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Silverstone, la furia di Lewis Hamilton: sul podio rifiuta di stringere la mano a Kimi Raikkonen

Un Lewis Hamilton furibondo, quello che ha chiuso al secondo posto la gara di Silverstone, al termine di una rimonta leggendaria dall'ultima piazza a cui era scivolato in seguito a un contatto con Kimi Raikkonen al via (penalizzato con 10 secondi di stop forzato). Hamilton punta il dito proprio contro il finlandese della Ferrari: "Il problema della mia gara? È stata la Ferrari che mi ha colpito - ha tagliato corto il pilota Mercedes -. Io ho lottato, non ho mollato e mai mollerò". Dunque, sul podio, Lewis ha addirittura rifiutato di stringere la mano a Raikkonen. Proteste anche da Toto Wolff, team principal Mercedes: "È la seconda volta che ci buttano fuori dopo Le Castellet (quando Vettel centrò Bottas e ricevette 5 secondi di penalità, ndr). Sono tanti punti nel mondiale costruttori. Per dirla con le parole di James Allison (il direttore tecnico della scuderia, ndr) pensate sia una cosa deliberata o frutto dell'incompetenza? A voi il giudizio". Di parere opposto Maurizio Arrivabene, il boss Ferrari, che ha affermato di non comprendere le ragioni per le quali è stato penalizzato Raikkonen: per lui quello tra i due piloti è stato un normale contatto di gara. Leggi anche: Vettel trionfa a Silverstone: il team-radio con cui sfotte la Mercedes Nel video, l'incidente al via tra Raikkonen ed Hamilton

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