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Tokyo 2020, la bielorussa Krystina Tsimanouskaya: "Minacciavano di punirmi", in fuga da Lukashenko

"Hanno reso chiaro che dopo il mio ritorno a casa avrei avuto sicuramente qualche punizione e che se mi fossi rifiutata di tornare e avessi corso nei 200 metri, sarei stata licenziata e buttata fuori dalla squadra nazionale". Così Krystsina Tsimanouskaya, l'atleta 24enne bielorussa che ha rifiutato di rientrare in patria denunciando che era un rientro forzato e non previsto. Tsimanouskaya si è rivolta alla polizia in aeroporto, poi è entrata in contatto con il Cio e l'Unhcr ed è entrata nell'ambasciata polacca. "La frase chiave è stata quando mi hanno detto 'La decisione non è stata presa da noi ma da altre persone e ci hanno solo ordinato di fare così'" ha aggiunto.

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