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Pozzuoli, sgombero forzato di abitazioni inagibili per l'amianto

sabato 19 maggio 2018
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Pozzuoli (askanews) - Tensioni in via Carlo Alberto Dalla Chiesa a Pozzuoli, nel Napoletano, a causa dello sgombero forzato di alcune abitazioni risalenti al dopo terremoto del 1980, attualmente in condizioni di inagibilità per la presenza di amianto. Circa 200 le persone evacuate, tra cui bambini e persone ammalate. Ci sono stati anche episodi di lievi malori accusati da alcuni degli abitanti fatti allontanare dalle case dai poliziotti in tenuta antisommossa. Alcune persone con il volto coperto hanno cercato di impedire lo sgombero con un sit-in e accendendo fuochi in strada. La polizia teme che per rappresaglia possano ora prendere di mira siti itituzionali di Napoli, per questo in città è stato rafforzato il servizio di sicurezza.

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Vancouver in lutto dopo l'auto sulla folla che ha ucciso 11 persone

Vancouver, 28 apr. (askanews) - Vancouver in lutto dopo la strage durante una festa tradizionale della comunità filippina, quando un'auto è piombata sulla folla uccidendo 11 persone. I feriti sono decine.

Alla guida dell'auto, un suv, un 30enne con problemi di salute mentale, secondo quanto riferito dalla polizia, che dunque esclude la pista terroristica per una tragedia avvenuta proprio nell'ultima domenica di campagna elettorale prima delle elezioni.

Mohamad Sariman stava lavorando in uno dei tanti banchetti che vendevano cibo da strada quando ha sentito lo schianto:

"Ho guardato fuori dal finestrino e ho visto un corpo a terra. E ho pensato: "Oh mio Dio, cosa sta succedendo?". E poi ho guardato a destra, ho visto corpi dappertutto".

Cordoglio dalle Filippine, il cui presidente Ferdinand Marcos Jr. Si è detto "completamente sconvolto".

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Il Liverpool vince la Premier League: la gioia dei tifosi

Liverpool, 28 apr. (askanews) - I tifosi del Liverpool festeggiano la vittoria nella Premier League conquistata domenica dopo aver battuto il Tottenham per 5-1 ad Anfield. Per il Liverpool è la 20esima vittoria nel Campionato inglese.

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L'omaggio di 110 cardinali alla tomba del Papa a Santa Maria Maggiore

Roma, 28 apr. (askanews) - Più di 110 i cardinali a Roma hanno reso omaggio alla tomba di Papa Francesco a Santa Maria Maggiore.

I porporati, presieduti dal cardinale Rolandas Makrickas, sono arrivati nella basilica mariana colma di fedeli passando per la Porta Santa.

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A Roma si accelera sull'Ucraina, Putin da Mosca: "Kiev ha fallito"

Roma, 26 apr. (askanews) - E' presto per dire che siano state ore decisive, ma di certo a Roma a margine del funerale in mondovisione di Papa Francesco - che mai aveva smesso di invocare la pace tra Russia e Ucraina - c'è stata un'accelerazione degli sforzi in corso per raggiungere un cessate il fuoco. L'immagine che meglio li riassume è quella del breve incontro fra Donald Trump e Volodymyr Zelensky proprio a San Pietro, un colloquio informale durato una quindicina di minuti. Zelensky ha poi ringraziato Trump in un post su X (ex Twitter), parlando di un "buon incontro", e anche la Casa Bianca lo ha definito produttivo. Dopo i funerali in Vaticano Zelensky è corso a Palazzo Chigi per un incontro con Giorgia Meloni, durato circa 45 minuti, mentre Meloni a sua volta ha salutato Donald Trump a margine delle esequie in Vaticano; ma il presidente Ucraino ha avuto bilaterali separati anche con il presidente francese Emmanuel Macron a Palazzo Bonaparte e con il premier britannico Keir Starmer, tutti a Roma per l'ultimo saluto al pontefice.

Nelle stesse ore da Mosca arrivavano immagini diverse: il presidente Vladimir Putin, il cui esercito nelle ultime settimane ha intensificato gli attacchi su obiettivi civili in Ucraina, ha incontrato da remoto il capo di stato maggiore russo Valery Gerasimov che gli ha riferito, a favore di telecamere, che tutta la regione russa del Kursk, occupata a sorpresa dall'Ucraina nell'autunno del 2024, sarebbe ormai stata liberata, ache grazie all'impiego di soldati nordcoreani. Putin ha commentato che secondo lui questo "crea le condizioni per un'ulteriore azione di successo delle nostre truppe in altri settori chiave del fronte e avvicina la sconfitta" di quello che ha definito "il regime neonazista" di Kiev che avrebbe "fallito". Lo stato maggiore ucraino ha smentatito le dichiarazione di Mosca, affermando che "la situazione è difficile", ma le unità di Kiev continuerebbero a "mantenere le loro posizioni".

Ma al di là delle propaganda, qualcosa potrebbe muoversi davvero: il portavoce del Cremlino ha fatto sapere sempre oggi che Putin, durante l'incontro avuto ieri con l'inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, ha confermato la disponibilità della Russia a negoziare con l'Ucraina senza precondizioni. Mentre per interposta persona è arrivata l'apertura di Kiev: "L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato", ha scritto Macron su X (ex Twitter), poco dopo l'incontro con Zelensky a Roma.

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