo al Quirinale una delegazione del Fai (Fondo per l'ambiente italiano) in occasione del 50esimo anniversario.

La cultura conduce quindi, ha aggiunto, "al rispetto delle identità di ciascuno, della costruzione di identità condivise e comuni. È quella che si chiama civiltà, che genera capitale sociale, incontro, pace, sviluppo, che unisce la nostra identità europea. Abbiamo bisogno di generazioni che sappiano trovare alimento nella storia da cui hanno origine e sappiano trovare la capacità di alzare l'orizzonte del nostro sguardo".

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