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L'uomo di Vitruvio di Leonardo torna al Terminal 3 di Fiumicino

Roma, (askanews) - "Squilibrio", la scultura in legno e ferro realizzata nel 1967 dal maestro Mario Ceroli e raffigurante l'uomo di Vitruvio di Leonardo da Vinci, da cui prende il nome l'aeroporto di Fiumicino, è tornata al Terminal 3 dello scalo romano, in una posizione più centrale, dopo un restauro durato 3 mesi. Adr, la società di gestione degli aeroporti romani, prosegue così nella sua attività di raccordo tra arte ed esperienza di viaggio, come racconta l'amministratore delegato Ugo De Carolis: "Questo aeroporto, spingendo sulla qualità, vuole andare nella direzione di far sì che la sosta, il momento di passaggio in aeroporto, diventi una parte integrante del viaggio e non più solo un momento d'ansia (oddio devo partire, dove devo andare), ma un momento di relax e di intrattenimento, l'arte da questo punto di vista, aiuta in maniera importante". Per l'occasione, il maestro Ceroli ha rielaborato il basamento su cui poggia la scultura, a titolo del tutto gratuito, ispirandosi al viaggio della sonda aerospaziale che l'Esa, l'Agenzia spaziale europea, ha lanciato su Marte nel 2016. Al suo interno, il basamento, che richiama appunto, nella sua forma esagonale, una sonda spaziale, ospita una quantità indefinita di pezzi di vetro frantumato e alcune forme riconoscibili, come la mano dell artista stesso o delle ali, simbolo del volo e quindi dello scalo. Il senso dell'intera scultura lo spiega l'artista abruzzese: "Io ho fatto questo avendo delle referenze, da Leonardo a Michelangelo: l'arte contemporanea è questo. Qual è l'idea? L'habitat dell'uomo di Leonardo, poi il cubo che sarebbe l'architettura dell'essere umano e la palla è il nostro pianeta. La fragilità del nostro pianeta. Forse sarebbe ora che l'essere umano cominci a riflettere e sia un po' più educato".

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