"La Juventus può vincere la Champions League". Cristiano Ronaldo si presenta così ai tifosi bianconeri, pronunciando le parole più dolci e temute. Il fenomeno portoghese, colpo del secolo della storia juventina, ha già voltato pagina dopo aver lasciato il Real Madrid e la presentazione-evento all'Allianz Stadium di Torino, di fronte a 200 giornalisti accreditati, non ha tradito le attese. Sorridente, carico, già predisposto alla nuova avventura ("Grazie grazie", ha risposto così, in italiano, alle urla dei fan), CR7 ha promesso "lotta per tutti i trofei" e di certo il peso dei 100 milioni per il cartellino e 30 milioni di euro netti per quattro stagioni non lo spaventa. "La serie A è un campionato difficile, molto tattico, so che sarà difficile, ma non mi piace stare seduto su una sedia in casa. Sono molto fiducioso nel mio calcio, nei compagni e nella Juventus". Ai bianconeri e ai suoi nuovi tifosi lo ricollega un evento particolare, la standing ovation che il pubblico di Torino gli ha tributato dopo il pazzesco gol in rovesciata segnato a Buffon nei quarti di Champions lo scorso 3 aprile: "È stato un momento molto bello, speciale per me, spettacolare, perché essere accolto in questo modo è sempre una cosa bella, ti dà motivazione per iniziare bene questa nuova avventura in una nuova squadra". L'età, 33 anni, non è un problema: "Mi piace pensare al presente, sono ancora molto giovane, mi sento bene mentalmente e fisicamente, cercherò di sorprendere tutti. La mia è stata una carriera da sogno, le cose andranno bene come successo negli altri club". "Non sono per niente triste - ha aggiunto Ronaldo - questa è una sfida grandissima per la mia carriera. Ho ringraziato la Juventus per l'opportunità che mi ha dato. Per me è un passo avanti, voglio portare la squadra a un livello ancora più alto. Continuerò a giocare nel Portogallo, se ci sarà la possibilità di aiutare ancora la mia nazionale lo farò". E il Real? "Una storia brillante", ma ormai un capitolo chiuso. Ora c'è solo la Juve, e sceglierla come nuova (ultima?) tappa di un percorso pazzesco è stata "una decisione facile". Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev