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Ginnastica, il dramma di Vanessa Ferrari in gara: cerca l'oro mondiale ma si rompe il tendine d'Achille

Altro gravissimo infortunio per Vanessa Ferrari: la ginnasta azzurra si è rotta il tendine d'Achille del piede sinistro eseguendo la seconda diagonale della finale al corpo libero dei Mondiali di Montreal. Si tratta dello stesso infortunio per cui è stata operata dopo i Giochi di Rio de Janeiro. "Non mi bastava arrivare terza. Mi sentivo bene e volevo giocarmi le mie chance per l'oro - ha spiegato la 27enne diventata campionessa del mondo nel 2006 -. Entrando in pedana per ultima ho potuto vedere l'andamento della gara e per superare la giapponese Murakami ho deciso di eseguire tutte le difficoltà che avevo provato in queste settimane in allenamento". La straordinaria voglia di vincere della Ferrari, che era entrata in finale con il settimo punteggio, l'ha spinta a sostituire il doppio teso della seconda riga acrobatica con il flic tempo dopo lo tsukahara avvitato di apertura, cercando così di guadagnare qualche decimo in più e di arrivare a quota 14.300. "Non si può dire che questa sia la fine della sua carriera - ha dichiarato il DTN Enrico Casella -. Con Vanessa è impossibile fare previsioni. Il coraggio mostrato sulla pedana dell'Olympic Stadium questa sera è tipico delle atlete che non sanno mai accontentarsi. Abbiamo provato a scrivere un'altra pagina della storia di questa ginnasta, che se avesse avuto tendini più resistenti probabilmente avrebbe vinto molto di più". La finale del corpo libero è andata alla Murakami, che succede così alla Biles. Sesta l'altra azzurra in gara, Lara Mori, che dopo il 12° posto all-around porta a casa un altro piazzamento di prestigio internazionale.

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