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Sbratz, la serie web che fa impazzire la Boldrini: sesso, orgasmi e peti, il "vero" volto delle donne
Autori italiani, cortesemente, prendete appunti e imparate il mestiere: sul web sta spopolando una sketch comedy che, finalmente, fa satira (quella vera) con e sulle donne. Si chiama Sbratz, è scritta da Serena Tateo e Tommaso Triolo, già autori dei seguitissimi The Jackal, ed è diretta dal regista dei The Pills Luca Vecchi. Intendiamoci, il titolo, dall'agile minutaggio compreso tra i 2 e i 4 minuti, non è certo un capolavoro alla Kubrick: eccede spesso nei paradossi, a volte è più scurrile del necessario e non sempre il livello di recitazione è memorabile. Però, diamine, se è innovativo. A memoria d'uomo non è infatti ancora esistita in tv una fiction, una sit com o anche una storiella di serie B che si sia gettata così a rotta di collo, come Sbratz, nel politicamente scorretto al femminile, facendosi un baffo dell' ultima ossessione sociale: il sessismo. In ogni puntata, Sbratz prende di mira un luogo comune legato al mondo delle donne, come la gelosia, la ceretta o l'orgasmo mancato. Dopodiché lo rilegge in chiave surreale e satirica. Il risultato è un universo sopra le righe, dove esiste la Scuola di Hogwarts per fingere l'orgasmo, dove le fidanzate gelose pianificano attentati terroristici e, se si fa una ceretta a vuoto, si cerca di molestare il primo ragazzo in circolazione prima che la ricrescita prenda il sopravvento sulle proprie parti intime. A loro volta le tre protagoniste Nina Torresi, Serena Tateo e Guia Scognamiglio danno vita a un inedito (e sboccato) alter ego dell'uomo alfa: si mostrano ciniche, dirette, fissate con il sesso. È tutto indubbiamente eccessivo, lo riconosciamo. Ma, se così non fosse, non sarebbe satira... La serie, i cui nuovi episodi vengono rilasciati ogni martedì, è visibile su Youtube e sulle pagine Facebook di Sbratz e Alpha Woman. di Francesca D'Angelo
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Un santuario alpino sospeso nel tempo e nello spazio
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