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Pierluigi Diaco e Vira Carbone, dietro le quinte: "15 minuti di terrore". Gelo in diretta, cos'è successo dopo

È finita malissimo la rissa tra Pierluigi Diaco e la sua ospite Vira Carbone a Io e te, giovedì pomeriggio su Raiuno. Il conduttore ha rimbrottato in diretta la collega Rai a cui è squillato il cellulare in diretta, bollando il comportamento come "molto maleducato". L'intervista è proseguita nel gelo, ma il peggio doveva ancora venire. "Mi è suonata la sveglia. Era attiva perché alle 16 avevo una riunione di redazione, l'avevo messa nei giorni scorsi e me ne ero dimenticata - ha spiegato la Carbone a TvBlog -. Io sono precisa e puntuale, non arrivo mai in ritardo. È suonata alle 15.30 proprio per quel motivo lì. Ho riso per sdrammatizzare, tutti sorridevano. Ho avuto paura. Non riuscivo a spegnere il cellulare. Avendo il riconoscimento facciale ed essendo in diretta, non potevo piazzarlo di fronte al mio volto, non sapevo come comportarmi. Temevo che ci fossero altre sveglie. Sono stati quindici minuti lunghissimi, non vedevo l'ora che il blocco terminasse. Immagina cosa sarebbe successo se fosse squillato una seconda volta. Sono stata inquadrata mentre smanettavo disperatamente, ero terrorizzata!". Diaco era visibilmente irritato. "No, non ci siamo chiariti, è andato subito via, non ho avuto modo di vederlo. Lui è andato alla sua riunione di redazione, io alla mia. È uscito subito dallo studio e non ci siamo incrociati. Ci tengo a dire una cosa: ieri non ho risposto, ho sorriso e sono stata in silenzio per il grandissimo rispetto che ho per l'azienda, per i telespettatori e per Pierluigi Diaco che è il padrone di casa. Lo rifarei oggi, se ricapitasse. Se mi invitasse ci tornerei col sorriso, per me l'episodio è chiuso. Non mi sono sentita nemmeno per un attimo a disagio. Sono una persona corretta e rispettosa, anche del padrone di casa. Inoltre, in quel momento ero a casa di tutti gli italiani, rappresentavo il servizio pubblico. Io porto rispetto a chi paga il canone".

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