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Bending Spoons, da Milano alla conquista del mondo creando app

sabato 29 settembre 2018
2' di lettura

Milano (askanews) - È tra le prime dieci aziende al mondo per download di app, al nono posto davanti a giganti del Web come Netflix o Spotify, 13esimo se si considera la Cina, ma non si trova nella Silicon Valley bensì nel cuore di Milano: Bending Spoons è stata fondata nel 2013 da 4 ragazzi italiani e un polacco. Vanta 120 milioni di download per circa 20 prodotti scelti da una media di 200.000 nuovi utenti al giorno e scalato la top ten stilata da Sensor Tower, agenzia di app intelligence in California. Nata a Copenhagen, Bending Spoons si è trasferita dopo un anno in Italia: nella sede di corso Como 15 a Milano abbiamo incontrato Matteo Danieli, co fondatore e responsabile del prodotto: "Noi pensavamo di avere la possibilità di offrire un lavoro molto interessante in un ambito molto innovativo con possibilità di crescita enormi e volevamo mettere questa possibilità al servizio di tanti ragazzi che in caso contrario sarebbero andati all'estero". Al momento a Bending Spoons lavorano 70 persone di 9 nazionalità, il 10% sono stranieri e il 30% donne. Di recente l'azienda ha assunto in molte aree come il marketing, ma il profilo più cercato, ma anche quello per cui storicamente è più difficile assumere, è quello di ingegnere del software. "Per noi è molto difficile trovare ragazze soprattutto in quell'ambito, penso sia un problema legato ad una questione culturale e sociale per cui le ragazze per qualche motivo vengono indirizzati verso tipi diversi di carriera. Noi saremmo molto contenti di accoglierne tante". La ricetta per arrivare al successo secondo Bending Spoons è fatta di tre ingredienti: tecnologia, che aiuta ad automatizzare ed eliminare mansioni manuali e ripetitive; i dati, perchè le decisioni sono basate su modelli matematici per predire il comportamento degli utenti in futuro, e soprattutto le persone. "Investiamo molte più risorse nel selezionare prima e poi e nel cercare di sviluppare e rendere felici le persone che lavorano per noi, ed è l'asset più importante che abbiamo". "Quello che ci ha permesso di avere successo in un mercato estremamente competivo e concorrenziale è aver professionalizzato il settore: la strategia che adottiamo è di non focalizzarci su una categoria ma sviluppare applicazioni in categorie molto diverse". Tra le app più scaricate di Bending Spoons ci sono 30 Day Fitness per allenarsi da casa e Slide Show per selezionare foto e video da postare sui social. L'azienda, che non ha investitori esterni perchè il 100% è in mano ai fondatori e ai dipendenti, punta a chiudere il 2018 con 40 milioni di fatturato e ha un piano di sviluppo che prevede di raddoppiare in personale in un anno e mezzo-due anni, estendendo gli uffici in altri due piani. "L'obiettivo è diventare i principali publisher al mondo di app, creare le app più conosciute, migliori e di qualità e con le performance finanziarie migliori in quante più categorie possibile, penso che in qualche anno riusciremo ad arrivarci".

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Tajani: Italia sostiene Egitto in tutti i modi per cessate fuoco Gaza

Il Cairo, 24 apr. (askanews) - "L'Italia sosterrà in tutti i modi il tentativo di mediazione egiziana per arrivare a un cessate il fuoco prolungato tra Israele ed Hamas. Il lavoro dell'Egitto non è facile, ma ho messo a totale disposizione il nostro Paese perché si possa raggiungere la pace in questa tormentata area mediorientale. Anche per quanto riguarda la ricostruzione abbiamo rinnovato totale sostegno all'azione egiziana. Abbiamo detto che siamo pronti a fare tutto ciò che potrebbe essere utile per favorire la mediazione egiziana": lo ha affermato dal Cairo il ministro degli Esteri e vice-premier Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a margine, al termine dell'incontro con il Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi.

TMNews

Tajani al Cairo: attacchi Houthi problema grave, 7 mld danni a Egitto

Il Cairo, 24 apr. (askanews) - "C'è una comunità d'intenti per cercare di garantire la libertà di navigazione attraverso Suez e attraverso il Mar Rosso. È un problema quello degli attacchi degli Houthi grave per l'Egitto, perché ha avuto danni enormi, circa 7 miliardi di dollari. Noi abbiamo avuto danni per le nostre imprese esportatrici, più le spese che dobbiamo profondere per la presenza della nostra Marina militare che deve garantire la libertà di navigazione nel Mar Rosso": lo ha dichiarato il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a margine al termine del colloquio con il presidente egiziano Al-Sisi al Cairo.

TMNews

Ai funerali del papa occhi puntati su Trump, Zelensky e Von der Leyen

Roma, 24 apr. (askanews) - Sono più di 170 le delegazioni attese per i funerali di Papa Francesco, sabato 26 aprile (alle 20) sul sagrato della Basilica di San Pietro: in prima fila ovviamente capi di Stato e di governo, sovrani e leader spirituali. Amici e cosiddetti "nemici", come il presidente dell'Argentina Javier Milei, che in passato non ha risparmiato critiche, insulti compresi, verso Francesco. Ma gli occhi restano puntati su Donald Trump, che in partenza venerdì prevede una trasferta di meno di 24 ore, rendendo poco fattibile un incontro decisivo sull'Ucraina o sulla guerra dei dazi a margine delle esequie del Pontefice.

Come è noto, ci sarà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ma dopo il no alle pressioni americane per accettare un piano considerato da Kiev piuttosto una dichiarazione di resa, tra i due non tira buona aria.

E ci sarà soprattutto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, che la premier Giorgia Meloni vorrebbe vedere formalmente a colloquio con il presidente americano: anche qui, però, difficile che si intavoli qualcosa che assomigli a un vero vertice.

Ci saranno inoltre il presidente francese Emmanuel Macron e i reali di Spagna Felipe VI e Letizia. Per la Germania sia il presidente Frank-Walter Steinmeier che il cancelliere uscente Olaf Scholz e per la Gran Bretagna il principe William e il primo ministro Keir Starmer. Poi i capi di stato di Portogallo, Svizzera, i leader di diversi paesi balcanici, il presidente polacco Andrzej Duda. Ci sarà anche il presidente brasiliano Luis Inacio Lula da Silva.

E a Roma convergeranno delegazioni di tutte le confessioni religiose, dal grande Imam di Al Azhar, Ahmad al Tayyebb, che è stato un importante interlocutore del Papa nel mondo musulmano, a una delegazione della comunità ebraica e il rabbino capo di Roma Riccardo di Segni. Da Mosca per il patriarcato ortodosso arriva il metropolita Antonij.

I "grandi" assenti restano il presidente Vladimir Putin, che ha deciso di inviare la ministra della Cultura Olga Ljubimova e il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che si è fatto notare nei giorni scorsi per non aver offerto le sue condoglianze al Papa.

TMNews

Papa, a Santa Maria Maggiore il pellegrinaggio "parallelo"

Città del Vaticano, 24 apr. (askanews) - C'è un altro pellegrinaggio in corso con tanti fedeli in coda, quello a Santa Maria Maggiore, la basilica dell'Esquilino scelta dal Pontefice argentino per la sua sepoltura.

Italiani ma non solo. Tantissimi gli stranieri che da giorni vengono qui. All'uscita una immagine di Jorge Mario Bergoglio e la scritta Franciscus 1936-2025. Accanto il libro delle firme per i fedeli. "Caro Papa Francesco, io pregherò per te. Tu prega per me e la mia famiglia".

"Amava così tanto la Madonna che ha deciso di essere sepolto qui", dice l'arcivescovo di Kaunas in Lituania, monsignor Kestutis Kevalas, giunto a Roma per i funerali di Francesco. "Ha voluto essere semplice e umile fino alla fine".

Carlos e Maria arrivano dall'Argentina.

"La morte di Bergoglio è stata una perdita troppo forte. Siamo qui per accompagnarlo in questo momento. Siamo andati a San Pietro e ora a Santa Maria Maggiore. Era un Papa umile, per noi argentini è stata una cosa grandissima aver avuto un Papa che ha rappresentato il nostro popolo: ha fatto la rivoluzione nella Chiesa".

Alcuni giovani arrivano, invece, dal Brasile per seguire la canonizzazione di Carlo Acutis. "E' stato un grande Papa", dicono anche loro. "Siamo rimasti per vedere il funerale, è importante guardare ogni dettaglio di questa cerimonia religiosa".

Tre drappi rossi sono stati posti sulla facciata principale della Basilica vaticana. Poi la fila per accedere, attraverso la Porta Santa. E poi il percorso verso il luogo di sepoltura scelto da Francesco: sulla navata sinistra, tra la Cappella Sforza e la Cappella Paolina, luogo che ospita l'icona Salus Populi Romani, tanto cara a Bergoglio. Qui il Papa si è sempre recato prima e dopo ogni viaggio internazionale, lo ha fatto anche dopo il ricovero al Gemelli. Sabato 26 aprile, il suo viaggio terreno terminerà qui.

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