Pechino Express, settima edizione: Costantino Della Gherardesca ha il "mal d'Africa"
I protagonisti, a quest'ora, avranno sicuramente il mal d'Africa. Perché a detta del conduttore, del produttore e del direttore di rete, per loro è stata un'esperienza fantastica. Di quelle che cambiano la vita, come poi lo sono tutti i viaggi. La novità di Pechino Express è, appunto, la location. La settima stagione, un po' reality e un po' docu, percorrerà 15mila chilometri di viaggio (il tragitto più lungo di tutte le edizioni dello show) tra i paesaggi e villaggi di Marocco, Tanzania, Zanzibar, per poi terminare a Cape Town. Pechino riparte su Raidue giovedì 20 settembre. Al timone delle dieci puntate, per la settima volta, Costantino della Gherardesca, sempre più magro e conturbante. Il cast, orfano di Eleonora Brigliadori, epurata dopo le vergognose frasi contro Nadia Toffa e il tumore, vedrà al centro delle avventure Maria Teresa Ruta insieme con Patrizia Rossetti, Adriana Volpe e Marcello Cirillo, Tommaso Zorzi e Paola Caruso e Roberta Giarruso con il compagno Riccardo di Pasquale. E non solo. "La Ruta è una persona di grande spiritualità", dice Costantino, che passa in rassegna il cast. C'è "quella ragazza un po' squilibrata che è Paola Caruso e che sarà accompagnata da Tommaso Zorzi di Riccanza, abituato al lusso e ai jet privati e, ora, costretto a vivere con 1 euro al giorno". Poi ci sono i Surfisti, che soddisferanno le nostre telespettatrici, i Promessi Sposi, con Roberta Giarrusso grande attrice di fiction e per la prima volta alle prese con un adventure-game; i Mattutini Adriana Volpe e Marcello Cirilli, "che sono le tipiche persone che sorridono in tv ma, si sa, che chi è più buono in video è tanto più iena nella vita reale. E poi Le Coliche, le Mannequin e i Poeti". Ci sono alcune novità nel meccanismo. L'eliminazione, per la prima volta, sarà di pertinenza del gruppo, "costretto a scegliere chi mandare a casa fra le tre coppie arrivate per ultime nella tappa designata". I protagonisti saranno poi dotati di inedite micro-telecamere con cui racconteranno, dall'interno, come vivono la notte nelle abitazioni delle popolazioni locali in cui soggiorneranno prima di ripartire. Poi c'è la cosiddetta "simbiosi": la coppia vincitrice della tappa dovrà decidere di far viaggiare insieme due coppie, collegate da un telefono analogico, che da quel momento in avanti comporranno una sola squadra. Poi potranno decidere se viaggiare insieme o meno, ma dovranno arrivare al traguardo simultaneamente. A chi fa notare come l'Africa, i migranti, gli sbarchi, siano temi di stretta attualità, e decisamente drammatico, il direttore di Raidue Andrea Fabiano chiarisce che "l'obiettivo è portare il pubblico in contatto e alla scoperta di realtà distanti senza altre finalità, se non mostrare il fatto che l'incontro tra mondi così distanti può far nascere curiosità e lascia un segno importante in chi vive queste esperienze". “Questo genere ne racchiude tanti, reality, survival, commedia, è uno di quelli che meglio si adatta ad un'azienda pubblica", aggiunge Paolo Bassetti, Ceo per l'Italia di Banijay Group, "il nostro compito è far divertire, sorridere". E meno male, aggiungiamo. di Alessandra Menzani