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'Ndrangheta, 24 arresti in Calabria: nei guai ex deputato Galati

sabato 17 novembre 2018
1' di lettura

Catanzaro (askanews) - C'è anche l'ex deputato di centrodestra, Pino Galati, in passato già coinvolto in cronache giudiziarie, tra le 24 persone sottoposte ad ordinanza cautelare dalla Guardia di Finanza di Catanzaro nell'ambito della maxi operazione denominata "Quinta bolgia" contro la 'ndrangheta calabrese. L'inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo calabrese e con il supporto dello Servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata (Scico) di Roma, ha portato in carcere 12 persone mentre altrettante sono finite agli arresti domiciliari; sequestrati beni per 10 milioni di euro. Coinvolti, fra gli altri, anche diversi funzionari pubblici tra cui un ex consigliere comunale di Lamezia Terme e alcuni dirigenti dell'Azienda Sanitaria Provinciale. Galati, parlamentare dal 2006 ma non rieletto nelle ultime elezioni del marzo 2018 ed ex presidente dell'associazione "Calabresi nel mondo" della Regione Calabria, sarebbe accusato di aver assunto alcuni collaboratori per meri scopi clientelari. L'inchiesta ha preso le mosse da indagini sugli affari del clan Iannazzo-Daponte-Cannizzaro, ma è arrivata a toccare settori importanti della Sanità e della Pubblica amministrazione calabrese, fino a coinvolgere diverse personalità politiche locali, tra cui appunto Galati.

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Guggenheim Bilbao, nuove opere e nuovo display della collezione

Bilbao, 13 dic. (askanews) - Un diverso allestimento per mostrare al pubblico le nuove acquisizioni della collezione e dare nuova energia alle grandi sale del terzo piano. Il Museo Guggenheim di Bilbao presenta oggi esposte opere di Damien Hirst, Robert Ryman o Al Held, che dialogano con quelle, già note ai visitatori, di Rothko, Cy Twombly o Yves Klein. Il progetto di riallestimento è stato curato da Marta Blàvia. "Abbiamo avuto due intenzioni diverse - ha detto ad askanews -: la prima è di condividere con i nostri visitatori le nuove acquisizioni della collezione, che sono tante. E poi la seconda intenzione è stata di mostrare la diversità della nostra collezione. Noi abbiamo una collezione piccola, 169 opere, ma molto diverse tra di loro, che ci permettono di seguire un po' l'evoluzione della storia dell'arte, dalla metà del XX secolo fino a oggi".

In mostra, accanto ad alcune opere monumentali che si adattano alla perfezione alla dimensione del museo basco, anche due meravigliosi Lucio Fontana scuri, e poi l'ipnotico Led verticale di Jenny Holzer, nella stessa sala con Kiefer e Mona Hatoum. "Abbiamo articolato ogni galleria intorno a un tema - ha aggiunto Blàvia - tra gli altri lo spazio, la gestualità nella pittura, l'arte pop, l'idea di violenza e le sue tracce, per far vedere ai nostri visitatori tutte le opere che abbiamo, la molteplicità di discipline, di approcci, di desideri e di pensieri intorno all'arte come forma di riflessione intorno alla nostra realtà".

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Bari, 13 dic. (askanews) - Negli ultimi anni la chirurgia robotica ha conosciuto una crescita senza precedenti in Italia. Secondo i dati più recenti, infatti, nel solo 2024 sono stati eseguiti oltre 54.700 interventi robotici, con un aumento esponenziale rispetto al passato. L'ambito di maggiore utilizzo resta quello urologico, con circa 30mila procedure, ma numeri in forte crescita si registrano anche in chirurgia generale e ginecologia. Dalla sua prima introduzione in sala operatoria fino all'integrazione con le tecnologie digitali e l'intelligenza artificiale, la robotica ha segnato il passaggio decisivo verso una chirurgia sempre più mininvasiva, con benefici evidenti. Se ne è parlato a Bari, al Santa Maria Hospital, struttura di GVM Care & Research accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale, durante il convegno "Dal sogno alla realtà: vent'anni di chirurgia robotica", dedicato in particolare all'esperienza dell'urologia robotica in Italia. Abbiamo parlato con il Prof. Giuseppe Speziale, Vicepresidente GVM Care & Research:

"Vent'anni fa abbiamo iniziato questo percorso di robotica, oggi siamo come Santa Maria Hospital di Bari con un centro all'avanguardia, non solo tecnologico ma anche sulla formazione per le persone. La robotica, come in generale tutta la tecnologia, non sostituisce ma implementa, aiuta il chirurgo a fare meglio, personalizzare le cure e renderle più precise. Oggi, per esempio in alcuni campi come nell'urologia, pensare una chirurgia senza il robot sarebbe assolutamente pazzesco, ma pensate che solo 20 anni fa i chirurghi hanno faticato a introdurre questa tecnica perché veniva considerata assolutamente inutile. Quindi non c'è la predisposizione naturale all'innovazione, ma bisogna introdurla anche con forza e determinazione".

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