Roma, (askanews) - È boom di growshop in Italia: nel solo 2018 ne sono stati censiti 713, ben 305 nuovi esercizi, ovvero una crescita del 75% rispetto all'anno precedente. A rivelarlo è "Magica Italia", guida italiana della rivista "Dolce Vita" dedicata al mondo della cannabis. L'edizione 2019 del volume, che sarà pubblicata a gennaio allegata alla rivista in 30mila copie distribuite in edicole, negozi ed eventi, ha monitorato tutti gli esercizi del "cannabusiness" legalmente riconosciuti nelle 20 regioni italiane e nei 107 capoluoghi di provincia. Rispetto al 2017 si confermano sul podio Roma, Milano e Torino, ma scende l'Emilia Romagna e cede il secondo posto al Lazio che nel 2018 è la regione che ha registrato più aperture (+63). Prima la Lombardia, exploit inoltre di Verona e Rimini e della regione Veneto, che sale di sei posizioni aggiudicandosi il quarto posto. Tra i prodotti più venduti negli esercizi italiani nel 2018 la cannabis light, ovvero le infiorescenze di canapa a contenuto legale di THC; al secondo posto i semi di cannabis; al terzo gli articoli per la coltivazione e il giardinaggio. Negli ultimi anni il mercato si è strutturato in tre diverse forme: il negozio singolo di proprietà, i distributori e i franchising, come quello di Andrea Pellegrini, fondatore di Joint Grow a Roma: "Sono due anni che abbiamo aperto il primo shop a Monti Tiburtini e cerchiamo di ampliare il più possibile questa rete di franchising, dando a tutti la possibilità di guadagnare vivendo in questo mondo della canapa e dei cannabinoidi". Ed è di novembre la notizia che un fondo canadese (LGC Capital) verserà "4,8 milioni di euro per ottenere il 47% di una nota società italiana leader nel settore", ha ricordato Matteo Gracis, direttore di Dolce Vita.
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