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Produrre meglio con meno: la sostenibilità secondo Sofidel

sabato 14 aprile 2018
3' di lettura

Firenze (askanews) - Minore risorse impiegate, e sprecate, maggiore efficienza nella produzione e maggiori vantaggi anche ambientali: partendo da questa visione Sofidel - colosso mondiale nella produzione di carta tissue per uso igienico e domestico, più conosciuto con il marchio dei "Rotoloni Regina" - ha trovato nelle scelte di sostenibilità un asset strategico di sviluppo aziendale arrivando anche a ribaltare il luogo comune che voleva il settore della carta come ambito produttivo particolarmente critico dal punto di vista ambientale. "Bisogna un po' sfatare anche qualche mito - sottolinea Susanna Bellandi, Global Creative & Communication e CSR Director del gruppo Sofidel - Proprio perché operiamo in un settore energivoro, abbiamo cominciato molto prima di tanti altri ad occuparci di sostenibilità, anche per un fattore inizialmente economico. Dieci anni fa è stata coniato un percorso aziendale insieme al WWF, abbiamo aderito al progetto Climate Saving, perché la nostra filosofia aziendale diceva 'less is more'. Vale a dire: produrre con più efficienza utilizzando, e sprecando, meno risorse". Sofidel oggi vanta una serie di primati in ambito ambientale il cui ritorno è evidente sia sui conti economici sia sulla percezione del marchio da parte dei consumatori: il cento per cento della cellulosa utilizzata, per esempio, proviene da produttori certificati FSC, si consumano mediamente 7 litri di acqua per ogni chilogrammo di carta prodotta, rispetto al benchmark del settore fermo fra i 15 e i 25 litri per ogni chilo-carta prodotto. "Come dicevo prima ci basiamo su una filosofia che ci impegna a produrre meglio con meno - prosegue Bellandi - e questo ha fatto sì che tutti i primi riporti dell'amministratore delegato sono impegnati ad osservare questa regola e hanno tutti un obiettivo, economico sociale o ambientale, da raggiungere entro l'anno. Obiettivi che rientrano all'interno di un Piano triennale di sostenibilità sul quale si basa poi il bilancio integrato". Sofidel ha condiviso il proprio modello di sostenibilità nel corso della giornata di studi organizzata a Firenze da il Salone della CSR come tappa di avvicinamento all'appuntamento nazionale previsto a Milano, in Bocconi, all'inizio di ottobre 2018. Nel corso dell'intervento, il direttore CSR di Sofitel ha sottolineato altri tre importanti pilastri della strategia di sostenibilità del gruppo. Il primo: le partnership con realtà quali WWF. Poi il coinvolgimento di tutta la catena di fornitura con un meccanismo che premia i fornitori con i migliori parametri di sostenibilità. "Altra cosa interessante è che non premiamo solo i più bravi in assoluto, che in genere sono le realtà più grandi - prosegue Bellandi - ma cerchiamo di dare del tempo anche ai piccoli e medi fornitori affinché si adeguino, affiancandoli nel miglioramento. Credo che sia anche questo molto importante perché sono loro che poi ci aiutano a raggiungere gli obiettivi di emissioni indirette". Infine il terzo pilastro nella strategia di Sofidel è la comunicazione affinchè coinvolga con strumenti efficaci le diverse audience, a cominciare dai giovani, sugli obiettivi della sostenibilità. "Credo che tutta l'opera che stiamo facendo di comunicazione vada nella direzione giusta in modo che si possa fare veramente qualcosa di utile per il pianeta". ( luca.ferraiuolo@askanews.it )

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A Roma si accelera sull'Ucraina, Putin da Mosca: "Kiev ha fallito"

Roma, 26 apr. (askanews) - E' presto per dire che siano state ore decisive, ma di certo a Roma a margine del funerale in mondovisione di Papa Francesco - che mai aveva smesso di invocare la pace tra Russia e Ucraina - c'è stata un'accelerazione degli sforzi in corso per raggiungere un cessate il fuoco. L'immagine che meglio li riassume è quella del breve incontro fra Donald Trump e Volodymyr Zelensky proprio a San Pietro, un colloquio informale durato una quindicina di minuti. Zelensky ha poi ringraziato Trump in un post su X (ex Twitter), parlando di un "buon incontro", e anche la Casa Bianca lo ha definito produttivo. Dopo i funerali in Vaticano Zelensky è corso a Palazzo Chigi per un incontro con Giorgia Meloni, durato circa 45 minuti, mentre Meloni a sua volta ha salutato Donald Trump a margine delle esequie in Vaticano; ma il presidente Ucraino ha avuto bilaterali separati anche con il presidente francese Emmanuel Macron a Palazzo Bonaparte e con il premier britannico Keir Starmer, tutti a Roma per l'ultimo saluto al pontefice.

Nelle stesse ore da Mosca arrivavano immagini diverse: il presidente Vladimir Putin, il cui esercito nelle ultime settimane ha intensificato gli attacchi su obiettivi civili in Ucraina, ha incontrato da remoto il capo di stato maggiore russo Valery Gerasimov che gli ha riferito, a favore di telecamere, che tutta la regione russa del Kursk, occupata a sorpresa dall'Ucraina nell'autunno del 2024, sarebbe ormai stata liberata, ache grazie all'impiego di soldati nordcoreani. Putin ha commentato che secondo lui questo "crea le condizioni per un'ulteriore azione di successo delle nostre truppe in altri settori chiave del fronte e avvicina la sconfitta" di quello che ha definito "il regime neonazista" di Kiev che avrebbe "fallito". Lo stato maggiore ucraino ha smentatito le dichiarazione di Mosca, affermando che "la situazione è difficile", ma le unità di Kiev continuerebbero a "mantenere le loro posizioni".

Ma al di là delle propaganda, qualcosa potrebbe muoversi davvero: il portavoce del Cremlino ha fatto sapere sempre oggi che Putin, durante l'incontro avuto ieri con l'inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, ha confermato la disponibilità della Russia a negoziare con l'Ucraina senza precondizioni. Mentre per interposta persona è arrivata l'apertura di Kiev: "L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato", ha scritto Macron su X (ex Twitter), poco dopo l'incontro con Zelensky a Roma.

TMNews

Turisti incantati da passaggio della papamobile: "Un giorno speciale"

Roma, 26 apr. (askanews) - Turisti felici di aver assistito al passaggio della bara di Papa Francesco per le vie del centro di Roma, nel viaggio che lo ha portato dal Vaticano a Santa Maria Maggiore, la basilica di Roma che sarà la sua ultima casa. Sono circa 150.000 le persone che si sono riversate in strada per partecipare a questa "giornata speciale".

"È sicuramente un giorno triste per vedere il Papa, ma è anche un giorno bellissimo che, come sapete, tutti noi apprezziamo. Riunisce tutti qui in un unico posto, da tutto il mondo", ha affermato Sarmad Shamou, turista americano.

"Ho avuto l'occasione di assistere personalmente all'intera settimana di preparazione a questo funerale e, in quanto cristiana cattolica che ha già compiuto pellegrinaggi in passato, è davvero toccante: accade una volta nella vita", ha commentato Barbara Farhat, dal Brasile.

"Non sono credente, ma penso che sia molto importante per tutti. Penso che sia una grande manifestazione contro la guerra da parte della gente. È più importante essere qui che altrove", ha aggiunto Carlo Tsad, pensionato che vive a Roma.

"È stata una giornata speciale. È stato difficile elaborarla completamente, a dire il vero, piuttosto surreale. Abbiamo visto il Papa passare davanti al Colosseo circa mezz'ora fa e poi siamo corsi sui nostri scooter Lime il più velocemente possibile per cercare di vedere anche noi lo spettacolo. Sentiamo di aver imparato molto da questa giornata, ma dovremo elaborare tutto nel fine settimana", ha concluso il turista britannico Tom Cullimore.

TMNews

Meloni riceve Zelensky: "Sostegno a sforzi Trump per una pace giusta"

Roma, 26 apr. (askanews) - Dopo i funerali di Papa Francesco, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato ricevuto a Palazzo Chigi dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Secondo una nota di Palazzo Chigi, i due leader "hanno ribadito il sostegno agli sforzi del Presidente Trump per il raggiungimento di una pace giusta e duratura, capace di garantire un futuro di sicurezza, sovranità e libertà all'Ucraina".

Nell'incontro, Meloni "ha salutato positivamente la piena disponibilità dell'Ucraina per un immediato cessate il fuoco. Ora ci si attende che anche la Russia dimostri concretamente la propria volontà di perseguire la pace".

TMNews

Palazzo Grassi si trasforma con il lavoro di Tatiana Trouvé

Venezia, 26 apr. (askanews) - Palazzo Grassi trasformato in un labirinto di segni e oggetti, in un intreccio di narrazioni, attraverso una serie di opere e interventi che intrecciano mondi interiori ed esteriori, reali e immaginari, nei quali il disegno e la scultura si scambiano continuamente di ruolo. La mostra "Tatiana Trouvé - La strana vita delle cose" è un'occasione per vedere come anche la scultura trova il modo di fare risuonare le sale del palazzo veneziano, normalmente pensato per accogliere soprattutto la pittura.

"Allestendo la mostra - ha detto ad askanews Tatiana Trouvé - ho iniziato a lavorare lo spazio e ho iniziato anche a capire che forse le mie sculture, le mie installazioni le stavo lavorando un po' come dei disegni o un po' come se il primo piano fossero gli spazi nei quali il visitatore entra in modo più fisico all'interno dei miei disegni. È anche un po' come il viaggio, un viaggio tra le diverse memorie, i diversi ricordi di una vita o di quello che si fa in una vita".

Muovendosi nel museo si percepisce come lo spazio espositivo è stato in qualche modo piegato, per aprire possibilità diverse, per indagare la forma scultorea come matrice di più vasta portata. "Ha usato il palazzo come una sua scultura - ci ha spiegato Caroline Bourgeois, curatrice della mostra insieme a James Lingwood - ha cambiato il percorso e proprio anche il sentimento del palazzo, partendo da questo pavimento che è diventato a sua volta una scultura e rappresenta la città e la sua laguna, ma se lo si osserva dall'alto ecco che diventa come una cosmogonia".

E la parola cosmogonia ha senso, perché la mostra sembra ogni volta ricreare dall'inizio la dimensione fisica degli oggetti, che diventano, sia nei disegni sia nelle opere tridimensionali, delle proiezioni della vita, del tempo, delle possibilità. "Si può ben vedere - ha aggiunto Trouvé - una categoria di oggetti che prediligo, che sono le scarpe, le borse, i cuscini, che fanno parte di un universo molto narrativo nel mio lavoro".

E se al primo piano le installazioni creano quasi un mondo alternativo, al secondo piano i disegni, alcuni dei quali mai esposti prima, sono una potentissima finestra sull'universo di Tatiana Trouvé, per molti versi sorprendente nella sua misteriosa chiarezza. "Le sculture diventano disegni i disegni diventano sculture e si ritrovano echi in tutte le stanze", ha concluso Caroline Bourgeois. E proprio la ricerca di questi echi forse rappresenta bene il senso della presenza dello spettatore nella mostra.

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