Roma, 11 apr. (askanews) - Ancora furbetti del cartellino, questa volta in provincia di Palermo, presso i comuni di Castelbuono e Collesano. Impiegati comunali di varie aree funzionali e lavoratori socialmente utili (nell'ambito del "progetto attività donne" finanziato dalla Regione Siciliana) si sarebbero sistematicamente assentati durante l'orario di lavoro per effettuare commissioni personali o addirittura, in alcuni casi, per svolgere altri lavori per conto di privati, come pulizie in abitazioni o presso stabili condominiali. Dopo lunghe indagini, attività di videosorveglianza e pedinamenti, i carabinieri della compagnia di Cefalù hanno dato esecuzione a 15 misure cautelari: nove misure interdittive della sospensione dal pubblico ufficio o servizio per otto mesi, e sei coercitive dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Il provvedimento è stato emesso dal giudice delle indagini preliminari del tribunale di Termini Imerese, su richiesta della Procura della Repubblica. Oltre alle quindici misure eseguite, indagati anche pubblici lavoratori dei suddetti enti nei cui confronti si procede a piede libero.
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