Genova (askanews) - "Genova non sarà il viadotto Himera. Voglio veedere delle persone al lavoro su quel ponte nel giro di un mese per la demolizione e di poco più per la ricostruzione. Se vogliamo lavorare perché vi sia una rapida ricostruzione, la Regione ed il Comune ci sono. Abbiamo chiesto al governo poteri straordinari e intendiamo esercitarli, mettendoci la faccia e prendendoci le responsabilità. Se invece il governo pensa, in un rigurgito di centralismo della passata legislatura, di fare una battaglia nazionale passando per Genova o imporre a Genova qualche ritardo pur di conquistare altri obiettivi o di dettare l'agenda alle istituzioni locali, siamo nel territorio opposto. Due anni per far partire un'infrastruttura è intollerabile e non succederà a Genova perché per farlo dovranno passare sulla mia faccia, sul mio corpo e su questa Regione". Lo ha detto Giovanni Toti, governatore della Liguria e commissario per l'emergenza di Ponte Morandi.
Usa, Trump: "In corso trattative con la Cina sui dazi"
New York, 23 apr. (askanews) - "Avremo un accordo equo con la Cina. Sarà equo", ha detto il presidente degli Stati Un...
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