Platinette conduce un programma di cucina (ma le ricette sono super grasse)
Ricette decisamente né bio, né salutiste né tanto meno vegane. Platinette esordisce su La5 - la rete al femminile Mediaset, nel bouquet dei canali tematici free diretti da Marco Costa - dal 24 febbraio conduce La mia grossa grassa cucina, sei puntate in onda in seconda serata, che giocano con il politically correct del food catodico. Ai fornelli de La mia grossa grassa cucina, il solo adatto alla prova: un uomo di peso - prima intellettuale, che fisico - come Platinette (e la sua coscienza critica Maurizio Mauro Coruzzi), la cui intelligenza, empatia e verve possono raccontare il mangiare, rispettando solo la qualità degli ingredienti e la tradizione culinaria italiana e del territorio di provenienza. Platinette per la prima volta si svela al pubblico in versione chef, ispirandosi al suo personalissimo ricettario, messo a punto in anni e anni di amore e odio per il cibo. I piatti preparati non rispettano le regole fondamentali di quantità, tempi di cottura o apporti calorici. Sono ricette elaborate con una buona dose di leggerezza, con grande propensione all'eccesso, in un'atmosfera ironica e giocosa, che non disdegna qualche annotazione storica. Alla coscienza Mauro, il lato serio, equilibrato e riflessivo della drag queen più nota d'Italia, il compito di arginare l'alter ego Platinette, in un dialogo a tratti psicoterapeutico. In ogni puntata, infine, verranno presentate due ricette: un primo o piatto unico ed, a seguire, un dolce o liquore. “La mia grossa grassa cucina”: le ricette pt1 Torta fritta e Cento erbe pt2 Tortello di erbetta e Torta Ungherese pt3 Cipollata e Liquore alla violetta pt4 Bollito misto e Tiramisù alla Violetta di Parma pt5 Vecia al caval pist e Torta Duchessa di Parma pt6 Bomba di piccione e Torta della Nonna