Cerca
Cerca
+

Vittorio Feltri: "L'imitazione di Crozza mi piace" / Video

Questa sera, sul canale 9, Maurizio Crozza comincia una nuova serie di puntate del suo show imperniato su imitazioni, la propria specialità. Quest' uomo ha una capacità formidabile di prendere per il culo personaggi noti che hanno delle caratteristiche fisiche e comportamentali idonee ad essere trasformate in spettacolo, in parodia, ingigantite e storpiate allo scopo di strappare risate al pubblico. Crozza è in grado di suscitare simpatia o antipatia, però chiunque gli riconosce grande abilità. Memorabile la sua satira dedicata al senatore Razzi, in bocca al quale metteva parole esilaranti. Queste: «Amico caro, dammi retta, fatti i cazzi tuoi». Vocaboli che dimostrano come il sessismo non sia prevalentemente rivolto alle donne, tanto è vero che l' insulto più diffuso tra il popolo è: «Testa di cazzo», espressione che dileggia uomini e non signore. Ma questo non c' entra. Il programma di Maurizio è sempre stato assai seguito non solo perché divertente: è pieno di arguzie. In un momento in cui la televisione continua ad annoiare con trasmissioni seriose a sfondo politico, poco gradite alla massa (che diserta i seggi elettorali per stanchezza e disgusto), le battute del formidabile imitatore ristorano e deliziano. Due risate fanno bene alla salute oltre che all' umore. Segnalo che stasera Crozza si esibisce in un numero che riguarda la mia trascurabile persona: una caricatura del mio modo di pormi davanti alle telecamere quando sono invitato a un talk show. Ho visto l' anteprima e non posso negare di averla trovata spassosa. Mi sono in effetti identificato nella imitazione al di là di varie forzature linguistiche (non del tutto gratuite) riproposte in quantità eccessiva. Mi è capitato purtroppo di mandare affanculo qualche conduttore o qualche ospite, magari dicendo che non me ne frega niente dei migranti e abusando del sostantivo cazzo, ma insomma non nella misura attribuitami dal comico. Non importa, accetto in omaggio al diritto di scherzare. Non mi prendo sul serio io, ovvio che non mi prenda sul serio Maurizio, che ringrazio per avermi tenuto in considerazione sia pure prendendomi per i fondelli. di Vittorio Feltri

Dai blog