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La trans Elenoire Ferruzzi contro "Libero": "La volgarità è nella vostra testa". Ma non ha capito nulla

Su Libero di lunedì 26 giugno, in prima pagina, vi chiedevamo: "Indovinate quale volgarità è stata punita?". Dunque, vi proponevamo due fotografie (che vedete qui sotto): una che ritraeva tre persone al gay pride, vestite in modo piuttosto sconcio, e dunque uno striscione esposto da un imprenditore a Latina, che proprio nel momento in cui quel gay pride sfilava ha reso pubblico il suo pensiero. Un pensiero assai semplice e sì, certo, anche volgare: "W la fica". Risultato? Il corteo ha fatto chiamare i carabinieri, l'uomo ha dovuto rimuovere lo striscione e ora potrebbe anche passare dei guai. Una vicenda di cui ha scritto sul nostro quotidiano Giuseppe Cruciani, il quale sottolinea come, al contrario, chi ha sfilato al gay pride agghindato a quel modo non sia stato punito, affatto. E caso ha voluto che nella fotografia pubblicata in prima pagina ci fosse anche Elenoire Ferruzzi, una drag-queen che gode di relativa popolarità nell'ambiente. E la signora Ferruzzi non ha gradito, affatto, che il suo abbigliamento venisse definito da Libero come "volgare". A voi la libertà di giudicare. Nel frattempo, vi proponiamo la video-risposta della Ferruzzi, la quale inveisce contro Libero, contro Cruciani e anche contro Belen Rodriguez, pur senza nominarla ("la volgarità di chi va a Sanremo senza mutande"). Secondo la Ferruzzi, sarebbe "volgarissima la strumentalizzazione del pensiero pubblico" indotta dal nostro articolo. E ancora, afferma: "Eravamo vestite in questa foto, io certo un po' più scollata. Ma è una scollatura. Non è perché in quanto trans che io mi debba privare di una scollatura". E nessuno, infatti, ha mai detto questo. Semplicemente, Libero ha fatto notare la volgarità dell'abbigliamento (impunita, e non è certo un problema) e il fatto che, al contrario, la volgarità dello striscione sia stata punita (e questa, al contrario, è una stortura).

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