Asti, 3 giu. (askanews) - Sono 51 le persone denunciate dalla Guardia di Finanza di Torino e Asti, nel corso delle indagini sul fallimento delle società che fanno capo a Marco Marenco, "re del gas" ed ex patron dello storico e prestigioso marchio di cappelli "Borsalino". Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di una colossale bancarotta fraudolenta ai danni di 12 aziende del gruppo, operanti nei settori dell'import-export di gas naturale e della produzione di energia elettrica. Un crac da quattro miliardi di euro, dopo quello di Parmalat di Callisto Tanzi, il collasso finanziario collegato al nome di Marco Marenco è il più grande della storia dell'economia italiana. Nel corso dell'inchiesta sono stati anche sottoposti a sequestro preventivo beni per un valore complessivo pari a 107 milioni di euro.
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